Spero che la lettura di questo libro ti sia stata gradevole e
che esso ti sara` utile nel futuro come punto di riferimento.
Volevo scrivere un manuale che fornisse una base
su cui le nuove generazioni di speleologi potessero "costruire"
il loro modo di fare speleologia.
Molti sono gli argomenti che non ho neppure sfiorato e per i quali
rimando i lettori a testi specifici:
Ho sparso qua e la' nei vari capitoli un decalogo della
speleologia prealpina esplorativa:
Controllo.
Controlla te stesso: ascolta la tua respirazione.
Adatta la velocita` di progressione alle tue possibilita`.
Controlla i tuoi compagni.
Cerca di riconoscere i loro e i tuoi problemi prima che esplodino.
Se qualcosa non va comunicalo subito ai compagni.
Un problema di un componente diventa inevitabilmente un problema di tutti.
Vinci l'orgoglio di non ammettere un problema: meglio affrontarlo
subito tutti assieme quando è piccolo, prima che diventi veramente
serio.
Luce.
Quando qualcosa non va all'impianto di illuminazione fermati e
fallo funzionare, sempre, sempre, sempre!
Una luca inadeguata rende la progressione più difficoltosa e accresce
le probabilità di incidente.
Equilibrio.
La tecnica principale è l'equilibrio:
con te stesso e con l'ambiente.
Sei in equilibrio quando ti senti tranquillo e calmo.
Non lo sei quando sforzi e ti contrapponi alla grotta.
In questa lotta individuale contro la grotta puoi solo perdere:
perche` stai lottando con te stesso.
Dunque lascia perdere ogni velleita` di combattere.
Cerca di riacquistare la calma e vivere l'esplorazione in sintonia
con la grotta.
Sacco.
Il sacco non si abbandona mai!
E si porta sempre quando si va in grotta!
Il sacco e` parte della atrezzatura personale, come lo e` il caschetto
con l'impianto di illuminazione: chi pensa di andare avanti ad esplorare
lasciando indietro la fonte di luce?
Tecnica.
La propria sicurezza non
dipende solo dagli atrezzi, ma soprattutto da te, cioe` dalle tecniche.
Tecnica e pratica: impara dalle esperienze sia tue che di altri.
Sperimenta.
Preparazione.
Sicurezza e` essere pronti ad affrontare gli imprevisti.
Una adeguata prevenzione e reazione ad imprevisti ed emergenze
si sviluppano con la preparazione.
E questo e` troppo spesso trascurato nei corsi speleo.
Armi.
Verifica sempre gli armi. e aggiustali se è il caso
(anche se sono stati fatti dal meglio speleologo del mondo).
Gli armi devono essere fatti per la progressione in sicurezza.
La sicurezza e` essenziale, ma anche la progressione e`
importante: un armo difficile da superare diventa fonte di
insicurezza, non foss'altro per lo sforzo che richiede.
Topografia.
Senza topografare limiti drasticamente le possibilita`
esplorative e conoscitive tue e di chi verra` dopo di te.
Piu` in generale e` importante osservare e documentare:
scrivere le note sulle uscite nel libro dei rapporti
(data, grotta, partecipanti, tempo di uscita, fatti notevoli,
risultati, osservazioni, cosa resta da fare, possibilita` esplorative).
La documentazione e` un punto di riferimento del gruppo per la
continuita` della ricerca di nuove cavita` e di prosecuzioni.
Aria.
Cerca l'aria. L'aria circola nelle grotte percorrendo le gallerie
dove incontra meno resistenza. Se non passa l'aria difficilmente
potremo passare anche noi (Ma non sempre!).
Disostruzioni.
(*)
In grotta ci sono gia` abbastanza strettoie: rendi meno strette
quelle che puoi.
Il tempo e lo sforzo speso ad allargare strettoie sara` ripagato in
tutte le uscite future.
Come tutto quanto scritto in questo manuale queste regole
sono un punto di partenza, non un punto d'arrivo!
Ripeto quanto detto all'inizio:
non c'e` niente di definitivo in quanto scritto in questo libro.
L'evoluzione stessa del manuale nell'arco dei pochi anni in cui e` stato
scritto e` la prova di questa asserzione!
Solo per il fatto che una affermazione sia scritta, o detta, non vuol dire
che essa corrisponda alla realta` (o verita`).
Eccoti dunque l'ultima regola:
0. Pensare e ragionare: ... !
(*) Questo punto sollevera` forse le obiezioni di "ecologisti".
A chi obietta rispondo con una frase, spunto di riflessione:
"La specie uomo fa parte della Natura e le sue azioni avvengono
all'interno della Natura".
Ecologismo e` una questione "storica".