L' Enciclopedia di Cassandra
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Atlantide
(di Anima Dannata)

 

Atlantide (in greco 'figlia di Atlante') è la leggendaria isola situata oltre le colonne di Ercole (più grande dell'Asia e della Libia insieme) menzionata da Platone per illustrare le proprie idee politiche. Gli archeologi eretici confutano la teoria portando, a sostegno della loro tesi, la diffusione dei miti riguardanti città/continenti sommersi e la lava cristallizzata all'aria e rinvenuta sondando l'Oceano Atlantico.
Qualsiasi sia la verità, Atlantide appare raramente, e solo dopo il racconto di Platone (427-327 a. C.).

Secondo il racconto stesso, Platone basa le sue parole sui testi visionati da Solone e custoditi dai sacerdoti di Sais (Egitto).
Lo storico greco Ammiano Marcellino, del IV° sec. a.C., riporta la dichiarazione dei druidi gallici i quali sostenevano che, una parte della popolazione proveniva da isole lontane. Le isole di cui parla lo storico sembrano essere che 'isole e terre oltre il Reno' (Britannia, Olanda o Germania).

In un'altra tradizione gallese, tre razze avevano occupato il loro paese e l'Armonica: la popolazione indigena, gli invasori atlantidi e i Galli ariani.
I Galli sostenevano che vi erano state tre catastrofi che avevano progressivamente sommerso un grande continente dove i Galli occupavano un'estremità. Il testo scritto dal filosofo greco Proclo (410-485 a. C.) afferma:

Gli storici che parlano delle isole del Mare esteriore dicono che ai loro tempi vi erano sette isole consacrate a Prosespina, e tre altre ne esistevano, di una superficie immensa, delle quali la prima era consacrata a Plutone, la seconda a Ammone e la terza dalla grandezza di mille stadi, a Poseidone.
Gli abitandi di quest'ultima isola hanno conservato dai loro antenati il ricordo di Atlantide, cioè di un'isola immensamente grande, che esercitò lungamente il dominio su tutte le isole dell'oceano atlantico ....

Proclo racconta anche che, un contemporaneo di Platone, ha visitato le colonie sopravvissute ad Atlantide e che i cartaginesi, temendo che la propria popolazione potesse tentare di migrarvi, affondava tutte le navi che varcavano le colonne di Ercole.

Ad aumentare i dubbi che Atlantide non sia solo un mito, sono stati dei sondaggi dell'Oceano Atlantico dove, è stata rinvenuta della lava cristallizzata all'aria.


Secondo la leggenda, Poseidone, innamoratosi di una fanciulla atlantidea, 'recise la collina dove egli viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre di acqua'.
Al centro dell'isola centrale (diametro di 900 m.) vi era il tempio di Poseidone e Clito (la ragazza di cui si era innamorato), lungo 180 m. e largo 89 m.. L'edificio era ricoperto esternamente di argento e internamente di marmo, screziature in oro e orialco (un mitico metallo, apparentemente inventato da Platone, di colore rossastro e secondo per valore solo all'oro [in Grecia, il termine è usato per indicare una lega di rame e zinco ma dal racconto sembra essere un metallo a noi sconosciuto]).
Nel centro del tempio, vi era una statua di Poseidone, che toccava la volta del tempio, sul suo crocchio di sei destrieri alati.

Poseidone e Clito generarono '5 coppie di figli maschi', fra cui Atlante (personaggio della mitologia greca e governatore dell'Oceano Atlantico). Poseidone divide l'isola in dieci parti e ne affida una parte a ogni figlio perché la governi.
Una delle prime azioni dei nuovi monarchi è gettare ponti sugli anelli di mare. Partendo dal mare creno un canale lungo 300 piedi e fondo 50 stadi dove, nella zona più esterna viene edificato il porto.
Capostipiti di una potente monarchia con mire espansionistiche, ii semi-dei e i loro discendenti crearono una potenza navale che conquista buona parte dell'Europa Occidentale (fino all'Italia) e dell'Africa.
Tutto ciò avverrebbe circa 11.500 anni fa.

Platone racconta anche di come Solone, legistatore e poeta, durante una visita in Egitto fosse venuto a conoscenza di una guerra fra Atlantide e gli antenati degli atenesi.
La mitica città, che aveva tentato di assoggettare i nemici, venne sconfitta.

Nonostante la disfatta, Atlantide viene descritta da Platone come una città estremamente ricca, autosufficiente ma in grado di acquistare beni all'estero.
L'isola presentava:

* fertili praterie in grado di fornire tre raccolti annuali e monti che la difendevano dai venti del nord;
* un sottosuolo ricco di pregiati metalli, compreso l'orialco;
* animali domestici e salvaggi (fra cui elefanti);
* sorgenti d'acqua calda e fredda che fluivano in un boschetto sacro per poi finire nei bacini del porto;
* un'imponente flotta;
* palazzi, torri e un magnifico tempio dedicato a Poseidone.


L'idillio termina quando i sovrani dell'isola, corrotti a causa del contatto con gli esseri umani spinsero Zeus a intervenire. La mitica isola sprofondò 'in un singolo giorno e in una notte di disgrazia'.

Il primo passaggio potrebbe essere stata un'inversione di poli (800.000 anni fa) che avrebbe intaccato l'ossatura terroso di Atlantide, poi spazzata via insieme alle altre terre emergenti dell'Oceano dalle masse d'acqua provenienti dal nord.
Il secondo passaggio potrebbe essere un cataclisma di origine vulcanica (200.000 anni fa) che ridusse Atlantide, come dalla tradizione egizio-indiana.
80.000 anni fa, sarebbe seguita un'altra eruzione che ridusse Atlantide a due isole (Routo e Daytia).
Il cataclisma raccontato da Platone (9564 a. C.) sarebbe avvenuto quando Atlantide era ridotta a una semplice isola che sarebbe stata inghiottita.

Alla teoria dell'eruzione vulcanica, recentemente si è aggiunta anche quella dello tsunami, ma comunque sia scomparse l'antica civiltà, non bisogna escludere la possibilità di sopravvissuti.
I Toltechi del Messico e gli Incas del Perù raccontano di essere discendenti di Atlan/Aztlan, una terra lontana 'dove si elevava un'alta montagna e un giardino abitato dagli dei'.
I Dakotas (America del Nord) raccontano di venire da un'isola situata contro il Sol Levante, da cui scapparono quando venne sommersa. Alla metà e nel tardo '800 numerosi studiosi mesoamericani ipotizzarono un collegamento di Atlantide con i Maya e gli Aztechi. Gli Aztechi nel Codex Chimalpopoca riportano:

In tal momento il sole si congiunse con l'acqua, in un sol giorno tutto fu perduto e il giorno consumò tutta l'umanità.
...
anche la montagna sparì sott'acqua.

mentre nel libro sacro dei Maya si legge:

Nell'anno 6 del Kan, il II Muluc, del mese di zac, si fecero dei terribili terremoti e continuarono senza interruzioni sino al 13 chuen.
La contrada delle colline di argilla, il paese di Ma, fu sacrificato.
Dopo essere stata scosso due volte, scomparve in un tratto di notte.
Il suolo era continuamente sollevato da forze vulcaniche, che lo facevano alzare e abbassare in mille comunità.
Infine cadette
....
Ciò avvenne 8060 anni prima della composizione di questo libro

E' importante notare come la data riportata da Maya coincida con quella dei sacerdoti egiziani (9564 a.C.).

La storia di Atlantide, quasi sconosciuta nel Medioevo, viene riscoperta dagli umanisti dell'epoca moderna ispirando opere utopiche dal Rinascimento in poi.

Donnely (politico, saggista, studioso e membro del Congresso degli Stati Uniti) raccolse in tutto il mondo indizi per dimostrare l'esistenza di Atlantide e asserì che tutte le antiche civiltà conosciute discendessero da questa progredita cultura del neolitico.

A fine '800, le teorie su Atlantide si combinarono a quelle su Mu e Lemuria.
Nel libro La Dottrina Segreta di Helena Blatasky (filosofa ucraina e fondatrice della società di teofisica) descrive gli abitanti di Atlantide come eroi culturali (in contrasto con Platone che ne esalta le qualità guerriere) e che erano la 'razza radicale' precedente alla 'razza ariana'. Secondo le sue teorie, la razza umana avrebbe avuto origini extraterrestri che fecero numerosi esperimenti di 'razze prova'. La prima razza sarebbe composta da esseri invisibili, la seconda stanziata nel nord dell'Asia, la terza su un continente dell'oceano indiano ora scomparso (Mu o Lemuria), il quarto ad Atlantide e l'ultima razza sarebbe composta dall'attuale umanità.
Gli atlantidei, secondo la donna, si sarebbero estinti in uno scontro fra sapienti (che usavano poteri occulti a fini malefici causando numerosi cataclismi). Gli 'iniziati si trasferirono in Egitta prima che Atlantide fosse totalmente sommersa.
Va ricordato che Madame Blatasky è stata riconosciuta come un'imbrogliona che non esitava a usare 'trucchi da salotto'.

Edgar Cayce (sensitivo americano) asserì che Atlantide era collocata nei Caraibi, ormai sommersa. Secondo le sue predizione sarebbe riemersa nel 1968/69 e la Bimidi Road (una formazione rocciosa sommersa con pietre rettangolari al largo di North Bimini Island) è stata descritta come prova di questa civiltà [consiglio di verificare perché mi pare che recenti studi abbiano provato che la 'strada' è di origine naturale].
Sosteneva che l'isola fosse abitata da una civiltà altamente evoluta dotata di forze aeree e navali mosse da un cristallo di energia.

La teoria del Ghiaccio Cosmico (oggi del tutto confutata) ha ricevuto un vasto appoggio popolare ed è stata abbracciata dai nazisti a causa delle sue implicazioni razziali.
L'astrologo austriaco Hanss Horbiger, nel 1913, sostenne che la Terra, nel suo passato arcaico, aveva avuto 7/8 satelliti progressivamente precipitati sul pianeta causando immani cataclismi. I periodi di avvicinamento dei satelliti avrebbero causato un aumento della gravità che avrebbe comportato la nascita dei giganti mitologici (la causa sarebbe stato il maggior peso da sopportare).
Questi giganti, dotati di poteri telepatici ed energia psichica, si erano adattati al periodo della 'terza luna' più piccola e lontana della precedente. In questo periodo nascono esseri umani meno dotati che si sottomettono ai giganti rimasti.
Più volte un satellite cade mentre l'acquisizione della nostra Luna (che come gli altri satelliti in origine, secondo la teoria del Ghiaccio Cosmico era una cometa) causa l'inabissamento di Atlantide e Lemuria.
I cataclismi sono ricordati nei miti della Genesi e del Diluvio ma giganti degenerano e le civiltà decadono tranne in alcune zone (Cina e Egitto). Gli uomini moderni, secondo Horbiger, hanno dimenticano gli antichi misteri che i seguaci della nuova dottrina (secondo le visioni naziste, gli ariani) devono ritrovare.

Alcuni ricercatori vedono in Atlantide la storia, deformata, della civiltà minoica (civiltà cretese dell'età del bronzo). La popolazione, nel 2000 a.C. era in grado di costruire edifici a più piani (un assetto urbanistico molto avanzato per l'epoca), vi fiorivano arti e artigianato senza contare che commerciava con altri tre continenti.
La loro storia ebbe fine nel 1450 a.C. (forse a causa dell'eruzione di un vulcano nell'isola di Thera, ora Sartorini), causa dello sprofondamento di parte dell'isola e di numerosi terremoti.
L'esplosione di Thera avrebbe propagato nel Mediterraneo un'onda anomala spazzando via gli insediamenti lungo le coste (l'onda, alta 250 m., si sarebbe propagata in tutto l'Egeo in due ore) a cui sarebbero seguite, entro 2/3 giorni, le ceneri dell'esplosione vulcanica. A sostegno di questa tesi, gli studiosi asseriscono che Platone, che come tutti i greci dell'epoca aveva riferimenti geografici piuttosto vaghi, aveva conoscenze limitate al Mediterraneo e soprattutto legate al Mar Egeo.
Altri studiosi ribattono che l'isola inabissata è troppo piccola (15 Km. di diametro) e che Platone ha consegnato dati attendibili.

 

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BIBLIOGRAFIA:

 

 

 

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