Maria Adele Fernigotti partorì
sei figli, per ultima una bambina di nome Rachele. I Fernigotti erano macellai
di poco conto del quartiere Testaccio, a Roma, che si fecero ricchi comprando
a strozzo i negozi di certi ebrei denunciati anonimamente dal padre della
stessa Maria Adele alla regia autorità fascista. C'e un film di Rossellini
con Totò che racconta la loro storia usando altri nomi. Finita la
guerra votarono monarchia al referendum e il giorno dopo si iscrissero alla
Democrazia Cristiana. Grazie alla nuova fede e alle vecchie amicizie si fecero
ancora più ricchi. Nel mentre Rachele cresceva, col cruccio di un
culo enorme con sopra una rossa testolina a punta. Maria Adele, che ormai
dava del tu a due deputati incontrati in una chiesetta della Garbatella,
la mandò in moglie al figlio di una tale Gigliola, maritata coi Galleani
che proprio in quegli anni cominciavano a costruire palazzi, grazie ai buoni
uffici di uno zio in vaticano. Dopo dodici anni di sterile matrimonio, ormai
disperato e insperato miracolo, nacque Giovannino Galleani, che fece la gioia
di nonna rachele e nonna Gigliola, ma che non seppe mai cosa significa faticare
per vivere e che gli uomini sono tutti uguali, per usare le parole del vecchio
cantautore Guccini. Partecipa abitualmene ai safari clandestini organizzati
da Veleno.
Questo per dire che la vita delle
persone parte sempre da tanto lontano che non si può capirlo mai perchè
uno diventa stronzo.
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