STORIA DELLA CIVILTA' UMANISTICA

di Carl Shapiro


Verso la crisi



Ottobre anno quinto: in un tragico incidente d'auto muore Tommaso Cuomo, tra i maggiori ispiratori del Movimento Umanistico Europeo. Fondatore insieme ad Alessandro Musiani del Movimento Umanistico italiano e poi, con Simon, Powell e lo stesso Musiani, autore del Manifesto del Movimento Umanistico Europeo, il suo nome è altresì famoso per Shine Opera, il più importante lavoro teatrale della storia del M.U.E., riproposto pochi mesi prima della sua morte nel film L'Opera Leggera, interamente musicato dai Vita. L'improvvisa e prematura scomparsa di Tommaso Cuomo lascia senza parole l'intero mondo culturale europeo, e rappresenta una grave perdita di genio creativo per l'intero Movimento.
Nel maggio dell'anno successivo si tiene a Londra il quarto "meeting" del M.U.E: vi partecipano novecentomila delegati che eleggono presidente David Johanson, fondatore della circoscrizione olandese del Movimento Umanistico.
In settembre Jonathan Powell pubblica il secondo volume del trattato filosofico Politica, che ha per sottotitolo Il Sistema e l'Individuo. L'opera, un capolavoro della filosofia politica, ha per oggetto l'analisi del fenomeno politico, ed in particolare la cosiddetta Teoria antropologica della politica. Un libro importante, che avrà ripercussioni profonde non solo in filosofia, ma anche in altre discipline quali la teologia, l'economia, la psicologia.
La tesi principale sviluppata da Powell nel libro è il legame diretto che, secondo l'autore, esiste fra lo sviluppo dei fenomeni politici e le civiltà umane, una tesi già espressa nella sua Teoria Generale ed ora meglio elaborata: "il concetto di civiltà presuppone quello di politica (...) le civiltà umane sono i prodotti conclusivi del fare politica (...) l'uomo è l'unico animale costruttore di civiltà perchè è l'unico animale politico (...) civiltà e politica sono in costante rapporto reciproco, alla stregua di due vasi comunicanti: l'azione politica modifica le civiltà, nessuna civiltà esiste per durare; ciascuna civiltà produce in sè le condizioni per lo sviluppo dell'azione politica che porterà in essa trasformazioni essenziali e, nei casi di maggiore intensità, la nascita di una nuova civiltà (...). La politica forte produce cesure storiche nel concetto di civiltà; produce la trasformazione di una civiltà umana in qualcosa di essenzialmente diverso: un'altra civiltà umana (...)".
Sempre nel mese di settembre dell'anno sesto, intervenendo per la prima volta al congresso federale dei democratici europei, Alessandro Musiani auspica un intervento politico diretto del M.U.E., e possibilmente anche un suo coinvolgimento immediato nella gestione delle istituzioni comunitarie dell'Unione Europea. L'intervento produce immediatamente la mobilitazione dei mass-media, ma suscita anche critiche immediate negli ambienti del Movimento: sono apertamente contrari Simon ed il sottoscritto, poco convinto delle opinioni di Musiani appare anche Jonathan Powell.
Due mesi dopo, Alessandro Musiani pubblica il breve saggio Quale Esistenza?, nel quale espone la tesi del coinvolgimento politico ed istituzionale del M.U.E.; il libro viene criticato apertamente da Paul Simon, che lo considera contrario allo spirito del Movimento, ma ottiene invece un grande successo di pubblico, tanto che numerosi gruppi nel M.U.E. si dichiarano favorevoli alle tesi di Musiani.
Si prepara così un confronto che, nei mesi successivi, provocherà un'autentica spaccatura nel Movimento, con la contrapposizione fra interventisti, cappeggiati da Musiani, e tradizionalisti, il cui leader sarà Simon.


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