LA COMPAGNIA DEL LAGO: la storia, parte 2°
Passa
un pò di tempo, e la Compagnia per puro caso si trova
immischiata in un affare di Stato (ha trovato un calice
che non deve assolutamente far avere alla Setta del Sole
Nero). Leggende narrano che questo calice di Adamantite
viola e rifiniture dorate sia un potente strumento di evocazione,
in grado di aprire varchi per altri piani di esistenza.
Da qui risulta chiaro l'interesse nei confronti di quest'oggetto.
Durante una notte il calice viene sottratto alla compagnia
(leggete: Kira e Juma) e la setta ne entra in possesso;
la compagnia viene assoldata per recuperare il prezioso
oggetto da un gruppo di chierici di Paladine. Giunti al
covo della setta la Compagnia perde di vista il giovane
Orphen, non potendo però tardare al recupero decide
di proseguire senza di lui. Arrivati nel salone principale
delle evocazioni scorgono Orphen di schiena con il calice
in mano che sta compiendo il rituale, i membri della setta
sono ormai cadaveri e Orphen si rivela essere... sempre
lui, Gontran il Nero. Incapacitata ad agire la Compagnia
può solo assistere attonita alla conclusione dell'evocazione
e scorgere una splendida fanciulla dai capelli rossi varcare,
moribonda, il portale appena aperto. Gontran poco prima
di fuggire con lei rivela che questa altri non è
che il potente Niog... il suo piano alla fine ha avuto successo.
Ma che fine ha fatto il vero Orphen? E' tenuto prigioniero
in una torre a sud di Palanthas. Il ritorno temporaneo di
Vahan è segnato da numerosi addii... infatti il ranger
è venuto a chiamare Risca, per chiedergli aiuto nelle
Terre di Mezzo. Korgan, preoccupato per la sorte del fratello
minore, si unisce a loro, con l'intenzione di farsi lasciare
alla torre dove è rinchiuso il fratello (ovviamente
gli viene comunque data una mano nel liberare Orphen). Visto
il pericolo incombente all'orizzonte e le poche forze votate
al bene, i saggi del conclave dei maghi decisero di far
si che una loro promettente veste bianca si sarebbe dovuta
unire alla decimata Compagnia: arrivò così
Orogastus. Ma destino vuole che con lui arrivasse anche
l'incredibile e possente (nonchè magnifico) Hendel
Cadarn II, in veste di guardia del corpo del Mago.
Pagine 1,
2, 3, 4,
5