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A spasso sul Passo (Passo del Vivione 1827 m.)
Lago del Naret , Passo Maniva, Pico de Veleta.... dopo salite così impegnative, non poteva mancare una bella "gita"  sul Passo del Vivione...
Agosto 2008:
Oggi finalmente, a distanza di un mese dalla mitica salita al Pico de Veleta, ho programmato insieme a Francesco e Juergen,  una nuova (più breve) trasferta per affrontare l’ impegnativa salita del Passo del Vivione, posta  al confine tra le provincie di Bergamo e Brescia .
Sebbene la salita sia veramete bella da entrambi i lati, abbiamo deciso di percorrerla dal versante bresciano, quello più difficile.
 
Partenza da Dezzo Val di Scalve – Passo Croce di Salvem-  Forno Allione – Passo del Vivione e ritorno da  Schilpario per un totale di 87 km.
Lasciata la macchina a Dezzo  affrontiamo subito gli 8 km di salita che ci portano al Passo Croce di Salvem: sono le prime ore del mattino ed il traffico è pressochè inesistente: al balcone di una baita una simpatica signora ci saluta mentre stende le lenzuola al tiepido sole che sta facendo capolino dietro le cime della valle tra l’inconfondibile profumo delle conifere dei boschi che ci circondano.  
In poco più di mezzora raggiungiamo il Passo, il cui valico è contraddistinto da una croce in pietra che in tutta fretta catturo con la mia digitale prima di intraprendere la lunga discesa fino a raggiungere il bivio con la SS 42 che ci condurrà a Forno Allione, punto di partenza della “nostra”  salita di 20 km fino ai 1827 m. per il Passo del Vivione.
I primi chilometri  si snodano in mezzo a prati che  pian piano lasciano il posto al  fitto bosco che ci ci accompagna per gran parte del percorso. Inizialmente la salita non è particolarmente dura anche se di tanto in tanto alcuni strappi  mettono in seria difficoltà le nostre gambe e in particolar modo quelle di  Francesco che (aimè) è il meno allenato!
 
Procediamo fino all’abitato di Paisco, dove  facciamo una breve sosta per rifornirci d'acqua e ripartiamo per la seconda parte della salita che si preannuncia essere molto più difficoltosa di quanto pensavamo.
L'inzio della salita
La salita continua incessantemente con tratti veramente ostili : il bivio per Loveno e Grumello segna la metà del percorso che, sempre immerso nel bosco, sembra non finire mai. La strada diventa sempre più stretta rendendo pericolosa l'ascesa soprattutto quando si incrocia qualche altro veicolo nel senso di marcia contrario.
 
Francesco comincia a perdere terreno, io e Juergen rallentiamo e procediamo verso gli ultimi km: dobbiamo risparmiare le energie perchè questi sono i km più impegnativi.  Il bosco adesso è finito: il paesaggio che si apre tra le malghe  ci mostra oltre ai bellissimi scorci della valle sottostante, un lungo e faticoso tratto rettilineo che solo negli ultimi 500 metri come per magia si addolcisce e ci permette  di arrivare in scioltezza davanti al rifugio.
Aspettiamo l'arrivo di Francesco e insieme ci godiamo il  meritato riposo davanti a un bel piatto di pizzocheri ...
Francesco - Juergen -  Ciclistapercaso (Roby)