Sentiero transfrontaliero Josef Ressel di Basovizza
Il primo percorso ad alta tecnologia per non vedenti
A piedi per il Carso, guidati da messaggi vocali
Il Sentiero Josef Ressel, realizzato da forestali italiani, sloveni e croati è dotato un sistema all'avanguardia di trasmettitori a raggi infrarossi
Iniziativa senza precedenti sul Carso triestino: è stato inaugurato il sentiero Josef Ressel per non vedenti e ipovedenti, il primo percorso naturalistico-forestale transfrontaliero attrezzato ad alta tecnologia. Il tracciato è dotato infatti di un sistema all'avanguardia di trasmettitori a raggi infrarossi suggerito dalla Sezione di Trieste dell'Unione Italiana Ciechi e dall'Istituto Rittmeyer. I trasmettitori, posizionati su 65 pali in legno, consentono la ricezione, a chi è in possesso di un apposito ricevitore, di messaggi vocali trilingui che illustrano il percorso nelle due direzioni e il Carso nelle sue molteplici realtà, messaggi che guidano il non vedente nella corretta direzione. Sono state preordinate in territorio italiano cinque zone sosta in cui i messaggi vocali di 90 secondi (in italiano, inglese e sloveno) e le tabelle informative, in parte tattili, illustrano le peculiarità forestali, geomorfologiche, faunistiche e storiche del Bosco Igouza e del territorio circostante.
L'idea è nata alla fine del 1998 durante gli incontri che i forestali italiani, sloveni e croati operanti nelle zone di confine organizzano annualmente presso la Fiera di Trieste.
Nel 2000 poi è stata data alle stampe, a cura dell'Associazione sportiva e culturale dei Corpi Forestali del Friuli Venezia Giulia, la guida "Boschi senza confini", in cui 45 forestali dei tre stati illustravano una serie di escursioni storico-naturalistiche nei rispettivi boschi, e lanciavano concretamente l'idea di realizzare un progetto standard di sentiero attrezzato anche per non vedenti.
Particolare importante. La città di Trieste rappresenta fin da inizio '900, grazie all'istituto fondato dalla baronessa Cecilia Rittmeyer, un centro di riferimento nazionale per i pluriminorati visivi. E l'idea è stata subito accolta dagli Uffici forestali regionali di Trieste e da quelli statali di Sesana operanti sul Carso classico. I forestali hanno individuato un sentiero pianeggiante di circa 4 km nei boschi Igouza e Lipizza, che oltrepassando il confine di stato collega Basovizza all'Equile di Lipizza. La Regione Friuli - Venezia Giulia e la Repubblica di Slovenia hanno inserito questa realizzazione nell'ambito dei progetti transfrontalieri Interreg III - Phare 2000-2006 e il sentiero è stato dedicato a Josef Ressel, un forestale nato in Boemia nel 1793, che ha legato la sua travagliata esistenza a queste terre di confine multietniche, diventandone un simbolo.
L'itinerario inizia a Basovizza dal piazzale in cui la strada provinciale per Opicina si interseca con la vecchia strada bianca, ora in disuso, che conduce a Sesana. In attesa dei lavori di collegamento previsti in territorio sloveno e del libero passaggio del confine, ancora precluso dalle normative europee, il sentiero ora termina sulla linea confinaria e sono ricevibili i nuovi messaggi che guidano a ritroso sul percorso dell'andata. Chi fosse sprovvisto del ricevitore necessario ad ascoltare i messaggi pub richiederlo al Centro didattico naturalistico di Basovizza del Corpo forestale regionale (040.51245) o all'Unione Italiana Ciechi di Trieste (040768046).
Riferimenti:
isp. for. Diego Masiello, coordinatore del Centro didattico naturalistico di Basovizza 335.7302829.
www.regione.fvg.it - www.interreg-it-si.org
Lo Scarpone n. 10 - Ottobre 2005