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Bevilacqua 01 Novembre 2000

 

Il castello si trasforma in un teatro.

 

La bellezza delle quattro torri merlate unite da una possente cinta muraria e del grande parco che lo avvolge tutt’intorno, ne fanno uno dei manieri più belli e affascinanti della provincia. Dimora di una delle più importanti e temute famiglie veronesi, quella dei Bevilacqua fedeli consiglieri dei Della Scala, è rimasto per lungo tempo chiuso. Da circa una anno, un definitivo restauro lo ha restituito nella sua immensa bellezza ed ora manifestazioni, iniziative e appuntamenti culturali lo riconsegnano completamente trasformato. L’ultima iniziativa organizzata dai proprietari del castello di Bevilacqua in collaborazione con la Provincia sono tre appuntamenti con il teatro previsti nel mese di novembre nel salone delle feste. Tre importanti momenti che permetteranno a chiunque di vivere momenti indimenticabili all’interno delle antiche mura del maniero recentemente restaurato. Per tre settimane, da sabato 11 fino a venerdì 24 novembre sarà così possibile visitare il castello, assistere a piacevoli commedie e degustare prodotti tipici del Basso Veronese. Una rassegna teatrale che unisce storia e gastronomia per un connubio di sicuro successo supportato da compagnie teatrali di grande rilievo. L’inizio è previsto per venerdì 11 novembre alle ore 21 con la “Compagnia teatro Berico” di Barbarano che metterà in scena la commedia “Don Oreste guasta...feste”, tre atti comici in dialetto veneto di Bruno Capovilla per la regia di Fabrizio Mattiello. Il secondo appuntamento è per venerdì 17 novembre con Roberto Puliero e “La Barcaccia” che presenterà “I Rusteghi” di Goldoni. La chiusura, infine, venerdì 24 con la “Compagnia Ensemble” di Vicenza che presenterà “Femena” di Giovanni Todescato. Il costo per ciascuna rappresentazione, sarà di 25 mila lire e permetterà, oltre alla visita del castello, di degustare i prodotti tipici locali. «Questo connubio tra gastronomia e storia è la prima iniziativa di questo genere sul nostro territorio - spiega Roberto Iseppi che con la moglie Miresi Cerato ha avviato la gestione dell’antico modero - e fa da premessa ad una rassegna più importante prevista per la primavera e l’estate del 2001 all’aperto sempre in collaborazione con l’amministrazione provinciale che ci vedrà impegnati per otto serate e per una caratteristica Festa di Primavera». I lavori per riportare all’antico splendore il castello di Bevilacqua sono iniziati nel 1990 e la ristrutturazione ha interessato tre piani in cui è diviso il maniero; in tutto 3.200 metri quadrati con circa 40 stanze arredate con mobili antichi. L’intervento di ristrutturazione e recupero effettuato sotto l’attento controllo della Sovrintendenza, ha così ridato bellezza e splendore anche ad un giardino pensile fiorito con piante secolari, il secondo in Europa per estensione. Durante i lavori di restauro nel salone delle feste nascoste da un contro soffitto realizzate con canne di bambù agli inizi del 1900, sono state portate alla luce le volte seicentesche con grandi ovali. Oggi il castello è visitabile e questo grazie all’audacia di un privato, Gabriele Cerato, restauratore di Vicenza che dato avvio ai lavori di restauro durati quasi 10 anni. Ora, tutti i mercoledì e le domeniche dalle 15 alle 19,30 gli appassionati, gli studiosi ma anche coloro che vogliono conoscere qualcosa di più sul territorio del Basso Veronese, possono ammirare il salone delle feste, il salone rosa, la sala degli stucchi, quella degli affreschi, e tutte le altre stanze, oltre ad una preziosa collezione di dipinti del 1800 del Saccardo. L’appuntamento intanto è per venerdì 11 novembre con il teatro.

 

Francesco Occhi.

 

(tratto da : "Primo Giornale"  il giornale del Basso Veronese).

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