Cantello, 17 aprile 2002
Egregio direttore (La
Prealpina),
l’opinione
di Gandhi sul sionismo è poco nota. Le invio alcuni estratti da un
articolo – sorprendentemente attuale - da lui scritto nel 1938,
all’epoca del mandato britannico sulla Palestina, “dietro insistenti
richieste di alcuni amici e corrispondenti ebrei”. (Da “Teoria e
pratica della nonviolenza” ed. Einaudi 1973 pag. 253.)
“Non
è senza esitazione che mi arrischio a dare un giudizio su problemi
tanto spinosi.” “L’analogia tra il trattamento riservato agli
ebrei dai cristiani e quello riservato agli intoccabili dagli indù è
molto stretta.”
“Ma
la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi alla
giustizia.” “Perché, come gli altri popoli della terra, gli ebrei
non dovrebbero fare la loro patria del paese dove sono nati e dove si
guadagnano da vivere?” “La Palestina appartiene agli arabi come
l’Inghilterra appartiene agli inglesi e la Francia appartiene ai
francesi. E’ ingiusto e disumano imporre agli arabi la presenza degli
ebrei.” “Sarebbe chiaramente un crimine contro l’umanità
costringere gli orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la
Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale.”
“La
cosa corretta è di pretendere un trattamento giusto per gli ebrei,
dovunque siano nati o si trovino.” “Tuttavia la persecuzione degli
ebrei che oggi viene attuata in Germania non ha precedenti nella
storia.” “Se vi potesse mai essere una guerra giustificabile in nome
dell’umanità, una guerra contro la Germania per impedire l’assurda
persecuzione di un’intera razza sarebbe pienamente giustificata. Ma io
non credo in nessuna guerra.”
“Sono
convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente. La Palestina biblica
non è un’identità geografica. Essa deve trovarsi nei loro cuori. Ma
messo anche che essi considerino la terra di Palestina come la loro
patria, è ingiusto entrare in essa facendosi scudo dei fucili
inglesi.” “Gli ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col
consenso degli arabi.“ “Attualmente gli ebrei sono complici degli
inglesi nella spoliazione di un popolo che non ha fatto nulla contro di
loro.”
“Non
intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi. Vorrei che essi
avessero scelto il metodo della non-violenza per resistere contro quella
che giustamente considerano una ingiustificabile aggressione del loro
paese. Ma in base ai canoni universalmente accettati del giusto e
dell’ingiusto, non può essere detto niente contro la resistenza degli
arabi contro le preponderanti forze avversarie. E’ necessario che gli
ebrei, che sostengono di essere la razza eletta, dimostrino questo loro
titolo scegliendo il metodo della non-violenza.”
In
successivi articoli del 1939 Gandhi aggiunge:”Non ho proposto agli
ebrei niente di nuovo, in quanto essi hanno praticato la non-violenza
per duemila anni.” “Purtroppo questo mio articolo non riuscirà a
soddisfare i miei molti amici ebrei. Mi auguro tuttavia con tutto il
cuore che in un modo o nell’altro la persecuzione degli ebrei in
Germania finisca e che la questione palestinese possa essere risolta con
piena soddisfazione di tutte le parti interessate.”
Distinti
saluti.
Silvio
Riva |