La società di massa, definita anche come società tecnicamente progredita o società industriale "avanzata", è una società per sua natura invadente e onnivora. Non tollera né pause né residui facendo divenire la fretta e lo STRESS malattie della modernità e la velocità una strada a senso unico nell'evoluzione dell'uomo.

Non c'è più tempo nemmeno per mangiare e allora il cibo-spazzatura dei FAST FOOD diviene imperversante fra i giovani.

Anche le mete turistiche mutano. Dal TURISMO d'élite della fine del secolo scorso, che amava luoghi quieti e appartati, siamo passati alle spiagge gremite, in tutto simili a un formicaio umano, in cui  ci si contende qualche centimetro di spazio.

PARADOSSO INQUIETANTE: nel mondo in cui tutti viaggiano, il viaggio viene meno, si eclissa, si fa alibi 

In una situazione problematica l'uomo moderno si butta nel mondo esterno per dimenticare il sé e i suoi problemi.

Molta gente si muove e si impegna di più per svolgere una qualche attività appassionante, proprio nel TEMPO LIBERO, ma non lo mantiene affatto libero da impegni.

Perfino lo SPORT, accentuato da una generale riscoperta del corpo, diventa per molti un vero e proprio lavoro, con gli impegni, le scadenze, lo stress di qualsiasi altra attività lavorativa.

Bisogna essere belli, costi quel che costi, e non importa se si è vecchi o ragazzi, ricchi o nullatenenti: in caso contrario si è "fuori", emarginati, sopportati e comunque esclusi dal "giro". E allora tutti gli STATUS SYMBOL: tathoos, telefonini, auto, finiscono per diventare dei semplicissimi oggetti comuni.

La vita si gioca sul filo dei secondi ed è per questo che siamo tutti drogati di velocità.      L'AZZARDO, con i suoi premi miliardari dei quiz televisivi, del Lotto, del totocalcio e del Superenalotto, tenta una variegata umanità. Risulta necessario rifiutare la logica perversa del denaro, l'idolo nefasto della ricchezza al quale tutti finiscono per pagare un tributo più o meno alto di sacrifici, di ansie, di lotte, di fatiche, di immoralità, di disumanità.

Dopo 20 anni di regime e una guerra perduta, la gente ha un'immensa voglia di comunicare, e pur con tanti problemi di sopravvivenza, di provare ancora delle PICCOLE EMOZIONI.