"Nel vuoto
insensato il demone mi portò
oltre i grappoli luminosi dello spazio finito,
finché davanti a me non ci furono né il tempo né
la materia
ma solo caos, senza forma o luogo."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)
"Scruto i tuoi
tratti, calmi e bianchi alla luce del cero:
le tue palpebre dalle scure ciglia,
dietro il cui riparo ci sono occhi che non vedono domini terreni."
(H.P. Lovecraft)
"E mentre (ti)
guardo, vorrei sapere
quali sentieri percorrono i tuoi piedi di sogno
quali reami spettrali vedi
con gli occhi chiusi a me e al mondo
... Quali paure distraggono la tua mente e il tuo cuore
e fanno stillare il sudore dalla tua fronte?"
(H.P. Lovecraft, To a Dreamer)