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BOICOTTARE???
I dati riportati in questo scritto
(Equoeconomia, vari Quotidiani italiani, siti internet ) sono alla portata di
tutti, ma evidentemente la passività di subire le pressioni psicologiche della
pubblicità, lo stereotipo della moda sfrenata ci fa scordare le atrocità e i
soprusi che quotidianamente le multinazionali promuovono per ingigantire le loro
entrate. Paradossale è il fatto della nostra mancanza di consapevolezza di poter
incidere sui meccanismi distorti dell’economia mondiale e di modificarne le
regole. Ma allo stesso tempo sorge il timore che l’efficacia delle grandi
aziende sia tale da indebolire quelle masse di sottoproletariato che
s’accontentano del misero salario pur di sopravvivere, e il boicottare può
creare altre aziende, ora piccole, in società pescecane senza scrupoli. Insomma
una scelta difficile, vivere nella passività quotidiana oppure dimostrare il
nostro peso nell’economia mondiale ma con i rischi annessi?
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