LA COMPAGNIA DEL LAGO: la storia, parte 3°
Su suggerimento degli studiosi della Grande Torre della
Stregoneria di Wyreth, la Compagnia apprende che l'unico
possibile modo di uccidere un semidio, su questa terra,
è quello di impadronirsi di una spada mistica, la
Lama Divina, forgiata dal dio nano Reorx in persona nelle
sue fucine. Tale spada è conservata nella tomba di
un potente arcimago che visse poco prima del grande cataclisma
che sconvolse Krynn, capo del conclave, il sommo Shaydakurus
il Rosso decise di farsi seppellire con tale arma, lontano
da tutto e da tutti. Inutile dire che la Compagnia si butta
in questa disperata ricerca, ricerca che viene interrotta
quando essi vengono richiamati per una questione più
urgente: il salvataggio di una bambina, tale Manila di Palanthas,
destinata a diventare nient'altro che la chierica più
potente del mondo. La ricerca della spada verrà portata
a termine da Keol "il Pomposo", mago incaricato
da Justarius, attuale capo del conclave. Alla Compagnia
viene dato un nome per trovare la bambina, il nome di una
cittadina dimenticata da tempo: Ghraba.
Sono appena partiti dall'accampamento di Keol e Rjana quando
i membri della Compagnia vengono contattatiin sogno da Niog,
la quale propone loro di unirsi a lei e consegnarle la bambina,
una volta recuperata. Viene dato alla Compagnia un pò
di tempo per decidere, e non passa molto che tutti mettono
in secondo piano l'intera faccenda. Il viaggio è
lungo e non privo di pericoli; tra i vari incontri, anche
quello con un mezzorco, Krusk, buono ma ben poco intelligente.
Si unisce alla compagnia e subito prende in simpatia Hendel,
in quanto Cavaliere della Rosa. Tra i due nasce una sincera
amicizia, spinta anche dalla necessità del Mezzorco
di inserirsi al meglio. Una volta a Ghraba, comunque, la
Compagnia fa la conoscenza di un paio di creature ben poco
simpatiche... ma che riesce comunque a sconfiggere. Arrivare
alla Torre al centro della città richiede più
tempo del previsto, ma alla fine anche l'ultimo piano arriva,
proprio quello dove la piccola Manila sta combattendo la
sua lotta interiore contro il demone che porta dentro di
se, e che vuole prendere il controllo della piccola. Utilizzando
una sfera donata alla Compagnia da Keol, gli avventurieri
riescono ad intrappolare il demone, liberando la piccola
che fa subito amicizia con Zupilu, simpatico scoiattolino
(e anche bella ragazza, all'evenienza).
Il viaggio di ritorno è senza dubbio meno difficoltoso
dell'andata, e in pochi giorni la Compagnia giunge nella
brughiera vicino all'accampamento della maga e di Keol.
La notte viene passata nella Torre della Compagnia, ed è
già mattina quando un viandante si presenta, bussando
alla porta. Si tratta di... Niog! Nella sua solita forma
di splendida ragazza avvenente, sveglia tutti, chiamandoli
al proprio cospetto attorno al tavolo. Passa poco tempo
e si viene a scoprire una storia che sembra ben più
complicata di quella che si prospettava fino a pochi giorni
prima.
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