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Per quegli speleo aspiranti tecnici minerari riportiamo un esempio di analisi teorica per la preparazione di cariche esplosive.
La piu` significativa trasformazione di energia durante la detonazione e` la produzione di calore, e affinche` l'esplosione produca un cambiamento di pressione (che accompagna la produzione di calore) devono essere presenti o generati dei gas. Una sostanza e` chimicamente un utile esplosivo se:
La potenza
di un esplosivo e` una misura della quantita` di energia
rilasciata, ed e` percio` una funzione dell'ammontare di calore e gas
prodotti.
Si esprime come volume (in cm3) di gas prodotto da 10 gr di carica
inserita in un foro cilindrico (diametro 25 mm, profondo 125 mm) in un blocco
di piombo (di lato 200 mm) e intasata con sabbia asciutta.
La
brillanza e` una misura dell'effetto distruttivo ed e` in relazione
a quanto rapidamente il calore e il gas vengono prodotti.
Le proprieta` chimico fisiche da cui dipende l'impiego di cariche esplosive sono:
Gli effetti dell'esplosione nei lavori di mina dipendono dalla entita` dell'impulso iniziale, e dall'ostacolo posto alla espanzione dei gas prodotti dalla esplosione. I principali requisiti delle cariche esplosive da grotta sono dunque:
I principali esplosivi da mina d'uso commerciale sono
La reazione di combustione e`
ma produce anche CO, CS2, K2O, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, e altro, in quantita` che dipendono dalle condizioni di combustione (temperatura e pressione).
E` un esplosivo giallo solito molto stabile, e conservabile per lunghi periodi. Relativamente insensibile a urti e sfregamenti, non forma composti sensibili con i metalli. Reagisce con alcali formando composti molti instabili ed esplosivi per urto o risacldamento. FIXME: Le cariche di tritolo possono trasudare un liquido oleoso marrone, infiammabile e contenente particelle di tritolo.] Ha bisogno di un altro esplosivo per detonare, perche` deve essere portato ad elevata pressione. Produce una pressione massima di circa 11000 Kg/cm2. Il tritolo e` un esplosivo a combustione incompleta e genera molto ossido di carbonio. Per tale motivo e` sconsigliato in speleologia.
Esposizione a TNT provoca disturbi quali anemia, disfunzioni epatiche, irritazioni cutanee, cataratta. La contaminazione puo` avvenire per inalazione, o ingerendo acqua o cibo contaminati. In superficie e` velocemente degradato dalla luce solare. In sedimenti la degradazione e` piu` lenta
Consideriamo a titolo di esempio la polvere nera che e` l'esplosivo utilizzato nelle cartuccie da caccia. Essa consiste di un miscuglio di nitrato di potassio KNO3 (75 %), carbone, C (13 %), e zolfo, S (12 %). Il peso molecolare effettivo risulta abbastanza basso, Pm=0.75 50 + 0.13 12 + 0.12 16 = 41. La reazione di combustione e`
Il coefficiente a determina la percentuale di monossido di carbonio prodottasi. La resa molare e` di circa 12 moli di gas per 8 moli di polvere nera, cioe` circa 1.5. Questa risulta abbastanza bassa rispetto ad altri esplosivi industriali e militari, ma e` (parzialmente) compensata dal basso peso molecolare: un kilo do esplosivo contiene 24.4 moli e percio` produce circa 37 moli di gas.
Il bilancio termico di questa reazione e`
L'ultimo termine Q rappresenta il calore prodotto, per mole (effettiva) di esplosivo; questo calore e` quello che riscalda i gas e li porta ad elevata pressione. Il penultimo termine tiene conto del fatto che i calori di reazione sono forniti a pressione costante, mentre la reazione avviene praticamente a volume costante.
Il calore prodotto per mole e` circa
[FIXME Assumendo Q(KNO3)= 70 + Q(K-O),
Q(K2O2)=33 + 2 Q(K-O)]
L'incremento di temperatura dei gas prodotti e` quindi (assumendo un calore specifico a volume costante medio Cv=6 Cal/K ) DT = ( 18000 / 1.5 ) / 6 = 2000.
La pressione dei gas e`
dove V e` il volume specifico effettivo, cioe` il volume del foro (im cm3) diviso il peso della polvere nera utilizzata (in gr). Ricordiamo che 1 atm = 100000 N/m2 = 1 Kg/cm2 e la costante dei gas vale R=8.31 J-Mole/oC .
Tenuto conto dei valori di resistenza delle roccie calcaree (circa 70 Kg/cm2 per la resistenza al taglio v. sez 9.A.5) e dell'area di taglio su cui si frattura la roccia in seguito all'esplosione della carica, si puo` ottenere una stima della quantita` di polvere necessaria. Approssimando l'area di taglio con una superficie conica di altezza e raggio pari alla profondita` H della carica (A=4.5 H2) si ha
La formula empirica utilizzata dal genio militare per valutare la carica necessaria ad un lavoro da mina e`
dove alpha rappresenta il potere dirompente dell'esplosivo, h e` la profondita` del centro della carica (in cm), m e` un coefficiente che dipende dalla roccia:
Roccia terrosa | m= 2.50 |
Roccia compatta | m= 3.27 |
Roccia dura | m= 4.24 |
Roccia fessurata | m= 5.60 |
Calcestruzzo | m= 4.24 |
Questa tabella mostra che una roccia fessurata richiede circa 1.7 volte piu` esplosivo di una roccia compatta.
Credo che questa formula sia applicabile ai casi in cui si ha frantumazione di un volume di roccia, in cui cioe` l'energia viene diffusa su un volume di roccia. Infatti c'e` una dipendenza H3 dalla profondita`. Nell'impiego in grotta le esplosioni hanno un impatto piu` limitato, spesso ridotte a staccare una "fetta" di roccia, per cui mi sembra piu` applicabile la formula riportata nella sezione precedente.
Le caratteristiche fisiche, ed in particilare di resistenza, delle
roccie calcaree variano a seconda del grado di compattezza e
uniformita` della roccia. Il carico di rottura del calcare varia
da 400 a 800 Kg/cm2.
Distinguiamo varie tipologie in base
alla matrice che compone la roccia
[FIXME IN QUALE CATEGORIA VANNO I CALCARI FRIABILI ??? ] Per quello che riguarda gli ancoraggi, i calcari marnosi hanno miglior resistenza a taglio che ad estrazione. Per i calcari compatti e` l'opposto.
La seguente tabella riporta i dati (generici) seconto questa classificazione.
Roccia | Peso specifico (Kg/dm3) |
Modulo di elasticita` (Kgp/cm) |
Resistenza a flessione (Kgp/cm2) |
Resistenza a trazione (Kgp/cm2) |
Resistenza a compressione (Kgp/cm2) |
---|---|---|---|---|---|
Calcare compatto | 2.6 | 4.0 105 | 120-130 | 60-70 | 1600-1900 |
Calcare marnoso | 2.6 | 4.5 105 | 120 | 70 | 1700 |
Calcare selcifero | 2.6 | ??? 105 | ??? | ?? | ???? |
Calcare inomogeneo | 2.7 | 6.0 105 | 100-140 | 30-80 | 800-1800 |