FONESTRE FRÖIDE
FINESTRE FREDDE
Zla stanza un ordin poròn
dal fonestre vögn inze lus fröida
al silenzio d un pöis sordomuto
dintorno i cuadre di morte
snoma i santes fa la bocia da ride.
Zal ciò pinsiöre d matio
inante e indoi a scotà
al rumor di pes sul pinció
a conta le sfösse di trave
gno ch passa la fardura dla fame.
Sbrissa via i zavarie
aped i dis a spité
el lötre mai scrite e mai partide
na mön sul batel a verde la porta
na os che n söia cöla dal vento.
Ordine povero nella stanza
luce fredda dalle finestre
entra il silenzio del paese sordomuto
attorno quadri di morti
solo i santi sorridono beati.
Sella mente pensieri folli
camminare avanti e indietro
ascoltando i piedi sul pavimento
contare le fessure delle travi
dove passa il freddo della fame.
Scivolano i sogni
con i giorni nell'attesa
di lettere mai scritte e spedite
di una mano sulla maniglia della porta
di una voce che non sia quella del vento.
...al silenzio d un paöis sordomuto (...ll sienzio di un paese sordomuto)
DIPINTO di Claudio Mario Feruglio