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Come è già stato accennato, i primi personal computer non
erano dotati di hard disk, bensì di lettori floppy,
cioè dispositivi di memorizzazione dei dati aventi una limitata
capacità.
Fino a qualche anno fa essi
erano ancora i supporti più usati per la distribuzione di applicazioni
e per il trasferimento dei dati.
Per un programma spesso
bastava un semplice floppy, magari da 720 KB.
Con il passare del tempo e
con l'aumentare delle dimensioni dei programmi essi hanno
perso di importanza, anche se rimangono gli strumenti più usati per l'archiviazione e il
trasferimento di file di limitate dimensioni.
L'unità di misura dei
dischetti è il pollice, è espressa mediante
le virgolette, ovvero ", e corrisponde a
2,5 centimetri.
I primi floppy disk
misuravano 5,25" e avevano una capacità
di 360/720 KB, mentre i dischetti che usiamo
ancora oggi misurano 3,5" e hanno una capacità pari a 1,44 MB.
Nella parte inferiore dei
dischetti è possibile osservare due fori.
Quello richiudibile da una finestrella scorrevole presente in tutti i tipi di
disco ha una funzione di protezione
del contenuto del floppy disk.
Quando la finestrella è aperta
la protezione è attivata e sul disco non vi si può scrivere, ma soltanto
leggere i dati.
Se la finestrella è chiusa
possiamo sia leggere i dati che modificarli, oltre che inserire
nuovi dati.
In generale si consiglia di attivare la protezione per quei dischi che contengono informazioni importanti che non si può rischiare di perdere accidentalmente, come per esempio le copie di sicurezza di file che si desidera conservare.