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La facciata del Castellamonte. Una descrizione dell'aspetto esterno della Basilica e della sua collocazione urbanistica nel 1703 è riportata nella pubblicazione Ragguaglio della festa e qui di seguito tradotta in italiano moderno.
Eucharistici Solis Domus' h&c est.
La facciata attuale della Chiesa è assai armonica nell'insieme e nelle parti, anche se un po' più appesantita rispetto alla proposta originale elaborata da Vittozzi. E' tutta in pietra con robuste colonne e ricche trabeazioni. Ai lati in due piani, in apposite nicchie sono collocate quattro belle statue riproducenti figure bibliche della SS. Eucaristia.
Le due statue superiori riproducono, l'una l'Angelo che portò ad Elia il pane per fortificarlo nella salita al Monte Oreb e la scritta: Surge et comede; l'altra Melchisedech con i pani della Proposizione ed il motto: Regale Sacrificium. La statua inferiore di sinistra raffigura Mosè con un vaso di manna ed ai piedi il motto: Panem de coelo; quella a destra raffigura Sansone con a fianco il leone ed un pan di miele e la scritta: De forti dulcedo. |
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Sul frontone del tempio sotto un'imponente corona
regale che culmina alla sommità si ammira lo stemma di Savoia e sul finestrone centrale
quello di Torino. Sotto il frontone trova posto un pannello di pietra con la seguente iscrizione: Hic ubi profugum Christi corpus (Qui dove profugo il Corpo di Cristo - si elesse all'aperto una dimora provvisoria questo tempio augusto e permanente - abitazione alla Divinità - utile ai cittadini - Torino Augusta - mentre la peste dilaniava i popoli cisalpini - per la salute dei Torinesi decretò - l'anno 1598) Sull'architrave della porta si trova quest'altra iscrizione: D. O. M. (A Dio Ottimo Massimo - l'Augusta Torino, - dopo aver abbellito il tempio e celebrate le solennità - nel terzo centenario dopo il miracolo -1735 - pose a memoria.) La facciata è sormontata da quattro pinnacoli in pietra che riproducono delle fiamme. |
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