STATUS SYMBOL | |
TELEFONINI: SPEGNERLI CHE FATICA! Telefonini che comunicano con le stelle, da sfoderare in una serata di gala, sottili come una carta di credito oppure colorati come i giochi dei bambini. L'importante è che si notino senza per questo ingombrare o dar fastidio. Ma soprattutto, se non hanno fax, E-mail, agenda e videoscrittura incorporate, non sono abbastanza hi-tech per poter entrare nel nuovo millennio. |
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Questo processo ha avuto in Italia un andamento esponenziale che di fatto ha reso il cellulare un elettrodomestico sempre più simile al frigorifero e non più uno status symbol come era ai suoi inizi. |
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STRONCARE IL MONOPOLIO PERVERSO DELL'AUTO L'automobile è stato un fattore enorme di sviluppo civile e sociale, ma ha finito per per diventare un mito, una passione fine a se stessa. Nell'epoca del boom, il cittadino l'ha usata con entusiasmo e per ragioni insignificanti, perché si sentiva "diverso". |
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Poi c'è stata l'auto "status symbol" acquistata a cambiali anche da chi non aveva i soldi, per motivi di prestigio. |
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IL BOOM DEL TATUAGGIO Durante la Prima Guerra Mondiale il tatuaggio acquistava un valore di devozione alle proprie mogli, ai figli, alla famiglia, alla patria e alleviava la nostalgia a chi era lontano da casa. Altri rafforzavano gli ego maschili di chi li portava e altri ancora davano sfogo alle frustrazioni e alle ansie della guerra. Finita la guerra si accorsero che i loro tatuaggi, che erano stati un importante status symbol da militare, avevano un valore sociale negativo per il loro risentimento nella vita civile. |
Negli anni '60 tatuarsi era diventato "chic", si dava grande importanza all'individualità per quanto riguardava l'abbigliamento, la sessualità. l'arte, la religione e altri fatti della vita. |