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Istituto Comprensivo Statale "A. Gramsci" - Il Castello di Baia e ... dintorni


Il Monte Nuovo


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Veduta aerea del Monte Nuovo

     Con la caduta dell’ Impero Romano decadde anche Baia che nei secoli IX-X-XI fu inoltre interessata da un’acuta fase di bradisismo che lentamente fece inabissare gran parte dell’ impianto termale e delle ville circostanti.

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I bradisismi nel Golfo di Pozzuoli dal 63 a.C. al 1986

     Nel 1504 il Regno di Napoli diventò vicereame spagnolo e proprio grazie al viceré Don Pedro Alvarez de Toledo il castello subì una ristrutturazione e un ampliamento.

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Lettera di F. Marchesin 5.10.1538

     E sempre grazie a Don Pedro i Campi Flegrei ritornarono a vivere dopo la terribile eruzione verificatasi nella notte tra il 29 e 30 Settembre 1538 in seguito alla quale ebbe origine il cono vulcanico del Monte Nuovo (m. 140).

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            Dadelli Falcone 1539                      M. Cartaro XVI sec.

      La fascia costiera da Lucrino a Baia sprofondò con gravi danni anche per il Castello.

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F. Villamena XVII sec.


     Negli anni successivi Don Pedro per ripopolare la zona si fece costruire una sontuosa villa in località Toledo.

 

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Torre Toledo

     Poi promise di non far pagar le tasse a chi fosse venuto ad abitare nei Campi Flegrei, inoltre fece chiamare il miglior architetto dell’ epoca, Francesco di Giorgio Martino, per ristrutturare il Castello.
Esso costituiva l’ ultimo baluardo di difesa perché dominava l’ intero arco del Golfo di Pozzuoli e tutto il mare antistante fino a Nisida e Capri.

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    H.H.J. Hulmandell XIX sec.                     J.B.S.F. Desmonlines XVIII sec.

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prodotto dagli alunni delle classi terze della scuola media nell'a.s.2002/03  nell'ambito del progetto

curricolo locale e arteAscuola
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