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Chi
siamo
Nome:
El Saregia.
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Nome:
Lo Stollo.
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Altrimenti
noto: Satyr
(campo musicale), Mikael Malkut (in campo letterario).
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Altrimenti
noto: Otto, Omar, Blood Brother.
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Età:
666 anni, circa.
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Età:
126 (Bis).
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Breve
storia: Poche le notizie che si hanno sulla sua nascita e sui
primi anni di vita (c’è anche chi dice che non sia toscano doc al
100%). Si sa che ha ricevuto il suo addestramento di guerriero nelle
foreste Casentinesi dove è stato forgiato per entrare a far parte di uno
speciale corpo di mangiatori - letterati - guerrieri dal nome “Il Sacro
Ordine del Fagiolo”. Poco o nulla si sà su questa organizzazione se non
che El Saregia ne uscì per attriti con il Gran Borlotto, allora Gran Sacerdote,
per fondare “Il Sacro Ordine del Fagiolo Cannellino e del Custoliccio”.
Molti sostenitori della schiacciante supremazia del fagiolo cannellino sul
volgare borlotto lo seguirono. Scopo che il nuovo ordine si prefiggeva, e
si prefigge ancor oggi, a centinaia di anni di distanza, è la tutela e la
promozione del VERO, SOLO e UNICO buon mangiare (leggi: quello toscano).
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Breve
storia: Il più tetro mistero avvolge il luogo dove il suo
corpo vide la luce, si sa solo che fu il frutto dell'amore di sangue
bagnorese e montagnanese. Abbandona la magione ancora giovine per fuggire
eremita nel colle di San Cornelio dove approfondisce l'amore per la
propria terra e affina le conoscenze dei formaggi locali azzardando, tra i
primi, l'accostamento del pecorino co'le pere. Scese dal colle per muovere
il suo bellicoso popolo nella crociata contro la globalizzazione del
tortello casentinese, sbandierando la genuinità del bon nutrissi e
issando la bottega de Gragnone come simbolo di un'umanità in cerca degli
antichi sapori. Al suo ritorno fondò il Nucleo per la Militarizzazione
dei Figuranti, proponendo di armare pesantamente i protagonisti del
Saracino, al fine di sostituire con colpi di mitra e bombe al napalm i
tradizionali lanci di pietre e animare una manifestazione orgoglio di un
popolo.
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Il
Presente: Da tempo insegna “Economia e Gestione della
Produzione di Lardo di Colonnata” nell'Accademia di Via Modigliani oltre
ad essere il rettore dell'Ateneo a cui questa appartiene. E’ autore di
diversi saggi e libri di narrativa tra cui ricordiamo: “Il pendolo del
Nanni”, “Nel nome dell’orcellino”, “I dolori del giovane Satyr”
e, in latino, “Itinerarium mentis in Muntalcinis Brunellum”.
Attualmente, se si è fortunati, lo si può incontrare in una qualche
bottega dell’aretino mentre sta chiedendo due fette di pane (guai a
dargli dei più “moderni” panini o schiacciatine vari) con il
capocollo e il pecorino. Viaggia
su di un drakkar nero e non sopporta chi lo fa rallentare quando ha voglia
di fare un po’ il bischero.
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Il
Presente: Da tre anni è approdato alla direzione di Tele Nana,
coraggiosa tv privata che trasmette cicli nostoppe di programmi
divulgativi sulle strategie di preparazione e cottura di nane, oci,
cuniglioli, polli e billi. Si è distinto alla regia di "Via col
Menco", "Il silenzio dei commensali" e "Bianco, rosso:
è poppone" nonchè come interprete nel serial tv "Va dove ti
porta la fame". Raramente Lo Stollo abbandona il suo rifugio di Santa
Mama, ma è comunque possibile incontrarlo lungo la Casentinese a bordo
del suo Cinquino mentre si reca a far visita alle sagre e alle feste
paesane del Casentino, dividendosi tra Cinghiale in ummedo e Maccheroni al
sugo de lepre. Nei ritagli di lavoro lo si può incontrare all'Accademia
di Via Modigliani dove improvvisa lezioni di "Istituzioni di diritto
micologico" e di "Matematica per le applicazioni
culinarie".
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Il
Monito: BUON
APPETITO e badate sempre che il bottegaio stia farcendo in abbondanza il
vostro panino!!!
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Il
Monito: Date retta al desio che sale e non ve vergognate
de mangia' dimolto maiale.
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