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Farsi la birra in casa è un procedimento piuttosto semplice,
grazie alle tecniche moderne. Il modo più semplice è utilizzare uno dei kit
disponibili sul mercato: essi sono completi di tutto il necessario e,
rispettando accuratamente le istruzioni il risultato è pressoché garantito.
Va detto che è legale prodursi la birra in casa per consumo personale, dei
parenti e degli amici, purché ciò non sia oggetto di vendita o scambio
commerciale.
Attrezzatura compresa nei kit:
Un bidone per la fermentazione con un rubinetto
di scarico in basso, provvisto un gorgogliatore sul tappo (chiuso ermeticamente) e un
termometro digitale adesivo (quelle striscioline con i numerini che appaiono
a seconda della temperatura) per controllare che la temperatura della
fermentazione rimanga nei limiti (18 - 25 gradi per l’alta fermentazione, 7 -
10 per la bassa). Il gorgogliatore è una valvola che permette all’anidride
carbonica prodotta dalla fermentazione di uscire, ma non permette all’aria
esterna di entrare. Il bidone è in materiale plastico per alimenti.
Un densimetro per misurare il progresso della
fermentazione attraverso il progressivo diminuire della densità del mosto. Questo
consiste di un galleggiante di vetro che termina nella parte alta con una asticciola
graduata. Tanto più si immerge il galleggiante, tanto meno il
liquido è denso. La gradazione dell’asticciola è in Kg. per Litro (L’acqua è
1000).
Una provetta per effettuare la misura della
densità. Una spatola per mescolare il mosto.
Un tubo o un imbuto per travasare la birra nelle bottiglie.
Una tappatrice per tappi a corona e una
confezione di tappi.
Polvere detergente.
Nel kit è solitamente fornito il primo vaso di estratto luppolato e una
bustina di lievito liofilizzato. Non sono comprese le bottiglie, che
potranno essere acquistate a parte oppure riciclate.
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Preparazione.
Il procedimento è il seguente: diluiremo l’estratto, sciogliendolo
in acqua tiepida,aggiungeremo una certa quantità di zuccheri (solo se
previsto nelle istruzioni: potremo utilizzare zucchero bianco comune,
zucchero di canna, estratto di malto in polvere), se non siamo sicuri
della sterilità dell'acqua effettueremo una breve bollitura, una volta
raffreddato il mosto così ottenuto al di sotto dei 20°C, aggiungeremo il lievito e lasceremo
fermentare. Misureremo la gradazione saccarometrica (OG = Original
gravity, densità all’origine) usando il densimetro. La fermentazione
inizia già dopo poche ore dopo l'aggiunta del lievito, lo si nota
dall'anidride carbonica che esce attraverso il gorgogliatore. Dopo un
paio di giorni termina la prima fase della fermentazione, detta
fermentazione tumultuosa. A questo punto dobbiamo ancora attendere un
paio di settimane affinchè il nostro lievito termini il proprio lavoro
di distruzione delle molecole degli zuccheri. E' quindi ora di misurare
con il densimetro la densità della nostra birra. Se abbiamo raggiunto il
livello indicato delle istruzioni, siamo pronti per imbottigliare,
aggiungendo una certa quantità di zucchero che servirà per la
carbonazione e quindi dare gas alla nostra birra. Una volta
imbottigliata, la birra va lasciata per una settimana alla temperatura
di fermentazione, e va poi riposta in locale fresco e buio. Sarà pronta
per essere consumata dopo circa un mese, anche se questo periodo è
indicativo e varia a seconda del tipo di birra.
Una nota sull'uso del densimetro: le due misure che eseguiremo prima
della fermentazione (OG) e dopo la fermentazione (FG=Final Gravity) ci
permettono di calcolare con buona approssimazione la gradazione alcolica
della nostra birra, utilizzando la seguente formula:
alcol ° vol = OG - FG
7.5
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Preparazione partendo da
estratto di mosto concentrato non luppolato. In
questo caso ci serve anche una grossa pentola ed un colino con filtro o
degli appositi sacchetti, chiamati Hop Bag. La pentola viene
utilizzata per la bollitura del luppolo nel mosto: facendo uso di mosto
concentrato non è necessario bollire tutto il volume della nostra birra,
ma solo una parte (fino a un terzo). Una volta giunto a ebollizione, si
aggiunge al mosto il luppolo che darà il gusto amaro alla birra e si
lascia bollire per circa 45 minuti. Poi viene aggiunta un'ultima piccola
quantità di luppolo che darà l'aroma caratteristico alla birra e viene
bollito per 10-15 minuti. Le aggiunte, la quantità e il tempo di cottura
del luppolo variano a seconda della ricetta e del tipo di birra che
vogliamo ottenere. Come nel procedimento precedente raffreddare a 20°C e
aggiungere il lievito.
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Il procedimento All-grain.
In questo caso abbiamo bisogno di un mulino per macinare i grani e di un
contenitore o di un pentolone per l'infusione dei grani, che sarà munito
di falso fondo e un rubinetto per lo scarico. E' necessario anche un
termometro 0-100°C del tipo per alimenti. Una volta macinati i grani,
faremo un impasto a 52°C. Manterremo a temperatura costante per circa 15
minuti. Poi alzeremo a 60° per 45 minuti, infine a 72°C e la manterremo
fino a che gli amidi non si siano completamente trasformati in zuccheri.
In questo caso faremo il test della tintura di iodio: prelevando una
goccia di mosto e mescolandola con una goccia di tintura di iodio,
quando il colore non scurisce, significa che non ci sono più amidi nel
nostro mosto. Una volta ottenuto il mosto, procederemo con la
luppolatura come sopra descritto.
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L'infusione parziale.
E' in pratica un sistema intermedio tra gli ultimi due, che utilizziamo
per esempio quando vogliamo farci una birra da mosto concentrato con
l'aggiunta di grani speciali. In pratica anziché fare un'infusione
completa di tutto il volume della nostra birra, utilizziamo una parte di
mosto prodotto per infusione di grani e il restante stemperando il
nostro concentrato. Il grande vantaggio è nel risparmio di spazio e nei
tempi di lavorazione inferiori.
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Note.
Alcuni accorgimenti ci rendono più semplice e efficace il nostro lavoro.
Per prima cosa presteremo molta attenzione alla pulizia degli oggetti
che utilizzeremo, in particolar modo sterilizzeremo tutto ciò che viene
a contatto con il mosto. Presteremo molta attenzione alle quantità, alle
temperature, ai tempi. Un consiglio utile per chi vuole sperimentare
nuove birre è quello di trascriversi ogni operazione eseguita. L'abilità
di un birraio è quella di saper ripetere più volte la stessa cotta,
producendo birre uguali tra loro. Anche in questo argomento, infine, è
importante saper imparare dai propri errori e saper fare un passo alla
volta.
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