La Chiesa...            e le campane

La chiesa, già documentata dal XIII secolo come dipendente dalla pieve di Bacchereto, aveva una impronta romanica, forma rettangolare - orientamento sulla linea Est/Ovest - e navata unica coperta a cavalletti (quasi sicuramente vi era un’abside in pietra calcare, poi demolita nei rifacimenti successivi). Fra il 1950 e il 1954 l’edificio ha avuto ampliamento su disegno dell’arch. Giovanni Michelucci (Pistoia 1891-Fiesole 1990), uno dei massimi architetti italiani, autore, fra l’altro, della stazione di Firenze (1936) e della chiesa di S.Giovanni Battista presso l’autostrada del Sole, alle porte di Firenze (1963). Michelucci ha destinato la primitiva aula ad area presbiterale e a transetto ed ha unito ortogonalmente a questo settore una parte nuova quale navata coperta a capriate e con le pareti solcate da finestrelle a feritoia (cft Sabatino Ferrali, Il patrimonio..., 1967).
   
 L’altar maggiore (disegno di Nereo De Mayer, collaboratore di Michelucci e assistente ai lavori) reca lateralmente l’iscrizione: “In memoria di don Macario Rossi che primo venerò in questa parrocchia e da tutti volle venerata la insigne reliquia della Sacra Spina prima custodita nella cappella di Capezzana. I congiunti l’intero popolo di Colle il parroco sac. Egisto Ulivi questo altare marmoreo eressero A.D. MCMLIII”.   L’organo Agati-Tronci è della fine del XIX secolo; le stazioni della Via Crucis (acqueforti, incisioni su carta di Luigi Sabatelli) sono tasselli preziosi risalenti al 1849.   Alla destra della grande nicchia contenente la Sacra Spina e del tabernacolo incassato nella parete, abbiamo una tela seicentesca raffigurante l’Assunta e i Santi Giovanni evangelista e Giuseppe.  
A sinistra (sempre di chi guarda) abbiamo un crocifisso ligneo bizantino, opera pittorica di maniera giottesca, con l’iscrizione: “Questo è stato fatto al tempo di Bartolo di Bonto e di Piero di Domenico... operai. A.D. MCCCXXVIII”. Su quest’opera si legge in “Le chiese di Carmignano e Poggio a Caiano”, AA.VV., Ed. Claudio Martini: “Ci sono fondati motivi per ritenere che la Croce dipinta provenga dalla pieve di Santa Maria Assunta a Bacchereto… in condizioni (gia – ndr) tanto cattive da non interessare più il titolare di (quella chiesa – ndr)”.
 
  Sulla parete di fronte, non visibili dalla navata centrale, abbiamo sulla sinistra la statua di San Macario e, sulla destra, quella della Madonna del Carmine con Bambino.   La parrocchia è composta da oltre cinquecento abitanti, con un territorio distribuito su due comuni, quello di Carmignano (provincia di Prato) e quello di Quarrata (provincia di Pistoia).   Il 2007 ha visto l'acquisizione di tre opere pittoriche di notevole importanza, eseguite da artisti del luogo. Consigliata la visita alle pagine relative ai commenti di don Franco Monticelli, parroco di Colle. 

Nel battistero, situato sul lato destro del porticato, guardando la facciata della parte michelucciana, è collocata una bella opera di Giovanni Colacicchi: Il battesimo di Cristo (1958).


 

Nell'anno 2007 la chiesa si è ulteriormente arricchita di nuovi dipinti:

- Assunzione della Vergine (opera su tavola) di Piero Mazzoni;

- Cena in Emmaus (opera su tela) di Gianfranco Gaggioli;

- e, a completamento, Mario Guarducci ha realizzato un'opera su tavola interpretando ciò che Dante dice a chiusura della Divina Commedia, nel Canto XXXIII del Paradiso (vv. 111-145).

Queste ultime acquisizioni rappresentano un ciclo ideale che ci parla di Maria, di Cristo, di Dio.

 

In the year 2007 the church was forther on enriched with new paintings: Assunzione della Vergine / Assumption of the Virgin (work on board) of Piero Mazzoni; Cena in Emmaus / Supper in Emmaus (work on canvas) of Gianfranco Gaggioli, and, as a completion, Mario Guarducci realized a work on board, interpreting what Dante says, closing the Divina Commedia, in the Canto XXXIII del Paradiso. These latest acquisitions represent an ideal cyclo, that tells us about Mary, Christ and God.