Poesie Varie
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Max© |
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
(Sonetto 145)
William
Shakespeare
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono un suono che
diceva "Io odio"
a me, che per amor suo
languivo:
ma quando ella avvertì
il mio penoso stato,
subito nel suo cuore
scese la pietà
a rimproverar la
lingua che sempre dolce
soleva esprimersi nel
dar miti condanne;
e le insegnò a
parlarmi in altro modo,
"Io odio" ella emendò
con un finale,
che le seguì come un
sereno giorno
segue la notte che,
simile a un demonio,
dal cielo azzurro
sprofonda nell'inferno.
Dalle parole "Io odio"
ella scacciò ogni odio
e mi salvò la vita
dicendomi "non te".
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