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La memoria ROM (read only memory)
è un insieme di circuiti integrati nei quali sono permanentemente
memorizzate le informazioni di base (BIOS) del computer, cioè
tutto ciò che serve alla macchina per il corretto
avvio e per il riconoscimento di tutte
le periferiche ad essa collegate.
A differenza della memoria
RAM essa rimane intatta, anche in assenza di
corrente.
In genere il contenuto di
tale memoria è detto firmware.
Tale tipo di memoria non è direttamente modificabile dall'utente, se non
mediante
procedure e strumenti particolari.
A partire dall’Intel 386 ci
si accorse che le prestazioni della CPU erano rallentate dai lunghi tempi di accesso alla memoria RAM.
Per ovviare a questo
problema si introdusse una memoria, detta cache, in posizione
intermedia fra la CPU e la stessa RAM, avente lo scopo di contenere i dati utilizzati più spesso, in modo da velocizzare le operazioni di calcolo.
Tale memoria è generalmente molto veloce ed ha un costo elevato.
I computer più recenti
presentano due tipi cache: quella di primo livello (L1,
fino a 64 Kb) integrata nel processore stesso, e quella di secondo livello posta sulla scheda madre (L2, in genere di 256-1024 Kb).
La cache L1, essendo integrata nel microprocessore, è
accessibile in modo quasi istantaneo e risulta quindi la più veloce.
La cache L2, anch'essa piuttosto costosa, risulta
4 o 5 volte più lenta della cache L1, mentre
la RAM lo è addirittura di 20 o 30 volte.
Attualmente anche L2 viene integrata
nel microprocessore.