La Storia di Verona
Verona sorge in epoca preistorica probabilmente presso
l'attuale Ponte Pietra,
dov'era il guado dell'Adige lungo la via del sale e dell'ambra
dall'Adriatico alla Germania.
Fondata forse dai veneti, (Reti, Euganei e forse Galli
cenomani), ebbe grande importanza in età romana,
e acquistò la cittadinanza romana nel
49 a.C.
Nel 312 Pompeiano, generale di Massenzio, fu vinto e ucciso presso Verona da
Costantino.
Divenuta cristiana nel IV secolo fu, a metà del V sede amata del re ostrogoto
Teodorico e quindi ducato longobardo e sede di Pipino re d'Italia nell'impero
carolingio.
Nel secolo Xl Verona è unita alla Marca di Baviera, nel 1136 si dà la libertà comunale.
Verona fu sede pontificia con Papa Lucio III (Ubaldo Allucignoli di Lucca) dal 1181 al
1185, anno in cui si celebrò a Verona il Conclave che elesse Papa Urbano III. Papa Lucio
III è sepolto nel coro, nel Duomo, dove c'è una lapide tombale.
Passata in potere di Ezzelino da Romano, dà inizio nel 1277 alla Signoria Scaligera, che
dura fino al 1387 quando Verona cade in mano ai Visconti.
Nel 1405 Verona si offre
liberamente a Venezia, sotto il cui governo rimane fino al 1796 quando la repubblica
veneta e invasa da Napoleone.
Verona nel 1814 è occupata dall'Austria, e ritorna
all'Italia nel 1866.
Verona austriaca (1814-1866):
E' il mezzo secolo asburgico a
concederci nuove mete sia pure risonanti di comandi e tuoni d'artiglieria.
Verona è la
capitale del Lombardo-Veneto militare, del Quadrilatero.
Edifici civili come Palazzo
Barbieri, il gran cimitero neoclassico del Barbieri, il rifacimento del
"Listòn" in Brà, la definitiva sistemazione della Gran Guardia, nuovi palazzi
patrizi, il ponte della ferrovia dedicato a Francesco Giuseppe
e la stazione di Porta
Vescovo imprimono un nuovo carattere urbanistico a Verona.
La cinta veneziana viene
modernizzata con bastioni e muri di Carnot.
La Provincia
Dall'epoca
romana a quella delle invasioni barbariche, dal dominio degli Scaligeri a quello dei
Veneziani e degli Austriaci,
la storia del territorio veronese ha più di duemila anni.
Esso comprende zone di monte, di collina e di pianura, la sponda del lago di Garda ed è
attraversato dall'Adige.
La ferrovia e l'autostrada Milano-Venezia separano nettamente la
zona montuosa da quella pianeggiante.
La prima vanta prodotti famosi fin dalla antichità:
i marmi ed i vini, esportati in tutto il mondo;
la seconda, una agricoltura progredita,
con rigogliosi frutteti e grosse industrie di trasformazione.
Ci sono infine i 50
chilometri della Riviera degli Olivi (da Peschiera a Malcesine).
Raccomandabili, per la
conoscenza del territorio, i seguenti itinerari:
1) La Riviera degli Olivi e il Monte Baldo
(per maggiori informazioni contattare l'Azienda di Promozione Turistica della Riviera
degli Olivi - Garda - tel.045/6270384 - -www.infogarda.com-
2) Il Basso Veronese
Questarea comprende molta parte della pianura posta a sud di Verona e della Padana
superiore.
La pianura veronese è attraversata dallAdige e presenta tutta una serie
di corsi dacqua che costituiscono la fonte per lattività agricola, fra le
più evolute e sviluppate dItalia.
Presenta inoltre grossi centri importanti sia dal
punto di vista storico che artigianale (mobile darte) e industriale.
Da non
trascurare il fascino delicato e poetico del paesaggio, soprattutto in autunno: un fascino
discreto e melanconico che ci porta allamore ancestrale per la terra, al mistero dei
cicli delle stagioni e alle tradizioni popolari.
3) La Lessinia
E unarea montana-collinare immediatamente a nord di Verona, conformata ad
altopiano, solcato da profonde valli, degradante verso la pianura.
Un territorio nato dal
mare decine di milioni di anni fa, come testimoniano i reperti fossili marini che vi si
trovano in abbondanza.
La fascia di territorio posta a quota più alta è oggi a vocazione
turistica, sia per la stagione estiva sia per la possibilità di fare sport invernali.
La
parte collinare invece è lussureggiante di olivi e di viti, che donano olio di delicato
sapore e superbi vini.
Anche questa parte dellaltopiano lessinico si presenta al
mercato turistico con interessanti offerte
legate alla gastronomia ed ai tipici prodotti
locali, nonché al suo patrimonio naturalistico-ambientale
ed a quello di ville e di
abbazie che la caratterizza.
4) La
Valpolicella
Abitata fin dalla preistoria, essa conserva stazioni Neolitiche seguite da
"castellieri" e villaggi protostorici;
poi la gente reto-etrusca, fino
allarrivo dei Romani, costituì il "Pagus Arusnatium".
La Valpolicella
offre unottima ospitalità con hotel di ogni categoria,
ristoranti e trattorie
tipiche, agriturismo e "osterie" dove si possono degustare i prodotti del luogo:
vini, salumi, formaggi, piatti caratteristici veronesi.
Il vino Valpolicella classico,
come anche il Recioto e lAmarone, è prodotto nella zona comprendente i comuni
di Negrar, Marano, Fumane, SantAmbrogio e S.Pietro in Cariano.
L'Arte
Epoca romana: L'anfiteatro Arena, il
Teatro Romano, il Ponte Pietra, L'Arco dei Gavi, le porte monumentali (Porta Borsari e
Porta Leoni) sono i resti maggiori di un'epoca molto florida.
Epoca barbarica e feudale: S. Maria Matricolare (resti presso il
Duomo), Santo Stefano, San Siro, mura di Teodorico e di Berengario (resti).: S. Maria Matricolare (resti presso il
Duomo), Santo Stefano, San Siro, mura di Teodorico e di Berengario (resti).: S. Maria Matricolare (resti presso il
Duomo), Santo Stefano, San Siro, mura di Teodorico e di Berengario (resti).
Epoca comunale:
basiliche di San Zeno e di San Fermo, chiese di SS. Apostoli, San Lorenzo, SS. Trinità,
S. Maria in Organo, Palazzo del Comune.
Porte di San Zeno in bronzo, protiri del Duomo e di San Zeno, ciborio del Duomo
e battistero di san Giovanni in Fonte.
Affreschi di San Zeno e di San Nazaro.
Signoria
scaligera: chiesa di Sant'Anastasia, Arche scaligere, castello e ponte scaligero.
Affreschi di M. Cicogna a San Zeno, Sant'Anastasia, San Fermo, di Altichiero a
Sant'Anastasia e di Giacomo da Verona a Ss. Trinità.Dominio visconteo e
veneto: palazzo Franchini in via Emilei e Del Bene a San Zeno,
palazzo del Consiglio
e
scala della Ragione.
Affreschi del Pisanello a Sant'Anastasia e San Fermo, di Stefano da
Zevio al museo di Castelvecchio;
crocifissione del Bellini in Duomo, trittico del Mantegna
a San Zeno.
Dipinti di Paolo Veronese a San Giorgio e a Castelvecchio.
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