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Pronti….. Via…

 

 

Una delle discipline motoristiche difficoltose è sicuramente la “Regolarità” (enduro per i tempi moderni) quindi percorrere impervi sentieri, scivolose salite, vertiginose discese, greti dei fiumi, canaloni fangosi, scalinate, massi, sabbia e così via, con un bel mezzo da enduro moderno con cilindrate da 125cc, o 250cc, oh 360cc, ooh 450cc, oooh 600cc, accidenti deve essere proprio una bella fatica!! Storie, tutte fregnacce, provate detti percorsi con un 48cc, pochi cavalli a disposizione e senza tutte quelle diavolerie di lamelle valvole allo scarico, ciclistiche con sospensioni ridotte e ruote da 19’ e 17’.

 

L’unico vantaggio è che pesano poco, quindi quando si resta in panne ingarbugliati fra fango e foglie, il muro davanti da superare, ecco come ad esempio Franco Gatti, vincitore ed unico arrivato in una gara di Campionato Italiano del 1967, risolve la situazione.

 

Al “rusa”!

 

Il gruppo “A” classe 50cc, è inserita ufficialmente nel Campionato Italiano Regolarità dell’anno 1966 in virtù della crescente popolarità. La prima di campionato non fu esaltante, infatti, i pochi partecipanti di questa categoria non giunsero al traguardo, ebbero svariati problemi tecnici in virtù di mezzi poco competitivi,

 

ma anche per la durezza dei percorsi da affrontare ed il ritmo di gara. I tenaci centauri della classe 50 si presentano anche alla seconda di campionato, con l’obiettivo di portare a termine la gara e mostrare quanto erano validi i mezzi di questa cilindrata, così che nei successivi appuntamenti diedero il loro contributo per rendere le manifestazioni regolaristiche interessanti.

 

Il bolognese Agostino Trevisani in sella ad una Cimatti, fu il più combattivo, aggiudicandosi per due anni consecutivi (’66 e ’67) il Campionato Italiano.

 

Prima del 1966 troviamo qualche centauro o Casa costruttrice che si cimenta in manifestazioni regolaristiche ad alto livello, quali il campionato italiano, “Valli Bergamasche” e la Sei Giorni Internazionale.

 

Nel 1948 vi erano, al via della Sei Giorni, 8 Motom schierate dalla casa, praticamente dei mezzi di serie e stradali. Sempre col Motom, nel 1961 a Firenze, nel Campionato Italiano regolarità vi sono 2 sport 48, praticamente stradali.

Nella gara della “Valli Bergamasche” del 1964 vide al via 2 MotoBi 48, preparate dal concessionario di Bergamo. Quest’ultimo, utilizzando il modello sport, lo trasformò in uno da regolarità, uno sforzo gratificato solo da diversi KM percorsi nel primo giorno di gara, sui 2 previsti. Nel 1965 durante la “Due giorni di Bologna” per il Campionato Italiano, nella seconda giornata, gli addetti alle gare di regolarità furono sorpresi dalla prestazione del giovane Franco Gatti vincitore assoluto a parimerito, con una B.M. 50cc.

 

Negli anni antecedenti il 1966 nelle gare regionali o nazionali, alcuni centauri partecipavano con mezzi di 50cc praticamente stradali, raffigurati nell’immagine tre Garelli al via di una gara di regolarità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La storia continua…………….prossimamente su questo sito.