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Fatti straordinari in Calabria
Lacrime di sangue a Maròpati
A più di trent'anni di distanza ci siamo voluti accertare di persona della
continuità del fenomeno ed ancora una volta siamo rimasti sbalorditi.
La suggestiva immagine della Madonna del Rosario, che si trova a Maròpati
(Reggio Calabria), nell'abitazione dell'avvocato Gian Battista Cordiano, non ha
cessato di operare prodigi.
Nella camera in cui la defunta madre del professionista - devota della Santa
Vergine - era solita recitare il Rosario unitamente alle vicine di casa, il
prezioso quadro non è soltanto meta di pellegrini - ma è soprattutto un luogo di
assidua preghiera.
Era il 7 ottobre del 1970, allorquando alla Sua confidente (che preferisce
rimanere anonima) Maria disse: "In questo tempo, figliola, che mi manifesto con
lacrime di sangue…voglio che il mio Messaggio sia diffuso in tutto il mondo, non
lasciarlo in un cantuccio. La lampada non si mette sotto il tavolo, ma sul
candelabro, perché faccia luce a tutti". Il messaggio rivelava quanto il 3
gennaio dell'anno successivo sarebbe accaduto a Maròpati.
Sulla sacra Immagine della Madonna del Rosario - di un metro d'altezza, appesa
alla parete della camera da letto dell'avv. Cordiano, si videro scorrere dagli
occhi abbondanti lacrime di sangue, fino a rigare la stessa per poi cadere sul
guanciale del letto. Le sanguinazioni, anche in presenza di molti testimoni, si
sono protratte nel tempo.
Teniamo presente che l'avv. Cordiano, deceduto piamente nel 1986, per 12 anni fu
sindaco marxista del suo paese e che fin dall'infanzia visse senza pratica
religiosa. All'inizio, per alcuni mesi egli aveva cercato di tenere nascosti i
fenomeni che si ripetevano a casa sua e ci volle un anno perché si convertisse.
Furono eseguiti accurati e rigorosi esami scientifici del sangue del quadro, sia
presso il Policlinico "Gemelli" di Roma sia presso l'Istituto di Medicina Legale
dell'Università di Bologna, con l'identico risultato: "sangue umano".
Ma il fenomeno non è limitato all'Immagine della S. Vergine.
Il 4 ottobre 1971 pure un piccolo Crocifisso, appeso al muro vicino al quadro
prodigioso, cominciò a versare sangue. L'anno successivo su un fazzoletto posto
davanti all'immagine della Madonna a nome di S.S. Papa Paolo VI comparvero due
croci di sangue.
L'8 dicembre 1973 dei pellegrini provenienti da Cefalù (Palermo) portarono a
Maròpati un quadro con l'effigie del Volto Santo di G. Cristo. Lo collocarono
accanto alla Madonna e sul vetro, come ancora si può osservare, apparvero tre
croci di sangue. Tanti altri fatti straordinari, durante la nostra visita, la
vedova Cordiano gentilmente ci fece osservare.
Il 6 novembre 1972, alla presenza delle telecamere della RAI-TV, davanti al
volto della Madonna si vide una nuvoletta e - quando questa si dileguò - da
quelle divine pupille e da quel cuore immacolato scesero vivide gocce di sangue.
Il 9 e 10 giugno 1974 su una tovaglia di lino comparve del sangue fino a formare
un ostensorio (Gesù) con raggi e 12 pallottoline attorno (12 apostoli?). Si
trattò di un richiamo alla festa del Corpus Domini.
Le testimonianze di guarigione, nonché le conversioni per divino intervento,
sono ormai numerose.
Anche a Teresa Musco di Caserta, morta a 33 anni il 19 agosto 1976, la Madonna
confermò i fatti di Maròpati, come la stessa stimmatizzata ebbe a scrivere in
una lettera indirizzata al parroco della località calabrese il 1° gennaio 1973.
E' ormai giunto il momento di riflettere!
Il richiamo più urgente in tutta la vicenda, infatti, è sempre rivolto alla
preghiera e alla penitenza.
Maria, con amore materno, invia il Suo pressante appello all'umanità
disorientata da tanta cattiveria affinché creda e viva conforme al Vangelo, se
vuole che nel mondo regni la pace e l'armonia.
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