Percorsi di Fede |
Cronaca della conversione di Saulo al Cristianesimo
Saulo, Saulo perché mi perseguiti!
(S. Paolo Apostolo in Cathopedia)
da "la Bibbia illustrata" ESP. Sulla via di Damasco. Immagine di Fernando Compagnoni
Vedi: Il Tempio di San Paolo ad Alba nella Casa madre della Famiglia Paolina
Per la consultazione dei testi: >Nuova versione web C.E.I. 2008
1. Atti 9,1ss - 2. Atti 22,3-21 - 3. Atti 26,4-23 - 4. Galati 1,11-17
Tutte le parole di Gesù a Paolo
1.
Atti 9,1ss
Il primo racconto di Luca -
1Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del
Signore, si presentò al sommo sacerdote
2e gli chiese lettere per le
sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a
Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a
questa Via. 3E
avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco,
all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo
4e, cadendo a terra,
udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?".
5Rispose:
"Chi sei, o Signore?". Ed egli:
"Io sono Gesù, che tu perséguiti!
6Ma tu àlzati ed
entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare".
7Gli uomini che
facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma
non vedendo nessuno. 8Saulo
allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo
per mano, lo condussero a Damasco. 9Per
tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
10C'era a
Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: "Anania!".
Rispose: "Eccomi, Signore!".
11E il Signore a lui: "Su, va' nella
strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo,
di Tarso; ecco, sta pregando 12e
ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché
recuperasse la vista". 13Rispose
Anania: "Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto
ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre,
qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli
che invocano il tuo nome". 15Ma
il Signore gli disse:
"Va', perché egli è lo strumento che ho scelto per me,
affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d'Israele;
16e io gli
mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome".
17Allora Anania
andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse:
"Saulo, fratello, mi ha
mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi,
perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo".
18E subito gli
caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne
battezzato,
19poi prese cibo e le forze gli
ritornarono.
2.
Atti 22,3-21
Paolo
è a Gerusalemme durante una seduta del tribunale supremo degli Ebrei, il
Sinedrio -
3"Io
sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato
alla scuola di Gamaliele nell'osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno
di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi.
4Io perseguitai a
morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne,
5come può darmi
testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da
loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per
condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero
puniti. 6Mentre
ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno,
all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me;
7caddi a terra e
sentii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?".
8Io risposi: "Chi
sei, o Signore?". Mi disse:
"Io sono Gesù il
Nazareno, che tu perséguiti". 9Quelli
che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.
10Io dissi
allora: "Che devo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "Àlzati e prosegui
verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia".
11E poiché non
ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei
compagni giunsi a Damasco. 12Un
certo Anania, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là
residenti, 13venne
da me, mi si accostò e disse: "Saulo,
fratello, torna a vedere!". E in quell'istante lo vidi.
14Egli soggiunse:
"Il Dio dei nostri padri ti ha
predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una
parola dalla sua stessa bocca, 15perché
gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito.
16E ora,
perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati,
invocando il suo nome".
17Dopo il mio
ritorno a Gerusalemme,
mentre
pregavo nel tempio, fui rapito in estasi
18e vidi lui che mi
diceva: "Affréttati ed esci
presto da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza su di me".
19E io dissi:
"Signore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nelle sinagoghe quelli
che credevano in te; 20e
quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anche io ero presente e
approvavo, e custodivo i vestiti di quelli che lo uccidevano".
21Ma egli mi
disse: "Va', perché io ti manderò lontano, alle nazioni"".
3. Atti 26,4-23 Paolo è a Cesarea marittima di fronte al re Erode Agrippa II - 4La mia vita, fin dalla giovinezza, vissuta sempre tra i miei connazionali e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; 5essi sanno pure da tempo, se vogliono darne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione. 6E ora sto qui sotto processo a motivo della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, 7e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. A motivo di questa speranza, o re, sono ora accusato dai Giudei! 8Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti? 9Eppure anche io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno. 10Così ho fatto a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto. 11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere. 12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti, 13verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo". 15E io dissi: "Chi sei, o Signore?". E il Signore rispose: "Io sono Gesù, che tu perséguiti. 16Ma ora àlzati e sta' in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. 17Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando 18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l'eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me". 19Perciò, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste, 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. 21Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi. 22Ma, con l'aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null'altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, 23che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti".
4. Galati 1,11-17 Testo autobiografico di Paolo - 11Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; 12infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. 13Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, 14superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. 15Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque 16di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, 17senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
Saulo compare con questo nome in Atti 7,58; 8,1.3; 9,1-24; 11,25.30; 12,25; 13,1-2.7.9 detto anche Paolo - Riceve il Battesimo sacramento dopo aver recuperato la vista in Atti 9,18
Davanti al re Erode Agrippa II a Cesarea marittima dove Paolo sostò due anni in carcere dice: "In tutte le Sinagoghe cercavo spesso di costringere i Cristiani con le torture a bestemmiare e nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere" (Atti 26,11)
Ai Galati scrive: "Perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo, la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei Padri [giudei]" (Galati 1,13-14)
A Timoteo scrive: "Io, che in passato ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento" (1Tm 1,13)
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