passione_file

I Primi 48 Cross

I 48 Cross Home

In Gara col 48

 

I 48 Cross

Altri ... 48

Primi passi da campioni

 

I 48 da Sogno

Nasce la Passione

 

I motori dei 48

Restauro

 

Moto Club Lombardo

Cont@tti

48 Cross Forever

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il capostipite che diede uno stile ai ciclomotori è senza dubbio il Motom, che dal 1947 motorizzò tutta la penisola Italiana, entrando di diritto nell’albo dei “miti”.
Modelli d’ogni genere nacquero per soddisfare l’esigenza di tutti: giovani, anziani, massaie, operai, turisti, guardie forestali, piloti, fornai, giornalai. L’importante era l’obiettivo di avere uno scopo d’utilizzo.

(Le Fantic Motor, foto sopra, proponeva i vari modelli, il chopper è il 100cc, ma c’era anche il 48)

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui vediamo due utilitari, antagonisti nel mercato, il “Gulp” ed il “Ciao”.

 

 

 

 

 

 

Gli “Sport” fecero furore per emulare i grandi campioni delle Gran Prix.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mostri di tecnologia i Giapponesi, partecipavano alle gare di campionato mondiale velocità, con questo modello motorizzato a 4 tempi, bicilindrico e 20.000 giri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molte Case costruttrici, come ad esempio la Omer, proponevano un vasto campionario di modelli tipo utilitari, turistici, sport, mini, cross e motocarri, per tutti i gusti, usi e servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Utilizzando la stessa motorizzazione, come nel caso dell’Italjet (immagine sotto), si potevano costruire diversi modelli, come la mini Scout, il turistico New Mustang ed il cross Piranha tutti con motore Minarelli P4. Lo Junior per i giovanissimi era un mono marcia.