UCRAINA
© Roberto Breschi
Sommario. Il principato di Kiev, formatosi verso il IX-X secolo, fu una delle prime potenti aggregazioni russe. Cuore della Rutenia e, per la vicinanza di Bisanzio, centro di cultura, arte e religione, estendeva la sua influenza dal mar Nero al mar Baltico, tramite il principato di Novgorod a cui era unito. La regione dell’odierna Ucraina conobbe le invasioni mongole (1236-41) e, minacciata a lungo da lituani e polacchi, subì nel 1667 la spartizione tra Polonia e Russia finendo per essere dal 1783 totalmente soggetta a quest’ultima e sottoposta a un duro regime di russificazione. All’indomani della rivoluzione d’ottobre si separò dalla Russia dichiarandosi indipendente. Il breve periodo di libertà (1918-20) fu tormentato. Una repubblica filosovietica sorse a Harkov nell’Ucraina orientale, in contrapposizione al governo di Kiev, mentre un altro governo si stabilì nei territori occidentali già occupati dall'Impero Austro-Ungarico: tale regione si unì all'Ucraina, ma fu presto (gennaio 1919) occupata dalla Polonia. La Repubblica socialista dei soviet fu costituita nel 1921 e durò settanta anni, fino alla nuova indipendenza del 1991. Celeste e giallo, i colori nazionali. Il 24 febbraio 2022 la Russia di Putin ha invaso il territorio ucraino e ha riconosciuto le due repubbliche separatiste del Donbass. La guerra è in corso.


Ukraina, 1918-1920 e dal 1991
Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna Republika, 1918-1920
Ucraina Occidentale, Zapadio-Ukrainskaija Narodnaija Respublika, 1918-1919


Proposta alla fine del 1917 la bandiera fu approvata il 18 gennaio 1918, con emblema nel cantone, per la marina da guerra (v. sotto). Dal marzo del 1918, pur non risultando alcuna decisione ufficiale, fu anche nazionale e mercantile. Fino al gennaio 1919 apparve talora con i colori invertiti. Stessa bandiera, dal 1° novembre 1918 al 3 gennaio 1919, aveva avuto la repubblica dell'Ucraina Occidentale, sorta su territorio già austroungarico, che, unitasi all'Ucraina, fu subito occupata dalla Polonia. Alla fine del 1920 anche la repubblica e la sua bandiera scomparvero, travolte dai bolscevichi. Il 24 agosto 1991 l'Ucraina tornò indipendente e poco dopo, il 4 settembre, alzò legalmente la vecchia bandiera tale e quale. I colori, forse risalenti al XIII-XIV secolo (presi dagli stemmi di Galizia e Volinia), comparvero al congresso del consiglio ruteno del 1844 e al convegno internazionale panslavo di Praga nel 1848. Secondo l'interpretazione popolare la bandiera rappresenta una distesa di campi di mèssi mature sotto il cielo azzurro.


Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna Respublika, 1918-1920



1918-1919


1919-1920
Bandiera di stato introdotta all’inizio del 1918 e durata fino alla fine del 1920. Nel gennaio 1919, dopo la proclamazione della repubblica, fu eliminata la crocetta sopra il tridente. Il tridente, proveniente probabilmente da Bisanzio, era diventato fin dal X secolo l’emblema dell’impero medievale di Kiev. Alcuni studiosi ravvisano in esso le iniziali V e O dei primi sovrani ruteno-ucraini (Vladimiro, Olga). Il tridente è anche simbolo d’ardimento e della forza del bene in lotta contro il potere demoniaco. Ancor oggi è l'emblema nazionale ucraino.


Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna Respublika, 1918-1920



1918-1920


1918
Bandiera della marina da guerra adottata il 18 gennaio 1918. Corrispondeva alla bandiera nazionale con il tridente nel cantone. Il 29 aprile successivo apparve un modello diverso, ispirato all'insegna della marina tedesca, con croce azzurro chiaro e bandiera di stato nel cantone. Un disegno simile sarebbe stato ripreso 70 anni dopo (vedi), ma, all'epoca, ebbe vita breve perché già a metà dicembre 1918 si tornò alla versione precedente, che durò fino alla fine del 1920.


Repubblica Popolare dell'Ucraina Orientale,
Vostočno-Ukrainskaija Narodnaija Respublika, 1918


Per circa un mese, dal 22 marzo al 29 aprile 1918, una repubblica filosovietica costituitasi ad Harkov il 26 dicembre 1917, alzò un bicolore con i colori invertiti rispetto a quello del governo borghese di Kiev.


Repubblica Popolare dell'Ucraina Orientale,
Ukrainskaija Sovetskaija Respublika
, 1918-1919


Bandiera della repubblica dei Soviet, formalmente indipendente, formatasi ad Harkov nell'Ucraina Orientale nel dicembre 1918. Rispetto alle bandiere completamente rosse caratteristiche di quel momento storico, si differenziava per il piccolo cantone con la bandiera nazionale della repubblica filosovietica costituitasi sempre ad Harkov l'anno prima.


Repubblica Socialista Sovietica Ucraina,
Ukrainskaija Sozialisticeskaija Sovetskaija Respublika,
Ukrainska Radianska Sozialisticna Respublika
, 1919-1949



1919-1937


1929-1937, variante


1937-1949
Bandiera di stato adottata tra il 10 e il 14 marzo 1919; confermata il 15 maggio 1929. Le iniziali del nome della repubblica erano di solito in russo (USSR secondo l’alfabeto latino), ma talvolta anche in ucraino (USRR o URSR secondo l’alfabeto latino). Dal 1929 figuravano anche racchiuse in una semicornice gialla. La costituzione del 30 gennaio 1937 definì con maggior precisione le caratteristiche della bandiera di stato. Le iniziali del nome della repubblica erano in ucraino (URSR), sormontate da una piccola falce e martello senza stella. Proporzioni 1/2. Questo modello fu sostituito nel 1949. Dal 1946 al 1949 rappresentò l’Ucraina alle Nazioni Unite.


Repubblica Socialista Sovietica Ucraina,
Ukrainskaija Sozialisticeskaija Sovetskaija Respublika,
Ukrainska Radianska Sozialisticna Respublika
, 1949-1991


Bandiera di stato introdotta il 21 novembre 1949 e sostituita in concomitanza con la riacquisizione dell'indipendenza il 24 agosto 1991. Proporzioni 1/2. Nata per rappresentare in maniera più personalizzata il paese presso le Nazioni Unite, ove la RSS Ucraina aveva un suo seggio, inaugurò la serie delle bandiere delle RSS con strisce distintive di colori diversi dal rosso. L'azzurro era uno dei due colori nazionali ucraini.


Ucraina, Ukraina, dal 1997









Bandiera della marina militare introdotta il 1° agosto 1997. Il disegno ricorda l'insegna alzata per breve tempo nel 1918 (vedi). Peculiare il fatto che sono previste due varianti: la prima, senza il tridente nel cantone, da inalberare in occasione di festività e celebrazioni; la seconda, con la sola croce, destinata alle navi in mare aperto. La disposizioni circa l'effettivo impiego delle tre insegne non sono note con precisione. Proporzioni 2/3, con i bracci della croce larghi 1/5 dell'altezza del drappo.



ALTRE BANDIERE

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CRIMEA

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Bibliografia
Raccolta delle Bandiere, Ministero Marina, 1932 - Flag Bull., VIII:3, 1969; XI:I, 1972 e 184, 1998 - Riv. marittima, Supp., 4, 1994 - Flagmaster, 78 e 79, 1994/95 - Le cabinet des drapeaux, 13, 1997 e 10, 1998 - Archivio CISV, scheda 35/64


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CRIMEA
© Roberto Breschi
Sommario. La Crimea, tradizionale luogo di rifugio delle popolazioni minacciate dalle invasioni nomadi (qr’m in tartaro significa trincea), fu sede di un regno tartaro. Alla fine del XV secolo subì il dominio turco, ma nel 1783 fu annessa dallo zar. Tra il 1854 e il 1856 fu teatro del sanguinoso conflitto russo-turco. Nel 1917 anche i tartari di Crimea proclamarono un governo autonomo e la penisola costituì l’ultimo baluardo dei controrivoluzionari. Nel 1920 l’Armata Rossa ebbe la meglio e nel 1921 la Crimea diventò repubblica autonoma all’interno della Russia. Le tradizioni tartare andarono in gran parte perdute nel 1944 quando, accusati di collaborazionismo con i tedeschi, i tartari furono deportati e la repubblica declassata a semplice provincia. Nel 1954 passò all’Ucraina e solo nel 1991 recuperò l’autonomia, poco prima di dichiararsi unilateralmente stato sovrano e indipendente (1992). Le trattative che seguirono fecero della Crimea una repubblica autonoma in seno all’Ucraina. Tuttavia nel 2014 è stata occupata militarmente dalla Russia e annessa alla Federazione. L'occupazione non è riconosciuta dalla maggior parte dei Paesi dell'ONU né dalla Comunità Europea.


Qr'm, Krym, 1917-1918






Bandiera alzata nel novembre 1917 dalla repubblica proclamata dai tartari di Crimea il mese precedente. La repubblica fu rovesciata e la bandiera ammainata alla fine del gennaio 1918. Il turchese era il colore dei tartari. L'emblema, posto al centro o nel cantone, il tarak tamga, era un antico sigillo di proprietà della dinastia dei Ghiray che rappresentava un arco e una freccia stilizzati.


Repubblica Socialista Sovietica di Crimea,
Qr'm Sozialist Sovet Cumhuryeti, Krymskaija SSR, 1921-1937



Secondo la costituzione del 10 novembre 1921, la bandiera della repubblica autonoma da poco formata (18 ottobre 1921) in seno alla federazione russa, era rossa e portava la sigla del nome in russo e in lingua tatara, quest'ultima in caratteri arabi. Se ne conoscono però solo ricostruzioni. Probabilmente tra il 1929 e il 1932 le sigle cambiarono per l'aggiunta della "A" di "Autonoma" (KrASSR) e per la traslitterazione dei caratteri latini della sigla in tataro, QrMSŞÇ (Qr'm Muhtar Sozialist Sovet Cumhuryeti).


Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Crimea,
Qr'm Avonomjali Sotsialist Sovet Respublikasi, Krymskaija ASSR,
1937-1945



1937-1938


1938-1945
L'incertezza grava anche sul reale aspetto della bandiera approvata nel 1937 a causa del testo costituzionale troppo generico. Probabilmente, per analogia con altri casi simili, recava la sigla in grandi caratteri cirillici della federazione russa, ripetuta in caratteri latini più piccoli. Sotto, il nome della repubblica in russo e in tataro con scrittura latina. Nel 1938 le scritte in latino sarebbero state abolite o trasformate in cirillico. Nel 1944 i tatari di Crimea furono deportati e il 30 giugno 1945 la repubblica fu declassata a provincia russa. Dopo questa data e fino al 24 settembre 1992 la Crimea non ebbe bandiere, neppure dopo il 1954 anno in cui fu ricostituita la repubblica autonoma nell'ambito dell'Ucraina.


Repubblica Autonoma di Crimea,  Avtonomnaija Krymskaija Respublika, dal 1992


Bandiera nazionale e mercantile adottata il 24 settembre 1992. Proporzioni 1/2 con ciascuna delle strisce colorate pari a 1/6 del drappo. Il rosso rappresenta il passato e il sangue versato e il blu il futuro pieno di speranze. Il presente è affidato alla grande striscia bianca, "una pagina su cui è scritta la storia". L'Ucraina, pur riconoscendo la repubblica autonoma, non ha mai reso ufficiale la bandiera, considerandola filo-russa come, del resto, i colori dimostrano. Con l'occupazione russa del 2014, la bandiera non è cambiata.



ALTRE BANDIERE

Città principali: Sinferopoli e Sebastopoli

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UCRAINA
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RUSSIA

Bibliografia
Flag Bull., VIII:3, 1969; XI:1, 1972 e 184, 1998 - Flagmaster 73, 1993  - Archivio CISV, scheda 35/63bis


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TAURIDE
© Roberto Breschi
Sommario. Nel 1918, nell’agitato momento storico, durante il quale si alternarono in Crimea governi bianchi e rossi, si aggiunse la pesante ingerenza tedesca che favorì la costituzione della repubblica della Tauride, antico nome della regione, con governo di destra.


Repubblica della Tauride, Tavriceskaija Respublika, 1918


Bandiera della repubblica formatasi nel giugno 1918 nel sud dell'Ucraina e in Crimea e governata da filozaristi tartari e russi sostenuti dai tedeschi. Il colore turchese del drappo era quello dei tartari, mentre lo stemma del cantone era quello zarista del "regno di Tauride" presente sullo stemma della Russia. Nel novembre 1918, ritiratisi i tedeschi, repubblica e bandiera svanirono.


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Bibliografia
Archivio CISV, scheda 35/63bis


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