VERONA VENEZIANA
Venezia penso' soprattutto a fortificare Verona, e sono, oltre ai palazzi quattro-cinquecenteschi, di cui il piu' significativo e' sicuramente la " Loggia di Fra' Giocondo" in piazza dei signori, le mura e gli "arnesi" di difesa e offesa i monumenti piu' significativi, spesso opera di Michele Sanmicheli: dai grandi bastioni collinari, delle quali il Bastione delle Boccare, nei pressi della chiesa di S. Stefano, e' una delle architetture militari cinquecentesche piu' singolari e possenti, alle porte: Porta Palio, Porta Nuova, Porta Vescovo, Porta S. Giorgio, Porta S. Zeno .
La muraglia in cui queste porte si aprivano era spessa e profonda tanto da poter ospitare oggi giardini e percorsi della salute (Bationi di Spagna). Venezia, inoltre, aveva praticamente cinta d'assedio Verona dall'interno con ben due cittadelle fortificate: a monte, Castel S. Felice e Castel S. Pietro sulle colline a nord della citta', e in pianura con "cittadella": il lavoro era la continuazione dell'originario progetto visconteo, nei vent'anni ca. in cui Milano domino' su Verona alla fine del XIV sec. Gli architetti milanesi, infatti, avevano concepito la citta' come una compatta e massiccia fortezza ad oriente, contro la rivale Venezia, che, invece, se ne impadroni' nel 1404. E poi i palazzi, a partire da Palazzo Bevilacqua in C.so Cavour di Sanmicheli, a Palazzo Canossa, al piu' tardo Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra.