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VERONA SCALIGERA
Gli itinerari si compenetrano in modo inestricabile con quelli di Verona comunale perche' la signoria nacque biologicamente all'interno del Comune. Agli Scaligeri Verona deve un periodo di grande potenza politica ed economica e la sua massima espansione territoriale. Le mura che percorrono le prime colline a nord lo testimoniano in modo singolare, insieme con una congrua serie di castelli scaligeri sparsi per tutta la provincia: dal castello di Malcesine, a quello di Soave, dal castello di Montorio a quello di Villafranca, dal castello di Torri del Benaco e di Lazise ai poderosi mastri del castello di Valeggio , a tutti gli altri castelli e torri del lago (Biaza, Castelnuovo), delle colline (Illasi) e della bassa pianura: Isola della Scala, Sanguinetto ecc.
Ma il cuore e' costituito dai palazzi pubblici e privati di questi signori giunti d'oriente del XIII secolo: le case Mazzanti che, sul retro, hanno ancora le stanghe metalliche per attingere al quattrocentesco pozzo; il Palazzo Scaligero, sede dell'Amministrazione Provinciale, con le Arche Scaligere, il cimitero dei Signori cui lavorarono i pił grandi scultori del XIV sec. da Bonino da Campione a Giovanni di Rigino; S. Maria della Scala: la cappella privata. e Castelvecchio: il castello scaligero a sud-ovest della citta', costruito rapidamente a partire dal 1354, quando la Signoria era ormai irrimediabilmente in declino.
Il ponte che scavalca l'Adige apre a Nord, verso la Germania, per ricordare che gli Scaligeri erano Ghibellini e vicari imperiali. Oggi il castello dal poderoso mastio centrale in riva al fiume, ospita il Museo d'arte antica e moderna, con capolavori del gotico internazionale e del rinascimento: opere di Pisanello, Stefano di Francia, Caroto, Bellini, Paolo Veronese, Tintoretto ecc.