Percorsi di Fede |
30 Giugno
Solennità di San Paolo Apostolo
Patrono principale e fondatore della Famiglia Paolina
Titolare della Società San Paolo e della Pia Società Figlie di San Paolo
Saulo, Saulo perché mi perseguiti!
(S. Paolo Apostolo in Cathopedia)
da "la Bibbia illustrata" ESP. Sulla via di Damasco. Immagine di Fernando Compagnoni
Vedi: Il Tempio di San Paolo ad Alba nella Casa madre della Famiglia Paolina
La conversione a Gesù Signore e Messia
Correre per giungere alla meta
Il valore fondamentale di questa solennità è il richiamo allo spirito paolino, che è l'anima di tutto quello che siamo e facciamo. "Lo spirito di un Istituto - scrive Don Alberione - è definito come un modo caratteristico e permanente di vedere, sentire e volere, sino a riprodurlo nella vita. Il nostro si riduce in fondo a questo: vivere integralmente il Vangelo di Gesù Cristo, Via Verità e Vita, come interpretato e vissuto da San Paolo, sotto lo sguardo di Maria, madre, maestra e Regina degli apostoli" (cfr UPS I, 51). Si è scelto l'apostolo Paolo perché egli è riuscito ad unire la santità della vita alla sua attività apostolica (Pr SP 302). Tutto il segreto della grandezza di San Paolo è nella sua vita interiore; egli ha vinto dall'interno della sua persona con il suo grande spirito di povertà, di studio del mistero di Gesù Cristo e del suo amore verso di Lui nello spirito di obbedienza alla volontà di Dio che lo ha chiamato,nel suo Figlio, ad annunciare il Vangelo dell'amore universale. La celebrazione odierna ha tre obiettivi: 1. Farci approfondire sempre meglio i grandi insegnamenti dell'Apostolo Paolo - 2. Stimolarci all'imitazione delle sue grandi virtù, specialmente la carità (agape) verso Dio e verso il prossimo, attraverso il Figlio suo Gesù Cristo, secondo il "mihi vivere Christus est" (Filippesi 1,21; Galati 2,20) - 3. Ispirarci la devozione al nostro protettore e padre, dato a noi per singolare Provvidenza divina (CISP 41-42)
(Dall'introduzione alla Celebrazione eucaristica nel Messale proprio della Solennità)
Il Beato Don Giacomo Alberione sostiene che il fondatore dalla Famiglia Paolina è l'apostolo Paolo (Nota in fondo pagina)
Nota - Centrale, nel pensiero di Paolo, è la circoncisione del cuore: un cuore che mette al primo posto l'amore di Dio ispirandosi alla toràh in Deuteronomio 6,4-5; la carità vissuta secondo quanto egli dice in 1 Corinzi 13,1-7 (Levitico 19,18); il comandamento nuovo di Gv 13,34; 15,12 per giungere alla imitazione perfetta di Gesù: "cor Pauli cor Chisti" (s. Giovanni Crisostomo, omelia 32 sulla lettera ai Romani). Circa la circoncisione del cuore Vedi: Deut 10,12; Ger 4,4; Rm 2,25-29; 1 Cor 7,19; Gal 5,6: 6,15; Fil 3,3; Col 2,11; 3,11; 1Tm 6,15
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Testi per la Celebrazione Eucaristica in pdf - in Word
I testi delle Letture dalla nuova versione della Bibbia C.E.I. 2008
PRIMA LETTURA Isaia 49,3.5-6 (dal Secondo Canto del Servo di Jahwè: 49,1-7)
Io ti renderò luce delle nazioni
Dal libro del profeta Isaia
3 Il Signore mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". 5E il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - 6 mi ha detto: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra".
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE Salmo 39, 2.4ab. 7-10
Rit. Ecco, io vengo, Signore, per fare il tuo volere
Ho sperato: ho sperato nel Signore
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
Allora ho detto: « Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro di me è scritto,
che io faccia il tuo volere. –
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore».
Ho annunziato la tua giustizia
Nella grande assemblea;
vedi, non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
SECONDA LETTURA Gal 1,11-20
Dio, che mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare a me suo Figlio
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
11Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; 12infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. 13Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, 14superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. 15 Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque 16di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, 17 senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. 18 In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; 19 degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. 20In ciò che vi scrivo - lo dico davanti a Dio - non mentisco.
Parola di Dio.
VANGELO Mt 10,16-22
Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi
+ Dal vangelo secondo Matteo
16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: 20infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 21Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. 22Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Parola del Signore.
Nota sulla Storia carismatica della Famiglia paolina «Abundantes divitiæ gratiæ suæ» (Efesini 2,7)
1 Se per condiscendere a voi, egli (Don Alberione) volesse narrarvi qualcosa di quanto ancora ricorda e credete utile per la Famiglia Paolina*, dovrebbe raccontare una duplice storia: la storia delle Divine Misericordie per cantare un bel «Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus» (Luca 2,14). Inoltre, la storia umiliante della incorrispondenza all’eccesso della divina carità e comporre un nuovo e doloroso “Miserere” (Salmo 50) «pro innumerabilibus negligentiis, peccatis et offensionibus» (Messale Romano. Ordo Missae). Di questa seconda storia, considerata parte a parte, egli medita e piange ogni giorno i vari tratti nelle conversazioni con Gesù, sperandone, per intercessione di Maria e di San Paolo, perdono totale.
2 Questa seconda storia ha prodotto in lui una profonda persuasione e ne fa viva preghiera: tutti devono considerare solo come padre, maestro, esemplare, fondatore San Paolo Apostolo. Lo è, infatti. Per lui è nata, da lui fu alimentata e cresciuta, da lui ha preso lo spirito. Quanto alla sua povera carcassa: egli (Don Alberione) ha compito qualche parte del divino volere, ma deve scomparire dalla scena e dalla memoria, anche se, perché più anziano, dovette prendere dal Signore e dare agli altri. Così, finita la Messa, il Sacerdote depone la pianeta e rimane quello che è dinanzi a Dio.
* Quando scriveva questi appunti, nel dicembre del 1953, la Famiglia Paolina comprendeva quattro Congregazioni religiose: Pia Società San Paolo (fondazione 20.8.1914), Pia Società Figlie di San Paolo (15.6.1915), Pie Discepole del Divin Maestro (10.2.1924), Suore di Gesù Buon Pastore (7.10.1938). In seguito sorsero le Suore di Maria Ss. Regina degli Apostoli, o Apostoline (8.9.1959) e quattro Istituti Aggregati (8.4.1960): “Gesù Sacerdote” (per sacerdoti diocesani), “San Gabriele Arcangelo” (per giovani e uomini), “Maria Ss. Annunziata” (per signorine) e “Santa Famiglia” (per coniugi e famiglie).
Liturgia della Famiglia paolina