Sommario. Il
principato di Kiev, formatosi verso il IX-X secolo, fu una delle prime
potenti aggregazioni russe. Cuore della Rutenia e, per la vicinanza di
Bisanzio, centro di cultura, arte e religione, estendeva la sua
influenza dal mar Nero al mar Baltico, tramite il principato di
Novgorod a cui era unito. La regione dell’odierna Ucraina conobbe le
invasioni mongole (1236-41) e, minacciata a lungo da lituani e
polacchi, subì nel 1667 la spartizione tra Polonia e Russia
finendo per essere dal 1783 totalmente soggetta a quest’ultima e
sottoposta a un duro regime di russificazione. All’indomani della
rivoluzione d’ottobre si separò dalla Russia dichiarandosi
indipendente. Il breve periodo di libertà (1918-20) fu
tormentato.
Una repubblica filosovietica sorse a Harkov nell’Ucraina orientale,
in contrapposizione al governo di Kiev, mentre un altro governo si
stabilì nei territori occidentali già occupati
dall'Impero
Austro-Ungarico: tale regione si unì all'Ucraina, ma fu
presto (gennaio 1919) occupata dalla Polonia. La Repubblica socialista
dei soviet fu costituita nel 1921 e durò settanta anni, fino
alla nuova indipendenza del 1991. Celeste e giallo, i colori nazionali.
Il 24 febbraio 2022 la Russia di Putin ha invaso il territorio ucraino
e ha riconosciuto le due repubbliche separatiste del Donbass. La guerra
è in corso.
Ukraina, 1918-1920 e dal 1991
Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna Republika, 1918-1920
Ucraina Occidentale, Zapadio-Ukrainskaija Narodnaija Respublika,
1918-1919
Proposta alla fine del
1917 la bandiera fu approvata il 18 gennaio 1918, con emblema nel
cantone, per la marina da guerra (v. sotto). Dal marzo del 1918, pur
non risultando alcuna decisione ufficiale, fu anche nazionale e
mercantile. Fino al gennaio 1919 apparve talora con i colori invertiti.
Stessa bandiera, dal 1° novembre 1918 al
3 gennaio 1919, aveva avuto la repubblica dell'Ucraina Occidentale,
sorta su territorio già austroungarico, che, unitasi
all'Ucraina, fu
subito occupata dalla Polonia. Alla fine del 1920 anche la repubblica e
la sua bandiera scomparvero, travolte dai bolscevichi. Il 24 agosto
1991 l'Ucraina tornò indipendente e poco dopo, il 4 settembre,
alzò legalmente la vecchia bandiera tale e quale. I colori,
forse risalenti
al XIII-XIV secolo (presi dagli stemmi di Galizia e Volinia),
comparvero
al congresso del consiglio ruteno del 1844 e al convegno internazionale
panslavo di Praga nel 1848. Secondo l'interpretazione popolare la
bandiera
rappresenta una distesa di campi di mèssi mature sotto il cielo
azzurro.
Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna Respublika, 1918-1920
1918-1919
1919-1920
Bandiera di stato
introdotta all’inizio del 1918 e durata fino alla fine del 1920. Nel
gennaio 1919, dopo la proclamazione della repubblica, fu eliminata la
crocetta sopra il tridente. Il tridente, proveniente probabilmente da
Bisanzio, era diventato fin dal X secolo l’emblema dell’impero
medievale di Kiev. Alcuni studiosi ravvisano in esso le iniziali V e O
dei primi sovrani ruteno-ucraini (Vladimiro, Olga). Il tridente
è anche simbolo d’ardimento e della forza del bene in lotta
contro il potere demoniaco. Ancor oggi è l'emblema nazionale
ucraino.
Repubblica Popolare Ucraina, Ukrainska Narodna
Respublika, 1918-1920
1918-1920
1918
Bandiera della marina
da guerra adottata il 18 gennaio 1918. Corrispondeva alla bandiera
nazionale con il tridente nel cantone. Il 29 aprile successivo apparve
un modello diverso, ispirato all'insegna della marina tedesca, con
croce azzurro chiaro e bandiera di stato nel cantone. Un disegno simile
sarebbe stato ripreso 70 anni dopo (vedi), ma,
all'epoca, ebbe vita breve perché già a metà
dicembre 1918 si tornò alla versione precedente, che durò
fino alla
fine del 1920.
Repubblica Popolare dell'Ucraina Orientale, Vostočno-Ukrainskaija Narodnaija Respublika, 1918
Per circa un mese, dal
22 marzo al 29 aprile 1918, una repubblica filosovietica costituitasi
ad Harkov il 26 dicembre 1917, alzò un bicolore con i colori
invertiti rispetto a quello del governo borghese di Kiev.
Repubblica Popolare dell'Ucraina Orientale,
Ukrainskaija Sovetskaija Respublika, 1918-1919
Bandiera della
repubblica dei Soviet, formalmente indipendente, formatasi ad Harkov
nell'Ucraina Orientale nel dicembre 1918. Rispetto alle bandiere
completamente rosse caratteristiche di quel momento storico, si
differenziava per il piccolo cantone con la bandiera nazionale della
repubblica filosovietica costituitasi sempre ad Harkov l'anno prima.
Bandiera di stato
adottata tra il 10 e il 14 marzo 1919; confermata il 15 maggio 1929. Le
iniziali del nome della
repubblica erano di solito in russo (USSR secondo l’alfabeto latino),
ma talvolta anche in ucraino (USRR o URSR secondo l’alfabeto latino).
Dal 1929 figuravano anche racchiuse in una semicornice gialla. La
costituzione del 30 gennaio 1937 definì con maggior precisione
le caratteristiche della bandiera di stato. Le iniziali del nome della
repubblica erano in ucraino (URSR), sormontate da una piccola falce
e martello senza stella. Proporzioni 1/2. Questo modello fu sostituito
nel 1949. Dal 1946 al 1949 rappresentò l’Ucraina alle Nazioni
Unite.
Bandiera di stato
introdotta il 21 novembre 1949 e sostituita in concomitanza con la
riacquisizione dell'indipendenza
il 24 agosto 1991. Proporzioni 1/2. Nata per rappresentare in maniera
più personalizzata il paese presso le Nazioni Unite, ove la
RSS Ucraina aveva un suo seggio, inaugurò la serie delle
bandiere
delle RSS con strisce distintive di colori diversi dal rosso. L'azzurro
era uno dei due colori nazionali ucraini.
Ucraina, Ukraina, dal 1997
Bandiera della marina
militare introdotta il 1° agosto 1997. Il disegno ricorda l'insegna
alzata per breve tempo nel 1918 (vedi). Peculiare il
fatto che sono previste due varianti: la prima, senza il tridente nel
cantone, da inalberare in occasione di festività e celebrazioni;
la seconda, con la sola croce, destinata alle navi in mare aperto. La
disposizioni circa l'effettivo impiego delle tre insegne non
sono note con precisione. Proporzioni 2/3, con i bracci della croce
larghi
1/5 dell'altezza del drappo.
Sommario. La
Crimea, tradizionale luogo di rifugio delle popolazioni minacciate
dalle invasioni nomadi (qr’m in tartaro significa trincea), fu
sede di un regno tartaro. Alla fine del XV secolo subì il
dominio turco, ma nel 1783 fu annessa dallo zar. Tra il 1854 e il 1856
fu teatro del sanguinoso conflitto russo-turco. Nel 1917 anche i
tartari di Crimea proclamarono un governo autonomo e la penisola
costituì l’ultimo baluardo dei controrivoluzionari. Nel 1920
l’Armata Rossa ebbe
la meglio e nel 1921 la Crimea diventò repubblica autonoma
all’interno della Russia. Le tradizioni tartare andarono in gran parte
perdute nel 1944 quando, accusati di collaborazionismo con i tedeschi,
i tartari furono deportati e la repubblica declassata a semplice
provincia. Nel 1954 passò all’Ucraina e solo nel 1991
recuperò l’autonomia, poco prima di dichiararsi unilateralmente
stato sovrano e indipendente (1992). Le trattative che seguirono fecero
della Crimea una repubblica autonoma in seno all’Ucraina. Tuttavia nel
2014 è stata occupata militarmente dalla Russia e annessa alla
Federazione. L'occupazione non è riconosciuta dalla maggior
parte dei Paesi dell'ONU né dalla Comunità Europea.
Qr'm, Krym, 1917-1918
Bandiera alzata nel
novembre 1917 dalla repubblica proclamata dai tartari di Crimea il mese
precedente. La repubblica fu rovesciata e la bandiera ammainata alla
fine del gennaio 1918. Il turchese era il colore dei tartari.
L'emblema, posto al centro o nel cantone,
il tarak tamga, era un antico sigillo di proprietà della
dinastia dei Ghiray che rappresentava un arco e una freccia stilizzati.
Repubblica Socialista Sovietica di Crimea, Qr'm Sozialist Sovet Cumhuryeti, Krymskaija SSR, 1921-1937
Secondo la costituzione
del 10 novembre 1921, la bandiera della repubblica autonoma da poco
formata (18 ottobre 1921) in seno alla federazione russa, era rossa e
portava la sigla del nome
in russo e in lingua tatara, quest'ultima in caratteri
arabi. Se ne conoscono però solo ricostruzioni. Probabilmente
tra il 1929 e il 1932 le sigle cambiarono per l'aggiunta della "A" di
"Autonoma" (KrASSR) e per la traslitterazione dei caratteri latini
della sigla in tataro, QrMSŞÇ (Qr'm Muhtar Sozialist
Sovet Cumhuryeti).
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Crimea,
Qr'm Avonomjali Sotsialist Sovet Respublikasi, Krymskaija ASSR, 1937-1945
1937-1938
1938-1945
L'incertezza grava anche
sul reale aspetto della bandiera approvata nel 1937 a causa del testo
costituzionale troppo generico. Probabilmente, per analogia con altri
casi simili, recava la sigla in grandi caratteri cirillici della
federazione russa, ripetuta in caratteri latini più piccoli.
Sotto, il nome della repubblica in russo e in tataro con scrittura
latina. Nel 1938 le scritte in latino sarebbero state abolite o
trasformate in cirillico. Nel 1944 i tatari di Crimea furono deportati
e il 30 giugno 1945 la repubblica fu declassata a provincia russa. Dopo
questa data e fino al 24 settembre 1992 la Crimea non ebbe bandiere,
neppure dopo il 1954 anno in cui fu ricostituita la repubblica autonoma
nell'ambito dell'Ucraina.
Repubblica Autonoma di Crimea, Avtonomnaija Krymskaija
Respublika, dal 1992
Bandiera nazionale e
mercantile adottata il 24 settembre 1992. Proporzioni 1/2 con ciascuna
delle strisce colorate pari a 1/6 del drappo. Il rosso rappresenta il
passato e il sangue versato e il blu il futuro pieno di speranze. Il
presente è affidato alla grande striscia bianca, "una pagina su
cui è scritta la storia". L'Ucraina, pur riconoscendo la
repubblica autonoma, non ha mai reso ufficiale la bandiera,
considerandola filo-russa come, del resto, i colori dimostrano. Con
l'occupazione russa del 2014, la bandiera non è cambiata.
Sommario. Nel
1918, nell’agitato momento storico, durante il quale si alternarono in
Crimea governi bianchi e rossi, si aggiunse la pesante ingerenza
tedesca che favorì la costituzione della repubblica della
Tauride, antico nome della regione, con governo di destra.
Repubblica della Tauride, Tavriceskaija Respublika, 1918
Bandiera della
repubblica formatasi nel giugno 1918 nel sud dell'Ucraina e in Crimea e
governata da filozaristi tartari e russi sostenuti dai tedeschi. Il
colore turchese del drappo era quello dei tartari, mentre lo stemma del
cantone era quello zarista del "regno di Tauride"
presente sullo stemma della Russia. Nel novembre 1918, ritiratisi i
tedeschi, repubblica e bandiera svanirono.