TECNICA e TECNOLOGIA
della Speleologia Prealpina

Conclusioni


Spero che la lettura di questo libro ti sia stata gradevole e che esso ti sara` utile nel futuro come punto di riferimento. Volevo scrivere un manuale che fornisse una base su cui le nuove generazioni di speleologi potessero "costruire" il loro modo di fare speleologia.

Molti sono gli argomenti che non ho neppure sfiorato e per i quali rimando i lettori a testi specifici:

Ho sparso qua e la' nei vari capitoli un decalogo della speleologia prealpina esplorativa:

  1. Controllo. Controlla te stesso: ascolta la tua respirazione. Adatta la velocita` di progressione alle tue possibilita`. Controlla i tuoi compagni. Cerca di riconoscere i loro e i tuoi problemi prima che esplodino. Se qualcosa non va comunicalo subito ai compagni. Un problema di un componente diventa inevitabilmente un problema di tutti. Vinci l'orgoglio di non ammettere un problema: meglio affrontarlo subito tutti assieme quando è piccolo, prima che diventi veramente serio.
  2. Luce. Quando qualcosa non va all'impianto di illuminazione fermati e fallo funzionare, sempre, sempre, sempre! Una luca inadeguata rende la progressione più difficoltosa e accresce le probabilità di incidente.
  3. Equilibrio. La tecnica principale è l'equilibrio: con te stesso e con l'ambiente. Sei in equilibrio quando ti senti tranquillo e calmo. Non lo sei quando sforzi e ti contrapponi alla grotta. In questa lotta individuale contro la grotta puoi solo perdere: perche` stai lottando con te stesso. Dunque lascia perdere ogni velleita` di combattere. Cerca di riacquistare la calma e vivere l'esplorazione in sintonia con la grotta.
  4. Sacco. Il sacco non si abbandona mai! E si porta sempre quando si va in grotta! Il sacco e` parte della atrezzatura personale, come lo e` il caschetto con l'impianto di illuminazione: chi pensa di andare avanti ad esplorare lasciando indietro la fonte di luce?
  5. Tecnica. La propria sicurezza non dipende solo dagli atrezzi, ma soprattutto da te, cioe` dalle tecniche. Tecnica e pratica: impara dalle esperienze sia tue che di altri. Sperimenta.
  6. Preparazione. Sicurezza e` essere pronti ad affrontare gli imprevisti. Una adeguata prevenzione e reazione ad imprevisti ed emergenze si sviluppano con la preparazione. E questo e` troppo spesso trascurato nei corsi speleo.
  7. Armi. Verifica sempre gli armi. e aggiustali se è il caso (anche se sono stati fatti dal meglio speleologo del mondo). Gli armi devono essere fatti per la progressione in sicurezza. La sicurezza e` essenziale, ma anche la progressione e` importante: un armo difficile da superare diventa fonte di insicurezza, non foss'altro per lo sforzo che richiede.
  8. Topografia. Senza topografare limiti drasticamente le possibilita` esplorative e conoscitive tue e di chi verra` dopo di te. Piu` in generale e` importante osservare e documentare: scrivere le note sulle uscite nel libro dei rapporti (data, grotta, partecipanti, tempo di uscita, fatti notevoli, risultati, osservazioni, cosa resta da fare, possibilita` esplorative). La documentazione e` un punto di riferimento del gruppo per la continuita` della ricerca di nuove cavita` e di prosecuzioni.
  9. Aria. Cerca l'aria. L'aria circola nelle grotte percorrendo le gallerie dove incontra meno resistenza. Se non passa l'aria difficilmente potremo passare anche noi (Ma non sempre!).
  10. Disostruzioni. (*) In grotta ci sono gia` abbastanza strettoie: rendi meno strette quelle che puoi. Il tempo e lo sforzo speso ad allargare strettoie sara` ripagato in tutte le uscite future.

Come tutto quanto scritto in questo manuale queste regole sono un punto di partenza, non un punto d'arrivo! Ripeto quanto detto all'inizio: non c'e` niente di definitivo in quanto scritto in questo libro. L'evoluzione stessa del manuale nell'arco dei pochi anni in cui e` stato scritto e` la prova di questa asserzione! Solo per il fatto che una affermazione sia scritta, o detta, non vuol dire che essa corrisponda alla realta` (o verita`). Eccoti dunque l'ultima regola:

0. Pensare e ragionare: ... !

(*) Questo punto sollevera` forse le obiezioni di "ecologisti". A chi obietta rispondo con una frase, spunto di riflessione: "La specie uomo fa parte della Natura e le sue azioni avvengono all'interno della Natura". Ecologismo e` una questione "storica".


http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
Indice Cap.1 Cap.2 Cap.3 Cap.4 Cap.5 Cap.6 Cap.7 Cap.8 Cap.9 Cap.10 Bibliografia