Stress? No, grazie! |
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"Povero me! Povero me!
Arriverò troppo tardi!" |
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Così borbottava tra sé e sé il Coniglio bianco in Alice nel Paese delle meraviglie, traendo fuori dal taschino del panciotto un grande orologio. E dopo aver dato un'occhiata alle lancette, affretta ancora il passo. Presto, più presto: anche nella vita quotidiana non si può rallentare. |
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La vita si gioca sul filo dei secondi e le regole dell'istantaneità trasformano i prodotti di largo consumo: il caffè è istantaneo, il cibo è "fast", il tortellino cuoce in tre minuti. La fretta è la malattia della modernità e la velocità una strada a senso unico nell'evoluzione dell'uomo. Le emozioni si esasperano oppure si impoveriscono. Aguzziamo l'ingegno per trovare la pillola giusta, ma per risolvere il problema bisognerebbe trovare il tempo per rifletterci sopra. |
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Siamo tutti drogati di velocità. Il singolo si ritrova allora travolto e imprigionato in un meccanismo sociale e temporale senza volto, senza la possibilità di assaporare il tempo e coglierne il trascorrere. Quando viviamo sotto tensione, subiamo attacchi di ansia e di panico, che sono più frequenti e imputabili per il fatto che l'uomo moderno ha una grande sete di conoscenza del mondo esteriore, mentre ignora quello interiore. |
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Una delle migliori cure resta quella di vivere la vita il più serenamente possibile senza considerare la propria esistenza come un terreno di battaglia contro la società, gli altri e se stessi, pur rispettando sempre i propri doveri di uomo e di cittadino, chiamato contribuire al progresso della società. Soprattutto, è indispensabile ritagliarsi, nella pur intensa realtà quotidiana, uno spazio dedicato a se stessi da utilizzare per attività piacevoli e gratificanti. Questi consigli valgono per tutti, giovani, adulti ed anziani, visto che lo stress non fa differenza d'età e, a quanto pare, neanche di ceto sociale. |