LA COMPAGNIA DEL LAGO: la storia.
La compagnia del lago nasce nei pressi di Ponte sul Lago
Lungo (terre di mezzo) quattro anni orsono. Il suo primo
compito fu quello di salvare la vita del figlio di un capovillaggio,
sparito mentre trasportava, assieme alla sua scorta, merci
verso la sua città. La compagnia scoprì che
la causa delle varie sparizioni nella zona era attribuibile
a una nidiata di ragni giganti che dimoravano all’interno
di Bosco Atro. Svolta con successo questa missione, gli
avventurieri ripartirono immediatamente con il compito di
uccidere dei Troll di pietra che impedivano i commerci in
quelle zone. Ultima missione della compagnia nei pressi
di Bosco Atro fu quella di liberare dagli orchetti una fortezza
invasa. Al termine di questa missione, Vahan e Risca partirono
per aiutare i Rohirrim a difendersi dall’assedio di
orchi e orchetti. In quello stesso periodo, cadeva però
il compleanno di Baldor, figlio di Tyranir, amico dei due
partiti per Rohan. Non potendo presenziare alla cerimonia,
da tenersi a nonsodove, Vahan e Risca mandarono, tramite
i compagni di avventura, in dono, un amuleto. La compagnia
perde Vahan e Risca ma acquista due nuovi e validi membri:
Daico (ex compagno d’armi di Risca e Vahan) e Samuel
(ragazzino vissuto per anni nella foresta, dopo essere stato
inghiottito da un fiume mentre giocava con l’allora
piccola Kira nei pressi della sua dimora). Giunti a nonsodove
e divenuti ospiti di Tyranir, la compagnia si imbatte in
una sorta di complotto ad opera della setta del chilosa,
comandata dal potente e secolare Arcimago Gontran il Nero.
Il piano di Gontran consisteva nel liberare il semidio Niog
dalla sua millenaria prigionia, cosa che poteva riuscirgli
solo con l’aiuto del sangue di tutti i membri della
compagnia del Lago (poiché in questi era più
forte la discendenza di sangue dalle divinità che
rinchiusero Niog nella sua prigione). Quella che all’inizio
era partita come una semplice indagine sull’omicidio
di Tyranir, in un primo tempo attribuibile al figlio Baldor,
divenne poi una lotta per la sopravvivenza. Al fine di portare
la compagnia in un luogo a lui più congeniale, Gontran
finse il rapimento dei primogeniti della città di
nonsodove e il loro espatrio nell’isola maledetta
di Ravenloft. Prima di partire per l’isola, gli avventurieri
riuscirono a far risorgere Tyranir, a chiarire i comportamenti
strani di Baldor (avendo dei sospetti sulla setta aveva
cercato di entrarvi a far parte per sgominarla, senza successo)
e ad acquisire un nuovo membro: l’elfo Feanor, amico
e compagno d’armi di Tyranir. Giunti a Ravenloft,
vi è uno scontro con Gontran, aiutato nel suo scopo
da dei licantropi; gli avventurieri sopravvivono grazie
all’intervento di Lande, chierica di Paladine, che
forza Gontran alla fuga. Il prezzo da pagare è, però,
molto alto: Feanor si perde nello stesso portale che inghiotte
anche l’Arcimago.
Dopo lo scontro con Gontran, gli avventurieri trascorrono
ancora un pò di tempo a Ravenloft, dove hanno sentore
dell'esecuzione dei loro ex compagni, Risca e Vahan (finiti
a Ravenloft per via del tradimento di un nano, che li imprigiona
e li imbarca a Rohan) che, naturalmente, liberano.
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