home


LAGO DI GARDA E MONTE BALDO

Verona risplende, come ricorda l'antico Ritmo Pipiniano, fra l'azzurro occhio del Gardam, il verde della pianura e i dolci profili del Baldo e dei monti della Lessinia.
Il Garda, oasi mediterranea che si prolunga nel cuore delle Alpi Giudicarie fino alle ultime propaggini del Brenta-Adamello, e' nato dalle ultime glaciazioni. Ha una superficie complessiva di 370 Kmq., un clima temperato mite e una vegetazione singolare che lo accomuna alle terre meridionale. Per questo fin dai tempi piu' antichi le sponde del lago hanno visto fiorire la civilta' dal paleolitico al neolitico (soprattutto in localita' Pai che nel toponimo evidenzia il ricordo delle palafitte), dal bronzo ai primi insediamenti gallici fino a divenire uno dei capisaldi dellla conquista romana. La lunga penisola di Sirmione, cantata da Valerio Catullo, mostra ancor oggi l'imponenza di una vasta villa romana. Altre ville sono state riscoperte insieme con tracciati viari e basi di fortificazioni su tutta la Riviera degli Olivi; cosi' si chiama infatti la sponda veronese del Garda che, insieme al pregiato olio D.O.C., produce altrettanto vino pregiato quale il Bardolino.
Una civilta' di tradizioni antiche di storia e di arte oggi arricchita da una presenza turistica internazionale che qualifica il Garda fra le stazioni piu' frequentate e ambite d'Europa. Una ricchezza di tradizioni artistiche che presenta vari gioielli d'arte europea quali la chiesa e gli affreschi di S.Andrea di Sommacampagna (X-XII sec.), il complesso architettonico di un centro come Lazise (mura scaligere, Dogana Veneta, chiesa di San Nicolo'), l'eccezionale basilica di S.Severo di Bardolino (X-XII sec.), unica in Europa per il vasto affresco con Storie della Croce e dell'Apocalisse, e nello stesso centro la Cappella palatina di S.Zeno (IX sec.), o i popolari affreschi della chiesetta di S.Zen de l'Oselet di Castelletto di Brenzone. Una cultura pittorica che unisce saldamente il Garda all'Europa. Ci sono poi i castelli e le torri: da quello famosissimo di Malcesine visitato e disegnato dal primo turista della storia moderna J. W. Goethe (struttura scaligera edificata su piu' antiche fondamenta romane), al Castello di Torri del Benaco che sorge vicino all'antica torre di Berengario (X sec.), alla rocca di Garda su cui sorgeva il piu' potente dei castelli: a guardia (questo e' il significato del nome del lago) di tutta la vasta distesa lacustre, in tempi di grandi invasioni e terribili pestilenze. Oggi poco piu in la' l'Eremo dei frati Camaldolesi offre ben altri insegnamenti di pace e di serenita'.
Agli Scaligeri cui dobbiamo i castelli che abbiamo appena ricordato, nel XV sec. succedette Venezia che pure provvide ad arricchire il Garda di fortezze, quale "il forte arnese" di Peschiera, cittadella militare che sorge sul Mincio emissario del lago; e di ville che si contano a dozzine su tutta la sponda veronese e di pubblici palazzi, quale il Palazzo dei Capitani a Malcesine, la ricordata Dogana a Lazise, o la Loggia sanmicheliana di Garda.
Alle spalle della Riviera degli Olivi, il Baldo, con le cime di Naole, Telegrafo, Valdritta, offre ancora gradite sorprese per il visitatore

non freddoloso: una flora unica dovuta al fatto che le cime piu' alte non subirono le ultime glaciazioni, antichissimi tracciati preistorici (a S. Zeno di Montagna, ad es.), e ... modernissimi impianti invernali di risalita e discesa (funivia Malcesine - Tratto Spino, Prada - Costabella, Novezzina).







inizio