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LA STORIA E IL SITO ARCHEOLOGICO

La basilica delle Rimembranze
Monte Nebo si trova a circa una trentina di chilometri a sud-ovest di Amman.
Secondo quanto scritto nella Bibbia in "Deuteronomio, 34 1-5", Mosè salì su questo monte dove il Signore gli mostrò la Terra Promessa e quindi gli disse che non ci sarebbe mai entrato, Mosè morì sul Monte Nebo. Secodo la leggenda fu sepolto su questo monte come ricordato in un memoriale all'interno della Basilica delle Rimembranze

I primi insediamenti risalgono alla notte dei tempi. In periodo romano al posto della Basilica delle Rimembranze esisteva un mausoleo. Nel IV secolo un gruppo di monaci egiziani costruirono, al posto del mausoleo, una piccola basilica a tre navate che, nel VI secolo fu ampliata con pavimenti in mosaico e diventò un monastero. Anche dopo la conquista islamica questo luogo continuò a rimanere un luogo di culto fino al tardo medioevo quando fu abbandonato.


Plastico del sito archeologico
con al Centro la basilica delle Rimembranze

Solo alla fine del 1800 cominciarono scavi fino al 1932 quando i frati francescani acquistarono quest'area, restaurarono la basilica e costruirono un nuovo convento.

Dalla sommità del monte si gode di un stupendo panorama che va dalla valle del Giordano al Mar Morto, in giornate particolarmente limpide si possono vedere anche i colli di Gerusalemme.

Nel 1976 gli archeologi fecero una importantissima scoperta: all'interno della Basilica delle Rimembranze esattamente sotto il pavimento del diaconicon, stanza vicino all'abside centrale dove i diaconi preparavano i riti, fu scoperta una fonte battesimale a forma di croce del VI e un mosaico di 5×5 metri sul quale è presente un'iscrizione che lo data al 425 della provincia arabica corrispondente al 531 a.C.


Mosaico scoperto nel 1976
Sullo sfondo la fonte battesimale a croce

Questo mosaico si salvò dal periodo iconoclastico perchè, grazie a degli antichi lavori di ristrutturazione, il pavimento fu sollevato e il mosaico fu nascosto dal nuovo pavimento. Il mosaico è diviso in quattro sezioni diverse, le prime due rappresentano scene di caccia con felini, orsi , cani e un cinghiale la terza mostra un contadino con il sue gregge mentre nell'ultimo sono rappresentati animali esotici una zebra, uno struzzo e un dromedario al laccio di un ragazzo con mantello.
I mosaici della navata centrale sono stati appesi alle pareti.

Alcuni mosaici della navata centrale
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