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L’annata 1962-1963 è stata per la nostra squadra ricca di vittorie e di soddisfazioni. Un'annata importante per tutti: dirigenti, tecnici, giocatori. Abbiamo cercato di riunire le testimonianze delle nostre esperienze, delle nostre paure e delle nostre prodezze. Date, Fatti, Figure, Impressioni, Vicende, Volti

La stagione agonistica 1962-1963 è stata qualcosa di meraviglioso per una Società come l’Aspis, fedele alla filosofia di garantire lo sport ai giovani del quartiere, senza ricorrere a selezioni, senza ricercare “fuori casa” il “pezzo” mancante per raggiungere un primato. Ci siamo riusciti, con le nostre forze: un gruppo di ragazzi con un unica passione sportiva, parimenti bravi e affiatati tra di loro; uno staff tecnico, cresciuto in Società, capace di qualificare, motivare e rendere credibile l’impegno in più di ognuno per ottenere un risultato, che si è dimostrato essere “di squadra”. A dispetto del campione cercato “fuori casa”, ad esaltazione dei principi che consacrano lo Sport una palestra di vita. Dimostrando cioè, prima di tutto a se stessi, che nello sport, come nella vita, si può eccellere anche senza possedere le doti eccezionali del campione.

 

 

 

I GIOCATORI

 

 

 

Nato: 31.03.1946
H = 169 cm.
Peso: 65 Kg.
Primato punti/gara (16.12.62)
30

Studia da perito elettrotecnico, è un ragazzo serio ma a volte molto gioviale e spassoso. Gioca da molto tempo nella nostra squadra nel ruolo di attaccante. Sebbene un po’ piccolo è dotato di una elevazione e di uno scatto davvero notevoli; è imprevedibile nell’entrata anche se a volte entra con troppa violenza dove non dovrebbe. Il suo comportamento in campo non è del tutto irreprensibile, egli infatti si scalda parecchio e non mantiene spesso la calma. Nonostante ciò egli rende molto in partita, soprattutto quelle veloci e in azioni di contropiede. E’ amico d’infanzia del Francesco successivo poiché abitano nella stessa casa, e anche sul campo formano una coppia affiatatissima. (R.P.)

     

 

 

Nato: 20.09.1946
H = 174 cm.
Peso: 68 Kg.
Primato punti/gara (10.03.63)
28

Ha sempre giocato nell’Aspis dall’età di 14 anni. E’ un ragazzo leale e sincero pronto a darsi da fare quando c’è bisogno. E’ un tipo che noi definiremmo tranquillo e posato ma dinamico e imprevedibile sul campo, E’ uno “styling” per eccellenza; tutto in lui è curato: l’andatura nel camminare, la pettinatura ondulata e perfetta, il modo di vestire classico e irreprensibile. E neppure in partita si smentisce: vedendolo giocare sembra di sfogliare le pagine di un opuscolo intitolato “Il perfetto giocatore di basket”, fatto confermato da queste parole scritte da Luigi Riccardi, giornalista di “Stadium”, in occasione delle finali Csi:
"...a me invece il migliore era sembrato il tecnico Braga..."
E’ un temibilissimo mancino nel gioco di attacco sia nel piazzato, nella sospensione, nella plastica entrata e un ottimo regista (Play maker) quando gioca arretrato. (R.P.)

 

 

 

Nato: 28.03.45
H = 178 cm.
Peso: 70 Kg.
Primato punti/gara (8.10.61)
6

Ha sempre militato nelle file dell’attuale squadra ragazzi. E’ un ragazzo capace e con uno spiccato senso organizzativo come lo dimostrano le varie sezioni dell’Oratorio di cui è capo; ultimamente è anche stato eletto “Segretario” del già affermato “Coro Aspis”. A prima vista gli si darebbero più anni di quelli che effettivamente ha, solamente per via di quella pipa che eternamente pende dalle sue labbra. E’ un giocatore non dotato di una tecnica fine e curata ma alla cui mancanza supplisce con una volontà e con un agonismo veramente notevoli. E’ un giocatore che potremmo definire ‘crepuscolare’ tanto egli così raramente si spinge sotto canestro avversario per mettersi in luce; preferisce giocare arretrato pronto a sventare ogni tentativo di improvviso contropiede; è inoltre un ottimo coordinatore di gioco di sicure e pronte vedute. (R:P.)

 

 

 

Nato: 16.03.46
H = 179 cm.
Peso: 74 Kg.
Primato punti/gara (3.02.63)
34

Un giocatore veloce e preciso contrariamente al soprannome che i suoi compagni di squadra gli hanno affibbiato; infallibile nella sospensione è astuto calcolatore nell’entrata, ha un’ampia veduta di gioco. Ha un carattere pacifico ma a volte si arrabbia e mette il muso per piccoli torti che involontariamente gli si fanno. Ha una spiccata antipatia per il parrucchiere ed è per questo che a volte inalbera folte e incolte pettinature che lo fanno somigliare a una medusa nel fiore degli anni. Lavora presso una importante fabbrica di puzza e di prodotti in gomma e fa parte della sezione sportiva di questa grande ditta. E’ amato dai compagni per le sue frequenti e imprevedibili battute di spirito. (R.P.)

 

Nato: 20.10.46
H = 188 cm.
Peso: 78 Kg.
Primato punti/gara (7.04.63)
22

 

E’ il più alto della nostra squadra di “tappi” e di conseguenza viene adoperato come “Pivot” che gioca da pendolo sotto canestro avversario. Per la verità è un Pivot un po’ basso in confronto a certi perticoni che abbiamo incontrato ma a dispetto di questa grave tara sotto canestro è veramente temibile. Robusto com’è è difficile fermarlo quando è in azione. Ha iniziato da poco a giocare e ha fatto subito (grazie ad un intenso allenamento) rapidi progressi mettendosi al passo con i compagni. Studia e frequenta il 3° anno di Ragioneria ed è compagno di classe di Grossi. Il suo carattere è sempre allegro e spensierato; in campo non ha ancora acquisito quella calma e sicurezza che solo dopo anni si possono avere. Lo abbiamo osservato durante questo campionato e lo abbiamo visto affinare la sua tecnica e la sua astuzia, migliorare il tiro (specie la sospensione) e la velocità. E’ un giocatore che promette bene in cui noi riponiamo la nostra fiducia. (R.P.)

 

Nato: 26.06.46
H = 170 cm.
Peso: 70 Kg.
Primato punti/gara (9.12.62)
27

 

Un po’ bassotto, arrossato in viso, biondo con capelli ricci, con un cuore grande così, sempre pronto a darsi da fare, bolognese trapiantato da noi. Il suo soprannome glie lo abbiamo affibbiato perché è un tifoso accanito del “Bologna”, squadra nella quale gioca il suo favorito giocatore di calcio, un certo Bulgarelli non meglio qualificato. Gioca nella nostra squadra da molto tempo ed è un giocatore molto utile per la sua imprevedibile versatilità. Ha il gancio facile e l’entrata a gabola con la quale lascia con un palmo di naso le difese avversarie. Studia presso l’Istituto Tecnico C.Cattaneo e gli mancano due anni per essere diplomato. E’ compagno di classe del nostro Baby. Il suo carattere come abbiamo sopra detto è molto buono e nell’ambito del nostro oratorio svolge funzioni direttive e amministrative, è inoltre un ottimo Aspirante. (R.P.)

 

Nato: 15.01.46
H = 170 cm.
Peso: 67 Kg.
Primato punti/gara (16.09.62)
19

 

A guardarlo fa quasi pena con quella sua faccia smorta e magra, non certo ravvivata da una espressione patetica che egli abitualmente assume. Sembra impossibile vederlo tenere i quaranta minuti di una partita, eppure sotto quella fragilità vi è un corpo solido e soprattutto una tenacia e una resistenza veramente notevoli. Lavora di giorno e studia la sera eppure trova il tempo per allenarsi coscienziosamente. Il suo stile non è dei più perfetti; ha un gioco tutto suo, velocissimo, scattante. Quando lo si utilizza all’attacco svolge un gioco generoso e intelligente; in difesa quando gli si assegna un uomo da curare si può essere sicuri che difficilmente Gigia se lo lascerà scappare. A volte è chiuso in se stesso e non parla con nessuno, altre volte invece canta, scherza e ride con i compagni. Gioca con noi da molto tempo, sin da quando aveva dieci anni. (R.P.)

 

Nato: 15.04.46
H = 179 cm.
Peso: 80 Kg.
Primato punti/gara (2.12.62)
26

 

Un veterano della nostra squadra. Un ragazzo che quest'anno ha compiuto progressi notevoli attraversando periodi di forma eccezionali. Un ottimo giocatore d’attacco per la sua entrata veloce e decisa, un insuperabile difensore e play maker. Lo abbiamo visto compiere miracoli per potersi allenare poiché molteplici sono le sue attività: la scuola serale, il lavoro, le ragazze. Ha un carattere non del tutto pacifico, a volte impulsivo, a volte calmo e ragionevole. Ma se nella vita quotidiana ha un carattere un po’ strano, in campo è preciso calcolatore e sa mantenersi calmo anche nei momenti cruciali. Sua specialità è il tiro in sospensione nel quale è monotono ciuffatore. (R.P.)

 

Nato: 11.12.45
H = 183 cm.
Peso: 80 Kg.
Primato punti/gara (26.05.63)
8

 

Gioca con noi da poco più di un anno. Il suo ruolo abituale è quello di “Pivot” in lunetta per la sua altezza, per la sua entrata decisa e prepotente, per la sua buona visione di gioco. E’ un ragazzo aperto e cordiale pronto a darsi da fare quando c’è bisogno; studia da geometra e frequenta la 3^ classe. Fa parte dell’ormai affermato Coro Aspis in qualità di voce bassa. E’ anche un ottimo sciatore e appena può scappa in montagna. Egli riesce abilmente a conciliare tutte queste sue attività e ciò non è certo da tutti. Stavamo per dimenticare che suona decentemente il piano, l’organo, la chitarra, la batteria

 

Nato: 12.09.46
H = 175 cm.
Peso: 70 Kg.
Primato punti/gara (25.04.63)
12

 

Io ho fatto testi e schizzi, / su quest’Album pien di lazzi. / Faccio errori di ortografia, /sebben non studi ragioneria!! / Tocca a me or giubilarmi? / Beh, modesto io sono da anni. / Suono il banjo e la chitarra, / e non so legger nemmeno il pentagramma. / Gioco pure alla palla al cesto, / con la stella gialla in mezzo al petto! / E dai oggi, e dai domani / con piedi, testa e pur le mani, / io ci provo, e insieme alle comari / vorrei arrivare fino ai Nazionali. (R.P.)

Sono una difesa, ho la testa fine, so giocare contro “spilungoni”. Mi diverto a far dannare gli avversari, come i colleghi e l’allenatore. Quando sono di buzzo buono, ho un gran tiro da lontano; ma quando invece non mi garba… beh chiedetelo a Ettore l’Arma. Ho un complessino quasi perfetto; dove io canto e suono l’organetto; aiuto la mamma in portineria, per non studiare la geometria. Il rasoio, cosa serve a fare? Tanto allo specchio non mi vorrò guardare. (E.A.)

 

 

Nato: 12.04.46
H = 175 cm.
Peso: 68 Kg.
Primato punti/gara (3.02.63)
12

Rolando Pellacani, preposto ad illustrare “l’Album del secolo", non ricordo per quale motivo, ha lasciato la pagina di Giorgio indefinita. L’Album fu riposto in un armadio e così rimase, incompleto, …per cinquant’anni! Di Rolando ho perso le tracce e per questa edizione elettronica dell’Album proverò io correre ai ripari, per quanto la memoria senile mi potrà aiutare. (E.A.)

Rolando Pellacani, su invito di E.Armanini, 50 anni dopo i fatti di cui si parla, ha fatto la caricatura mancante di Giorgio Vecchiato. Non è il massimo ma è quello che è stato possibile fare. (R. Pellacani)

Non ricordo né come né quando Giorgio iniziò ad allenarsi. Sono certo comunque che non ebbe difficoltà a frequentare il gruppo, nonostante il suo carattere timido, quasi schivo. Un ragazzo molto educato, più maturo della sua età, forse per le necessità familiari che lo hanno chiamato presto ad aiutare la mamma. Possedeva un fisico longilineo, alto ma non ancora robusto, che lo limitava nella velocità della corsa, per il contropiede o nelle inversioni di possesso palla, che ovviava però con la perspicacia nelle scelte di posizione in campo e di tempo sui rimbalzi. Si specializzò anche nelle rimesse laterali in situazione difficile di partita. Dimostrò di avere anche un buon tiro, ma nell’economia della squadra a tirare erano delegati atri compagni.

 

Nato: 10.06.46
H = 170 cm.
peso: 68 Kg.
Primato punti/gara (18.12.60)
8

Un ragazzo che, giudicato così a prima vista, si direbbe duro, cattivo ma conosciuto da vicino si rivela un buon ragazzo tenace e volonteroso. E’ un tipo un po’ taciturno e ombroso. E’ detto da noi “Resegùn” perché lo si vede arrivare agli allenamenti con la tuta di lavoro ancora sporca di trucioli di legno; egli lavora nella bottega di falegname del padre. Il ruolo che abitualmente ricopre in squadra è quello di difensore. La sua tecnica non è perfetta, il suo stile di gioco non è impeccabile ma la difesa è una vera roccaforte difficilissima da espugnare. Alla sua, diciamo così, robustezza in difesa aggiunge una buona percentuale di realizzazione nei tiri da media distanza. Ultimamente però Zanardo ha abbandonato la nostra squadra per motivi non ben precisati. Peccato, con noi ci stava bene e lo ricorderemo per quel tiro da lontano che ha decretato il sorpasso di Genova agli Interregionali 1963. (R.P.)

 

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