Torna alla Home
 
Il capo è una donna.
Morte di un poliziotto.
La fidanzata di Montalbano.
L'ambizioso.
Il cinico.
 

È ancora una volta Monaco la capitale del giallo tedesco. Ma questa volta a capo della Squadra Omicidi, la quarta della città, c'è una donna.

Ed infatti la serie si intitola proprio «Die Chefin», il capo (al femminile ovviamente) anche se l'Italia ha scelto per l'edizione un titolo tradizionale: «Il commissario Lanz».

Vera Lanz è commissario capo nel capoluogo bavarese, vedova e con una figlia di nome Zoe cui provvede da sola. A darle una mano c'è il padre George, ex poliziotto.

La squadra del commissario Lanz è moderna e si stacca dal cliché dell'investigatore di Monaco cui la tv tedesca ha abituato il suo pubblico. Accanto a Vera ci sono il commissario capo Paul Böhmer e il giovane commissario Jan Trompeter.

Parallelamente alle indagini che di volta in volta la coinvolgono, Vera Lanz porta avanti un'inchiesta segreta sulla morte del marito (e collega) Andreas Lanz, avvenuta quattro anni prima. Per questo triste evento la donna sospetta di due figure niente affatto lontane dal suo ambiente di lavoro: il Procuratore Berger - con cui lei ha una relazione - ma anche il collega Böhmer.

Racconta Katharina Böhm: «È strano che dopo quarant'anni di emancipazione femminile sia ancora così strano che una donna possa essere un capo; forse è un po' triste. Ricevetti le sceneggiature di "Die Chefin" ed ebbi modo di discuterle ad un pranzo con i produttori e con l'autore, Orkun Ertener. Ritenevo importante, per esempio, che la figura di Vera Lanz avesse una figlia perché credo che il ruolo madre-figlia sia molto cambiato. La serie era stata pensata per una programmazione in seconda serata ma poi qualcuno ha azzardato la possibilità del prime time ed è andata bene!».

A qualcuno, però, la serie è sembrata poco originale. Il quotidiano "Die Welt" ha scritto: «"Derrick" è tornato. Sì, perchè in fondo i primi episodi di "Die Chefin" sembrano la versione rivista e aggiornata per il ventunesimo secolo del celebre serial ambientato nelle lussuose ville di Monaco. Vera Lanz ha un debole per i jeans attillati e le magliette scollate che la rendono molto più attraente di Tappert, ma il suo sorriso un po' beffardo che dovrebbe essere segno di freschezza e anticonformismo, ha lo stesso potere espressivo delle borse sotto gli occhi di Tappert».

 

 

Katharina Böhm è Vera Lanz, il capo. (Foto ZDF)
Romanzi dei nostri tempi.

Il format nasce dalla penna di Orkun Ertner, sceneggiatore di origine turca. Classe 1966, Ertner è nato ad Istanbul da padre turco e madre italo-tedesca. Ha debuttato nel 1994 come sceneggiatore per una puntata di «Tatort» prodotta dal canale bavarese BR. Altre due sue creazioni erano state la serie «Sinan Toprak» - girata tra il 1999 ed il 2001 per RTL - e la pluripremiata «KDD - Kriminaldauerdienst» realizzata nel 2007 per ZDF.

Una particolarità di questo autore è la sua attenzione agli aspetti multiculturali che ormai pervadono non più soalmente la Germania ma l'Europa intera. «Già quando scrissi "Sinan Toprak" per RTL prestai attenzione a questo tema. In questi anni c'è stata una forte migrazione borghese che ha portato in Germania medici, insegnanti non solo spacciatori e buttafuori. Per molto tempo agli attori turchi è stato di fatto impedito di recitare se non in ruoli "da cattivo" finché qualcino si rese conto che i turchi erano ormai una minoranza perfettamente integrata nella scoietà».

I metodi investigativi Ertner li ha appresi dalla polizia: «Ho trovato funzionari molto aperti e disponibili che mi hanno raccontato tutto come si sarebbe potuto fare in una conversazione tra amici al bar».

 

Orkun Ertener. (Foto C. Jaquet/M. Haustein, Adolf-Grimme-Institut)