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 NOTA RELATIVA AL CONTRIBUTO DELLA CONVENZIONE DEI GIOVANI

Il coinvolgimento dei giovani nella costruzione dell’Unione Europea è uno degli obiettivi specifici della Dichiarazione di Laeken, nonché l’esigenza principale che ha portato i 210 rappresentanti dei giovani europei, provenienti da 28 paesi, all’adozione di un testo comune da presentare alla Convenzione sul futuro dell’Europa.

Nonostante noi giovani siamo sottorappresentati negli organi decisionali dell’UE le proposte della Convenzione dei giovani europei dimostrano molto coraggio, ma dimostrano soprattutto di sapere quale futuro vogliamo per l’Europa: un futuro unito e democratico.
Oggi, con la Convenzione sul futuro dell’Europa, siamo arrivati ad un punto cruciale dell’integrazione europea nel quale bisogna scegliere tra due opzioni: o costruiamo un’Europa sociale e politica fondata su valori comuni come la pace, la libertà, il rispetto dei diritti dell’uomo, il ripudio della guerra, la solidarietà e l’uguaglianza, o accettiamo che l’UE diventi solamente un’area di libero mercato. La creazione di una vera cittadinanza europea può costituire il punto di svolta per approdare a tutto ciò e perché l’Europa sia un’Europa dei cittadini.

Noi esprimiamo la nostra volontà di costruire un’Unione basata su un chiaro progetto politico federalista. Proprio per conseguire tale obiettivo c’è bisogno di una riforma sostanziale che, grazie alla Convenzione, dovrebbe portare a una Costituzione federale che includa la Carta dei diritti fondamentali che garantisce i diritti politici, civili e sociali di ogni cittadino europeo.
L’Europa che noi vogliamo deve rispondere ai grandi cambiamenti di questo ultimo secolo quindi gli impegni che dovrebbe assumere, nonostante possano sembrare audaci, sono però essenziali per il futuro dell’Unione stessa; questi obiettivi sono il progresso della democrazia, la modernizzazione delle strutture economiche e sociali, la protezione dell’ambiente e la lotta contro l’esclusione e la povertà. In ambito internazionale l’UE deve parlare ad una sola voce e deve promuovere la sicurezza nel mondo giocando un ruolo attivo nella prevenzione delle crisi e prendendo parte ai vari negoziati per il disarmo e la sicurezza nucleare. Partiamo dall’idea che al centro dell’Unione c’è l’essere umano quindi la risuddivisione delle competenze deve rifarsi al principio di sussidiarietà.
L’uguaglianza, la solidarietà e la libertà sono al centro del nostro progetto europeo che prevede l’empowerment dei giovani europei stessi per avvicinare l’Europa ai giovani, ma più in generale ai suoi cittadini. Per questo auspichiamo che tutti i cittadini dell’Unione abbiano un passaporto UE uguale per tutti gli stati membri.
Alla luce di tutto questo la Convenzione deve includere un forte riferimento ai giovani; deve crearsi un dialogo più strutturato e istituzionalizzato fra Unione Europea e giovani in modo che il contributo che possiamo dare possa essere tenuto in maggiore considerazione e che la responsabilità principale per la politica in materia di gioventù non resti di esclusiva competenza degli stati membri.
   
 

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