Un medium (dal francese
médium e questo dal latino medium, «mezzo»)
è una persona che afferma di essere intermediaria
per la manifestazione di entità spirituali (tra
cui le anime di persone decedute), per via scritta (psicografia
o scrittura automatica), per via orale (psicofonia),
o generando una sostanza speciale, l'ectoplasma, che
permetterebbe alle entità spirituali di muovere
e materializzare oggetti e persone.
La pratica medianica era molto diffusa
anche nell'antichità, presso gli antichi sumeri,
gli egizi e i greci. Il primo a studiare i fenomeni
medianici in modo sistematico ed empirico fu il pedagogista
francese Allan Kardec, che sistematizzò la dottrina
filosofica dello spiritismo attorno ai fenomeni che
avevano richiamato l'attenzione di filosofi e scienziati
europei nella seconda metà del XIX secolo. Nel
suo primo libro sull'argomento, "Il libro degli
spiriti", Kardec conia il termine
medium per designare le persone che servirebbero come
intermediari nel rapporto tra gli spiriti e gli uomini,
attraverso una facoltà, la medianità,
che si troverebbe in tutti gli uomini ma in gradi molto
diversi. In seguito scrisse "Il Libro dei Medium"
per descrivere tutte le sue indagini riguardo ai fenomeni
medianici e ai diversi tipi di medium, ed è tutt'ora
ritenuto uno dei testi principali dello spiritismo e
della medianità dai milioni di aderenti nel mondo.
La seduta spiritica è una delle
tecniche più famose adoperate nello spiritismo.
Finalizzata al contatto e al colloquio
con gli spiriti grazie all'intervento di un medium (letteralmente
"tramite"), la seduta spiritica solitamente
si svolge al chiuso.
I partecipanti riuniti attorno ad un tavolo si pongono
in silenzio e concentrazione, tentando di stabilire
uno stato di tensione mentale ed emotiva che permetta
al medium di utilizzare l'energia del gruppo per poter
richiamare a sé le forze necessarie ad un "contatto"
con l'aldilà.
Raggiunto il grado desiderato di concentrazione, il
medium afferma di "dare voce" a defunti o
altre entità spirituali che lanciano messaggi
di vario genere.
Un tipico sistema di interrogazione
è quello della planchette: i partecipanti pongono
il dito indice su un piattino o una tazzina rovesciata
e intorno all'oggetto vengono poste le lettere dell'alfabeto,
a quel punto la tazzina sembra muoversi autonomamente
da una lettera all'altra formando frasi di senso compiuto.
I detrattori sostengono che il fenomeno sia dovuto ai
movimenti ideomotori dei presenti che non sono in grado
di mantenere il dito perfettamente fermo, le frasi composte
sono il frutto delle aspettative
inconsce di chi la muove.
Le sedute spiritiche non hanno nessun
tipo di riconoscimento scientifico, e così anche
i presunti fenomeni spesso a loro legati, come la levitazione
di oggetti, rumori e voci non ben identificabili, improvvise
folate di vento.
La comunità scientifica ritiene
che tutti questi fenomeni abbiano spiegazioni naturali,
come l'"autosuggestione" o la pura
e semplice frode, che è stata talvolta dimostrata,
coinvolgendo anche medium di grande fama.
Il famoso prestigiatore Harry Houdini partecipò
a diverse sedute spiritiche per cercare di entrare in
contatto con la madre morta e, avendo scoperto dei trucchi,
decise di mettere alla prova sistematicamente i medium
della sua epoca, scoprendo numerose truffe grazie alla
sua conoscenza delle tecniche di illusionismo. La sua
sfida ai medium continuò anche dopo la morte,
perché lasciò alla moglie una frase segreta
di dieci parole che i medium avrebbero dovuto ripetere
per dimostrare che erano entrati in contatto con lui.
Sebbene numerosi medium affermassero di aver parlato
con Houdini, nessuno di loro trovò la frase segreta.