Bevilacqua 11 Dicembre 2001
Le tute blu: "Giù le mani dallarticolo 18".
Una lotta che sta riunendo il mondo sindacale.
Manifestazione dei metalmeccanici del Basso Veronese mercoledì 5 dicembre
davanti allAermec di Bevilacqua a difesa della legge sulla giusta causa
nei licenziamenti. Le rappresentanze sindacali, che a livello nazionale si sono unite ed
esprimono un deciso no alla proposta presentata dal ministro del Lavoro, Roberto Maroni,
hanno visto nel Basso Veronese una prima manifestazione nei giorni scorsi, con in prima
fila i metalmeccanici delle grandi aziende del calore. Mercoledì 5 dicembre i sindacati
hanno indetto due ore di sciopero, con manifestazione di fronte alla Riello di Porto e
presidio davanti allAermec di Bevilacqua, per difendere i diritti dei lavoratori e
sensibilizzare lopinione pubblica. «Credo - ha dichiarato Lucia Perina, della
segreteria Uilm di Verona, - che il Governo ci stia misurando: ma malgrado le
difficoltà noi siamo però in grado di ristabilire la compattezza. Lo dimostra questo
presidio, che ha riunito le varie delegazioni, organizzato in pochi giorni per dare un
segnale politico forte: la scelta dellAermec è proprio per dare un messaggio ad
Alessandro Riello, nominato recentemente presidente degli industriali di Verona, che
malgrado abbia sperimentato nella sua ditta limportanza e il vantaggio della
concertazione, ha sottoscritto il libro bianco. Questo evidentemente è solo un primo
passo». «Larticolo 18 - aggiunge Stefano Facci, segretario della Fiom-Cgil di
Verona, - è una bandiera, ma il problema va oltre ed è più ampio: ciò che si sta
tentando di fare con il libro bianco è di abolire la concertazione, che in questi anni ha
dato ottimi risultati, anche se con pesanti sacrifici, e attaccare il sindacato per
arrivare ad un tipo di rapporto di lavoro individuale senza la mediazione delle
rappresentanze, in cui prevale la logica darwiniana del più forte». «Siamo contenti -
ha detto Alberto Bisin delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) dellAermec - di
ospitare i colleghi delle altre Rsu, ritrovando di fronte a questo attacco al sindacato,
lunità: non è vero che larticolo 18 blocca le assunzioni, come dimostra il
fatto che molte aziende nel nord est non trovano lavoratori, e poi labolizione
dellarticolo 18 non era stata respinta anche dal referendum?». «AllAermec -
aggiunge Maurizio Laera, Rsu Aermec - in fondo la concertazione cè sempre stata con
buoni risultati, concedendo anche la flessibilità come testimoniano i 90 contratti a
termine e la concessione fino a 118 ore di flessibilità: con labolizione
dellarticolo 18 non si cerca la flessibilità ma si favorisce il lavoro precario,
che diminuisce anche la professionalità». «Ci dispiace - constata Guido Lanza, sempre
delle RsudellAermec - che a queste manifestazioni non partecipino gli
impiegati ma solo gli operai: evidentemente non capiscono che labolizione
dellarticolo riguarda anche loro». «Esprimo la mia solidarietà alle Rsu
dellAermec - dice Diego Degani, Rsu di Riello bruciatori -. Noi stessi abbiamo fatto
una dimostrazione di fronte al nostro stabilimento per sensibilizzare lopinione
pubblica: se non si ritira la delega questo sarà solo linizio della
mobilitazione». «Lattacco allarticolo 18 - conclude Girolamo Brusco, Rsu
della Sime - è un attacco al cuore del movimento dei lavoratori: se passa una situazione
del genere il prezzo della modifica graverà su tutta la società; ci conforta
lunità che i lavoratori hanno dimostrato».
Roberto Marchiori.
(tratto da : "Primo Giornale" il
giornale del Basso Veronese). |