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Nell’Anno di Grazia 1960, all’ASPIS nacque una Squadra di Pallacanestro Speciale.
Ma all’ASPIS, i cui natali si perdono nella Notte del Tempo, hanno sempre militato Squadre Speciali!
Nell’Anno di Grazia 1960, all’ASPIS nacque una Squadra Specialissima…le cui gesta hanno meritato di essere ricordate
attraverso queste semplici pagine che raccolgono foto, statistiche, commenti,
disegni prodotti dagli stessi protagonisti per loro uso e consumo.

Il materiale originale che viene qui utilizzato è stato fortuitamente salvato dal macero,
che ha segnato il destino di ogni altro ricordo un tempo custodito nella Sede Aspis distrutta alla fine degli Anni Sessanta.

Ettore Armanini

Gennaio 1960 — Nasce una nuova stella …
Nel Cortile dell’Oratorio, durante gli intervalli delle partite, è facile trovare qualche pallone incustodito. Un gruppetto di ragazzi ne approfitta per dare sfogo alla propria passione per la pallacanestro improvvisando brevi “partitelle”, scalpitando nell’attesa che qualcuno proponga loro di entrare nei ranghi del Gruppo Sportivo: la gloriosa Associazione San Pietro In Sala (ASPIS). Sono i ragazzi a cui Pietro Balocco, da qualche mese e quando la stagione lo permette, ha cominciato ad insegnare i fondamentali della pallacanestro, così, per tastare le condizioni per una proposta più continuativa. L’entusiasmo è molto alto e il numero dei giocatori in età è promettente, così Pietro organizza un torneo estivo, invitando i pari età di tre oratori milanesi con i quali l’ASPIS ha buoni rapporti sportivi.


Qualcuno ha lasciato in Sede questo commento:
“L’Aspis conquista il terzo posto, battuta di misura da Ricca e Opsa nell’ordine, dopo aver superato con bella sicurezza l’effervescente compagine della Juventus. Il merito è tutto dell’ottimo Balocco che, con pazienza, entusiasmo e capacità ha saputo riunire, preparare, selezionare questo manipolo di promettenti ragazzoni, trasfondendo in loro l’entusiasmo e la lealtà verso lo sport e in particolare verso la disciplina della Pallacanestro.
Hanno giocato con una serie di economiche magliette rosse, acquistate dai ragazzi stessi con il ricavato di un complicato commercio di materiali di ricupero (vuoti di bottiglie, ferri vecchi, cose usate, giornalini e fumetti, …), integrato in buona parte dal generoso intervento di don Francesco, che seguiva il traffico compiaciuto ma anche preoccupato per la scomparsa di suppellettili dell’Oratorio, che immancabilmente doveva riscattare dal rigattiere di via Pier Capponi 1. A disposizione di Balocco per il Torneo: Braga, Casella, Castagni, Colombo, Filippini, Folpini, Greppi, Grossi, Guzzeloni, Lodo, Russi, Tosi D., Zanardo”.


Non si parla di un esordio ufficiale ma soltanto di una anteprima sulla quale Balocco vorrà meditare, per formulare poi a settembre una sua proposta al riguardo per la prossima stagione agonistica.

 

1960 - IL CAMBIO DELLA GUARDIA


La squadra uscente
Luglio 1960
– Molteni, Mantovani D., Folpini L., Consonni, Bobbiesi, Armanini; ….. , Malusardi, Serina M.


La squadra subentrante
Settembre 1960 - Russi 10, Castagni, Tosi, Armanini, Casella, Lodo,Guzzeloni 8, Archi, Braga, Filippini.

 

3 settembre 1960 — Come fu che…

Nel corso dell’estate i Dirigenti della Società decidono di ritirare la squadra Juniores dall’attività, per sopravvenute difficoltà tecniche e disciplinari. I colori gialloneri potrebbero essere indossati dalla giovanissima compagine di Balocco, che ha lasciato buona impressione nei suoi primi passi. Una grande tradizione, sulle tenere spalle di questi volonterosi “omettoli”. Un motivo di orgoglio e di sprone per continuare col massimo impegno la tradizione, che viene da lontano (1947?). Una testimonianza di fiducia dei Dirigenti.

Le maglie nero-stellate passano così a vestire i petti glabri degli Aspissini novelli, che prima ancora di iniziare si trovano ad essere i più anziani in Società! Balocco, però è costretto a lasciare per motivi di studio e ad Armanini, disoccupato in quanto allenava la squadra disciolta, viene affidata la cura della “Squadra Speranza”. Più che una squadra, un gruppo di ragazzi intenzionati a diventarlo.

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