LA SOFITA DI RICORDE di Lucio Eicher


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Voia da tornà

VOIA DA TURNA'

VOGLIA DI TORNARE

Zle prandere d monte
1 erba è dboto fnida
el vace dadsöra spia lontön
e forse pensarà ai so tabies
ai ciotes d fögn z cianà
a li ode consude di parogn.

Anió ne n è csi bel com zal mi pöis
gno che conosso ogni ceda
ogni fömna, ogni on,
e anche la os dla mi dente.
Co söi dalonde
anch iö dadsöra spio lontön
e i mi vöi
com cöi dle vace piöns d malinconia
va a carì zal ziel
el forme dle monte
di bosche ch disögna i costogn.
E cuön ch iö sento
1 odor dla mi tera
al cöre se slargia
e la mi anma se commöve.

Nei pascoli di montagna
l'erba si dirada
e le mucche alla sera guardano lontano
forse pensano ai fienili
al fieno nella mangiatoia
alle voci conosciute dei proprietari.

Nessun luogo è così bello come il mio paese
dove conosco ogni casa
ogni donna, ogni uomo
e anche la voce della mia gente.
Quando sono distante
anch'io di sera guardo lontano
ed i miei occhi
malinconici come quelli delle mucche
cercano nel cielo
forme di montagne
di boschi che decorano i costoni.
E quando sento
l'odore della mia terra
si allarga il cuore
e l'anima si commuove.

...la os dla mi dente (...la voce della mia gente)
DIPINTO di Claudio Mario Feruglio


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