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Intervista a SALMASO ANTONIO (2/5)

Ho avuto come allenatori Aristide Agostini (soprannominato Tarma) e poi Severo Sartori.
I dirigenti erano Mario Pedrazzoli, Edoardo Schiavo e Armando Alunni; accompagnatore era Mario Rampin. Tutti e quattro sono ormai deceduti.
Alcuni calciatori della Doria, come detto, sono passati a giocare al Battaglia. Tra questi, Franco Filippi (stopper), Gastone Pegoraro (portiere), Nevio Alunni (mediano) e Luigi Gaffo (difensore).
La maglia era giallino pallido e aveva intorno al colletto una V color giallo intenso. I pantaloncini erano blu. I colori sociali erano quindi gli stessi del Battaglia. Le scarpe venivano acquistate dai giocatori. Siccome c’erano pochi soldi, solo alcuni avevano le scarpe e quindi ce le prestavamo.
Tra noi c’era amicizia e aiuto reciproco: ci si divideva il pane e perfino il bicchier d’acqua (Foto 2).
Ognuno, alla fine della partita, portava a casa la propria divisa da gioco e la faceva lavare. Non c’era, come ora, il pericolo che i colori potessero poi essere diversi: tutti lavavano allo stesso modo, con cenere (lissia) e sapone Marsiglia. A quel tempo, infatti, non esistevano i detersivi.

IL CAMPO DA GIOCO

Il campo da gioco si trovava esattamente dove ora c’č il Comunale. Misurava 100x53-54 m circa.
Il terreno non veniva irrigato e quindi c’era poca erba: la polvere e il fango accompagnavano costantemente la nostra attivitą sportiva.
L’area era recintata con una successione di pali di legno e tre giri di filo di ferro, posti ad altezze diverse. Dove ci sono ora le panchine e parallelamente al bordo del campo c’era un fossato contenente acqua ferma. A fianco del fossato, una fila d’alberi di vario genere (Foto 3). Poco pił in lą di dove ora ci sono le tribune c’era un altro fossato, con acqua corrente.
Il Campo Comunale veniva utilizzato sia dalla Doria sia dal Battaglia: quando una squadra giocava in casa, l’altra si recava in trasferta. 
La manutenzione, prima della realizzazione del tappeto erboso, era eseguita da Sergio Pavan, Ilario Doną, Dino Equisetto, Vittorio Bottaro e Giuseppe (Bepi) Beggiato.
Con del terriccio si spianavano le buche che, giocando, si formavano di continuo. Con dei recipienti si raccoglieva l’acqua che, dopo una pioggia, riempiva le buche del campo, in modo che non stagnasse.


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1948-49  Antonio Salmaso e Fernando Doną

Foto 2. "E' la foto che mi č pił cara e che, insieme alla precedente, porto sempre con me. Siamo verso il 1948-49, ed ho 15-16 anni".
La foto č stata scattata presso il Campo Comunale di Battaglia Terme. A sinistra, Antonio Salmaso; a destra, Fernando Doną. La squadra č la Doria, del Fronte della Gioventł, sorta nel '46.

 



le panchine del Campo Comunale

Foto 3. Le panchine del Campo Comunale (lato nord).
In quel punto, e parallelamente al bordo del campo, si trovava un fossato con acqua stagnante. A fianco del fossato vi era una fila d'alberi di vario genere.

 



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