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10.5 Speleologia glaciale

G.Badino, "Ghiaccio d'inverno", Grotte, 96 (1988), p.34-36.
M.Inglese, "Speleologia glaciale", Il grottesco, 52 (1996) p.30-46

Per speleologia glaciale intendiamo la pratica speleologica in grotte ghiacciate (in alta montagna) o in cavità in ghiacciaio. In entrambi i casi la presenza del ghiaccio richiede atrezzature addizionali al normale equipaggiamento speleologico.


Foto: Speleo Glaciale Nelle grotte ghiacciate l'uso dei ramponi è indispensabile per restare in piedi. Se l'acqua è gelata non si rischia di bagnarsi ed è consigliabile rimpiazzare gli stivali con scarponi da montagna, che sono più rigidi e sopportano meglio i ramponi. Inoltre gli scarponi sono più caldi, ma fintanto che il piede non si bagna, gli stivali con un buon paio di calzettoni andrebbero altrettanto bene.
Negli abissi ghiacciati, si usano sempre gli scarponi, ma i ramponi non sono indispensabili se si progredisce sempre sugli atrezzi.
Utilizzando i ramponi bisogna fare molta attenzione alle corde: queste infatti possono anche sopportare il calpestio di uno stivale, ma non certo quello di uno scarpone ramponato. Attenzione anche ai colpi delle punte nel polpaccio, se si indossano i ramponi durante la risalita sui bloccanti.

Per evitare il raffreddamento delle dita delle mani si sostituiscono i guanti da grotta con guanti foderati. Nel caso poi dei mulinelli glaciali e` bene avere sottotuta pesante (e un sottocasco o un passamontagna pesante) sono essenziali per proteggersi dal freddo.

Un piolet o un martello poilet possono risultare utili quando occorre tagliare dei gradini in una cascata gelata. In mancanza si ricorre alla picozza. Attenzione alla punta ed alla becca durante la progressione su corda (specialmente in risalita). Questo viene usato pure per mettere i chiodi da ghiaccio negli armi.

Il freddo puo` provocare problemi di congelamento con l'acqua, come per la speleologia invernale. E` possibile utilizzare del liquido anticongelante con l'acqua della bombola.

Per facilitare l'uso degi atrezzi con le mani guantate e` consigliabile aggiungere cordini e/o fettuccie ai ganci degli atrezzi.

Per evitare che l'acqua entri negli scarponi si indossano le ghette impermeabili. Le ghette vanno sotto la tuta (che puo` vinire fermata da un elastico sopra il polpaccio) e sopra gli scarponi.

Le batterie dell'impianto elettrico durano meno a causa della temperatura fredda.

Il ghiaccio sotterraneo è formato per congelamento dell'acqua di infiltrazione che esce all'aria fredda della cavità, o per congelamento dell'umidità atmosferica. Le precipitazioni meteorologiche non intervengono, o intervengono molto poco, salvo in prossimità dei pozzi a neve. Il ghiaccio così formato è generalmente compatto, sovente anche traslucido. E` percio' necessario progradire in cordata come su un ghiacciaio, dove si puo` sempre trovare un crepaccio nascosto.

Nei passaggi a forte pendenza si forma la squadra. I meandri sono percorsi sempre assicurato con la corda come in un traverso. Nei laminatoi e nei budelli ci si assicura sempre.

Per effettuare gli armi nel ghiaccio si utilizzano chiodi da ghiaccio. Naturalmente bisogna assicurarsi che il ghiaccio sia buono (traslucido): generalmente lo e`. Alla partenza si mettono due chiodi abbastanza separati (due o tre metri) in modo che lavorino assieme. Si usa una longe fra i due chiodi e si assicura la corda a questa longe. Il tal modo i due chiodi vangono fatti lavorare contemporaneamente distribuendo il peso su entrambi.

Per i frazionamenti si usa un singolo chiodo a parete con un moschettone cuisi attacca direttamente la corda. Nei mulinelli si arma ad una diatanza di sicurezza dall'orlo (cinque metri) e si fraziona immediatamente sotto l'orlo, appena la parete diventa verticale. Ilpassaggio dei frazionamenti non presenta alcun problema: i ramponi servono a formare degli appoggi nel posto piu` adeguato infilandone le punte anteriori nel ghiaccio.

ATTENZIONE! I bloccanti da risalita scivolano pericolosamente sulle corde ghiacciate. A parte la difficolta` di risalita questo puo` provocare sri pericoli di caduta. Se la corda e` ricoperta da troppo ghiaccio si puo` usare la testa del discensore per spezzarlo e rimuoverlo: si fa passare la corda nella testa del discensore e si muove questo in senso circolare e su` e giu` finche il ghiaccio e` eliminato.

I mulinelli attivi sono molto bagnati: la cascate d'acqua che entra forma spruzzi e un intenso stillicidio. In questi casi conviene avere la tuta in PVC e mettere il cappuccio. Malgrado le ghette che formano un manicotto fra gambe della tuta e scarponi, i piedi si bagnano ugualmente. Le corde si bagnano completamente e sono presto percorse da un velo d'acqua (credo che questo dopo qualche tempo possa comportare dei problemi ghiacciando).

[FIXME ...]



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