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Il Corridoio dell’Oratorio.
Posto tra la Sede e il Campo di Gioco, era il luogo di maggior transito. Quale posto migliore per sistemare
una bacheca per le comunicazioni ai giocatori e per esporre i resoconti delle partite.
Per esempio, quelle qui di seguito sopravvissute, relative al Campionato Ragazzi Csi 1962/63:

 

ELWEISS 21 - ASPIS 90 - 1^ Giornata di Andata

Archi 10, Braga 15, Casella 3, Castagni. 23, Fania 6, Grossi 7, Guzzeloni 11, Lodo 13, Mantovani, Pellacani 2.

“Pirotecnico risultato”, così il sig. Natale ha definito il successo dei volenterosi ragazzi della “parrocchietta’ di don Francesco. L’Aspis, girava a pieno regime, si smarcava con disinvoltura, non mancava il canestro al quale arrivava frequentissimamente e con armoniosa faci1ità. Il punteggio poteva essere più pesante se la squadra avesse abbandonato ogni schieramento difensivo, per accelerare i tempi delle sterili azioni avversarie e in conseguenza poter giocare più spesso la palla.
L’Aspis si è battuta a “uomo tutto campo durante tutto l’arco dei 50’, badando al tempo stesso di realizzare il massimo possibile, e di subire il meno possibile. Un grande lavoro di movimento, di posizione, di abilità, premiato da un risultato più gustoso e meritato.L’Aspis ha alternato in campo tutti i 10 titolari di cui oggi poteva disporre; ha giocato in crescendo, dal primo all’ultimo minuto, senza minimamente risentire, in rendimento e fluidità di manovra. Mantovani è l’unico ad essere rimasto a bocca asciutta, e era meno felice degli altri; gli basterebbe pensare però al numero di assist che ha “scodellato” già fatti nelle mani dei colleghi, per rasserenarsi ed essere sicuro di avere contribuito in giusta misura al primo successo del Campionato 1962/63.
L’Aspis è andata vicinissima al primato assoluto di Società per realizzazione complessiva in gare ufficiali (93 a 13 dell’8/X/61).

GIGLIO BIANCO 30 - ASPIS 86 - 3^ Giornata di Andata

Archi 10, Braga 4, Casella, Castagni. 20, Fania 10, Grossi 20, Lodo 20, Mantovani, Pellacani, Vecchiato 2.

I ragazzi dell’Aspi hanno offerto, anche questa volta, un saggio della loro abilità superando disinvoltamente il terzo ostacolo di questo campionato. Per chi li segue da vicino, per chi conosce con quanto impegno e volontà si preparano, per chi li ha accompagnati per la lunga e laboriosa strada della evoluzione tecnica, fisica e morale, per tutti costoro, ciò non costituisce sorpresa. La squadra vibra, vive, risponde in misura meravigliosa alla consegna di giocare una bella e dinamica pallacanestro. Le azioni si snodano fluide e veloci; ogni giocatore trova affiatamento e aiuto dai colleghi stessi prima che da ogni altra persona; si gioca con serenità e fiducia in se stessi e nei colleghi; l’intesa di gioco riesce quasi per istinto. Al termine di questi incontri, i ragazzi sono soddisfatti per il consenso del pubblico più esigente, che sanno guadagnarsi con le loro esibizioni tecniche, e con il loro comportamento corretto.
Domenica, Grossi e Lodo si sono presentati in edizione extralusso. Meritarsi la palma dei migliori in campo, con concorrenti del calibro di Archi, Braga, Castagni, ecc. vuol dire essere andati forte forte.
Grossi ha superato se stesso di parecchie lunghezze; stile, velocità, precisione, perfettamente dosate e sfruttate intelligentemente.
Nel corso degli ultimi allenamenti, aveva tradito le sue eccellenti condizioni di forma, che, oltre a conquistare la completa fiducia dell’allenatore,lo ha portato a migliorare un primato individuale che gli resisteva da tredici mesi (18 punti, stabilito l’1/11/61).
Lodo, si è imposto per le notevoli doti di recupero, di interdizione, di rilancio del contropiede, di precisione sui tiri piazzati, di potenza nelle entrate a canestro. Gara maiuscola di un giocatore positivo e sicuro. Anche per Lodo il nuovo primato a quota venti (p.p.16 del 16/9/62), un aggiornamento che rinvigorisce la schiera dei “cecchini” nerostellati. Fania, in corsa verso bottini cospicui, ha superato la soglia dei IO punti. Può fare notevolmente di più (ed è sulla strada per arrivarci), quindi parleremo bene di lui più avanti. Prove apprezzabili sono quelle fornite da Braga e da Castagni, da qualche tempo sul tronetto delle celebrità. Vecchiato, sul finale della gara, si è distinto anche in fase offensiva; una indicazione da tenere presente per le prossime sue utilizzazioni. Completano il lusinghiero quadro della squadra, un brillante Pellacani, il potente Mantovani e il volonteroso Casella.

S. ROCCO Seregno 31 - ASPIS 79 — 5^ Giornata di Andata

Archi 9, Braga 8, Casella 2, Castagni 10, Grossi 27, Guzzeloni 5, Lodo 9, Mantovani 5, Pellacani 4, Zanardo.

Mi è capitato di assistere al secondo tempo di Juventus - Pantagon (finita 30 a 27) e sono ritornato soddisfattissimo .... dei miei ragazzi. La pallacanestro che sciorina l’Aspis è qualcosa di “divino” se confrontato con quanto è dato di vedere sui campi delle altre concorrenti.
La squadra di Braga, ad esempio, si dice che oggi abbia giocato molto male. Un giudizio relativo (relativo alle quasi perfette esibizioni cui ci aveva abituati), perchè quell’aver giocato “male” vuoi dire: 48 punti di vantaggio sull’antagonista; 61 % di media sui tiri liberi; diminuzione della vertiginosa media campionato di “ben” trequarti di punto !!!. Si può dire, obbiettivamente, che l’Aspis ha viziato la gara con rifiniture non sempre precise, che i ragazzi hanno mancato moltissime realizzazioni per precipitazione nel tiro o per le”botte” gratuitamente ricevute “franco Seregno”. Una gara, forse, meno perfetta delle solite. Una gara da risultato record mancato. Però l’avversario era rude e deciso; l’arbitro troppo timido ed inesperto; gli Aspissini innervositi dal gioco scorretto. Tutte queste considerazioni a parte, nonostante che si arrivasse moltissime volte al canestro avversario, la squadra ha denunciato un certo sforzo e alcune difficoltà nel trovare il gioco fluido e istintivo. Ha sofferto in modo particolare la mancanza di un “pivot” di fondo campo sul quale. appoggiare e col quale collegare gran parte del gioco d’attacco.
Mantovani, Lodo, Castagni, Pellacani, non sono riusciti a colmare il vuoto dovuto alla mancanza di Fania in questo specifico compito, ma sia chiaro che loro di colpa non ne hanno alcuna, o perchè inadatti in questa posizione (Lodo e Castagni), o perchè assolutamente “nuovi” in questo ruolo (Mantovani e Pellacani).
L’incontro ha avuto in Grossi il suo mattatore. Con i suoi 27 punti, ha stabilito il suo primato personale, il primato stagionale (scavalcando i 26 punti di Lodo realizzati proprio la scorsa domenica), il primato stagionale individuale tiri liberi (considerato per più di 6 tiri a partita) con un 70% (10 tiri, 7 punti), contribuendo a migliorare il primato assoluto di Società sui tiri liberi (dal 60 % al 61 % con 21 punti su 36 tiri) cui hanno collaborato anche Castagni (4 su 6), Lodo (3 su4), Pellacani (2 su 2). L’Aspis, quindi, migliora se stessa con un ritmo sempre vertiginoso, e occorre tenere presente il considerevole livello cui sono stati spinti i limiti dei records. Il rientro di Guzzeloni ha portato nei ranghi un instancabile lottatore. Si è fatto notare per la grinta e la volontà profusa in ogni occasione e su ogni pallone che gli passava accanto; è un poco sfasato nelle conclusioni, ma ha dimostrato precise intenzioni di voler giocare molto di più la palla con i colleghi di quando non facesse precedentemente.

ASPIS 57 — PANTAGON 23 - 7^ Giornata di Andata

Archi 23, Braga 2, Casella 1, Fania 12, Grossi 9, Guzzeloni 2, Lodo 4, Mantovani 4, Vecchiato.

Siamo al 20 gennaio 63; il freddo molto intenso ha salvato il Pantagon dalla sorte riservata alle altre avversarie. Mani insensibili, pallone ghiacciato, terreno scivoloso, fiati mozzi per l’aria sottozero, contropiedi pericolosi per via del ghiaccio sotto i tabelloni. L’Aspis, con l’accordo degli ospiti che avevano il freddo come alleato di difesa, ha insistito per giocare nonostante le intemperie, per concludere il girone di andata senza portarsi dietro inutilmente dei recuperi.
Scarsa la cronaca: l’espulsione di Lodo verso la metà del primo tempo; i 23 punti di Archi, che da solo pareggia i punti complessivamente segnati dagli avversari; la mancata presenza di Pellacani (2^ volta in questo campionato), non giustificata; l’ottima prestazione di Grossi sui tiri di punizione (5 su 6).
Qualche polemica, qualche malcontento, qualche incomprensione, inevitabilmente, hanno un po’ animato la prima parte della stagione. Credo che i lusinghieri risultati del campo abbiano dissipato in tutti le ombre e posto le basi per rafforzare la stima reciproca in ciascuno di noi. Cementare l’affiatamento e l’amicizia perché portino anche ai migliori risultati sportivi possibili. Avremo bisogno di tutti, ciascuno con le proprie caratteristiche e con la fiducia di tutti.

ASPIS 126 — EDELWAISS 22 - 1^ Giornata di Ritorno

Archi 10, Braga 10, Casella 2, Castagni 34, Grossi 17, Guzzeloni 14, Lodo 23, Pellacani 2, Vecchiato 12, Zanardo 2.

Terza spalatura del campo dalla neve in questa stagione crudamente invernale. Per non interrompere il ritmo delle gare e per non incorrere in sanzioni se smette di nevicare 24h prima della partita.
Il punteggio finale potrebbe da solo commentare la partita. L’Edelwaiss è stata per tutta la partita a guardare l’Aspis realizzare canestri su canestri, uno dopo l’altro, senza nemmeno opporre molta resistenza (6 falli in tutto sui tiratori). Non è stata un’affannosa ricerca del canestro, un ostinato batti e ribatti alla ricerca del “record”, privo di raziocinio come in altre occasioni. No, la partita è stata piacevole da giocare e da vedere. Pareva si giocasse all’insegna del: “Ma prego, collega, si accomodi”, “No grazie, ora tocca a te”. L’Aspis giocava in scioltezza, con serenità, intrecciando una dopo l’altra azioni da manuale. Per lunghi periodi si è giocato a metà campo, perché col pressing l’Aspis riusciva ad intercettare i passaggi degli avversari, lanciando il contropiede a turno chi si trovava meglio appostato. Abbiamo visto Castagni, implacabile e imprevedibile, dare una spallata al proprio record personale (34 punti); era in giornata e ci è sembrato giusto che tutta la squadra lo aiutasse in questo proposito. Grossi ha dato un po’ di linfa al record della squadra ai tiri liberi (5 su 6 — media 83%). Lodo, l’uomo “sospensione”; Braga, l’uomo “piazzati”; Archi, “se c’è un buco ci passo”; Grossi e Guzzeloni col “contropiede”, hanno ripassato le loro specialità in tutta scioltezza. Anche Vecchiato si è sentito libero di cercare il canestro e stabilire il proprio record (12 p.ti), ma non possiamo avere 100 punti di vantaggio perché ci provi! Zanardo ha segnato il suo primo canestro della stagione.
126 punti in una sola gara è un record assoluto per il Csi e, ovviamente, anche per l’Aspis. Così anche i 102 punti di differenza. E, ribadisco, mantenere la concentrazione per tutta la gara non è facile e dimostrare sempre e comunque il massimo dell’impegno è una forma di rispetto verso l’avversario.

ASPIS 81 — GIGLIO BIANCO 38 - 3^ Giornata di Ritorno (17/2/63)

Archi 10, Bontadini 2, Braga 9, Casella 2, Castagni 16, Grossi 22, Lodo 12, Mantovani 4, Pellacani 3, Vecchiato 1.
Tiri liberi 5 su 10 = 50%

JUVENTUS 35 - ASPIS 47 — 4^ Giornata di Ritorno: (24/2/63)

Archi 10, Braga 6, Castagni 14, Fania 7, Grossi 4, Guzzeloni, Lodo 2, Mantovani 2, Pellacani 2, Vecchiato.
Tiri liberi 11 su 20 = 55%

Nella partita più recente, l’Aspis è mancata in fase d’attacco, dove Fania, Grossi e Lodo del 1° tempo sono risultati pressoché nulli e inconcludenti. Fania nella ripresa ha saputo trovare la giusta posizione per trasformare qualche rimbalzo. Grossi e Lodo hanno terminato la gara senza trovare lo stimolo giusto. Braga, sfasato anche lui, si è salvato sui tiri di punizione. Guzzeloni e Vecchiato hanno faticato più del normale per contenere gli avversari, non proprio terribili. A corrente alternata Archi e Castagni: il primo ha ritrovato la grinta che da qualche settimana dimenticava a casa; l’altro dimostrandosi abile nell’entrata solo quando ne aveva voglia. Mantovani, un po’ rigido sulle gambe, lasciava troppo spazio al diretto avversario. Pellacani è piaciuto per il notevole senso di posizione nei rimbalzi difensivi, ma non ha insistito nel tiro da fuori nonostante sembrasse tonico. Nell’insieme una partita di assestamento, forse non ben preparata durante la settimana. Una gara più facile per gli avversari, che temevano il cappotto.

ASPIS 47 — S. ROCCO Seregno 33 - 5^ Giornata di Ritorno (17/2/63)

Archi 9, Braga 3, Castagni 10, Fania 8, Grossi 12, Guzzeloni 2, Lodo, Mantovani, Vecchiato 2, Zanardo 1.

L’Aspis ha confermato in questa gara il periodo critico di forma che sta attraversando. Molti giocatori non sono che l’ombra di se stessi; gli altri, capaci di buone prestazioni solo quando l’ingranaggio gira bene, soffrono di questa situazione e completano il laconico quadro attuale.
La fama di squadra “maramalda” e “imbattibile” evapora in fretta e la compagine di Seregno se n’è accorta presto. Dopo il primo tempo giocato con rassegnazione (28 a 11), si sono aggiudicati il secondo (19 a 22); per nostra fortuna troppo tardi. Noi sappiamo che non è colpa del Carnevale, finito ieri. Da qualche tempo la squadra non riesce più ad allenarsi due volte la settimana, perché per il secondo allenamento deve condividere il campo con i ragazzini della squadra più giovane di Malusardi; nell’ipotesi migliore che non piova. Ma per mantenere il livello di forma e di gioco nostro abituale abbiamo bisogno di due o anche tre allenamenti, di tutto il campo nostra disposizione e di tutti i palloni (pochi) disponibili in Società. Bisogna anche riconoscere che i giocatori hanno perso motivazioni, visto nell’andata la pochezza degli avversari, e come fare a dar loro torto? Soprattutto adesso, dopo la seconda vittoria contro gli unici inseguitori dell’Artigianelli?
Però manca circa un mese alle finali Provinciali; saremo capaci di ritrovare il giusto ritmo? Credo di sì, perché andiamo verso la buona stagione e potremo riprendere il ritmo migliore di allenamento … chiedendo magari a Malusardi di rivedere gli orari dei propri allenamenti.

ASPIS 54 — ARTIGIANELLI 37 - 2^ Giornata di Andata

Archi 18, Braga 4, Casella, Castagnj,10, Fania 8, Grossi 2, Guzzeloni 2, Lodo 6, Mantovani 4, Vecchiato.

Sulla vittoria dei nostri colori, nessuno avrebbe avanzato dubbi, ma la prestazione di oggi supera i più rosèi pronostici, Fino a quando durerà :questo entusiasmo, questa lena?. Ma non precorriamo i tempi, e degustiamoci queste felici giornate sportive. 0ggi, hanno saputo offrire una ottima prova. Hanno vinto la tradizione, hanno superato il collaudo acqua-freddo, hanno concluso con un punteggio rotondo, hanno dimostrato la fondatezza di certe loro ambizioni.
Inizia benissimo il quintetto. Braga, Mantovani, Fania, Grossi, Castagni. Velocità intesa, preziosismi tecnici, precisione sui tiri, manovre organiche, piacevoli interpretazioni individuali. Braga, dopo un saggio di un piazzato e una entrata da manuale, preferisce dedicarsi completamente alla regia della squadra. Castagni conferma la sua potenza e tempestività in attacco, dialogando armoniosamente con i colleghi, si fa applaudire per la positività della sua prestazione. Fania è determinante sotto il canestro avversario. Preciso sui tiri, gioca meglio di ogni altro collega nel ruolo di “perno”, mentre sempre più spesso va a guadagnarsi preziosi palloni a rimbalzo. Grossi ha fatto ammattire la difesa avversaria con finte e smarcamenti. Se ha sbagliato qualche tiro conclusivo, lo si deve all’incorreggibile difetto di inviare palloni con traiettorie troppo tese. Mantovani è piaciuto per aver saputo,con giusto discernimento, giocare la palla con i colleghi e sfruttare le occasioni per andare “solo” a canestro.
Archi, Casella, Lodo, Vecchiato, Guzzeloni, dovevano ancora scaldarsi, mentre il primo tempo volgeva al termine. A questi stessi cinque ragazzi il compito di ristabilire le distanze alla ripresa delle ostilità e di assicurare un margine di sicurezza. Sebbene con manovre più istintive e disordinate del primo quintetto, superando con impegno e classe individuali le difficoltà nel trovare le posizioni più favorevoli per una organica manovra, riuscivano a distanziare nettamente gli avversari. Archi, su tutti; un quarto d’ora travolgente: tiri da ogni posizione, recuperi acrobatici, intercettamenti imprevedibili, correttezza e decisione in ogni intervento. Casella ha giocato con il massimo impegno, controllando con sicurezza i palloni da smistare, e rinunciando però qualche favorevole occasione di tiro piazzato. Vecchiato si è fatto notare per i recuperi nei quali si è prodotto, si è battuto egregiamente, specie sui rimbalzi difensivi. Lodo non è mancato della consueta precisione sui passaggi, sui tiri a canestro, nell’amministrazione dei contropiedi, nella caparbia lotta della stretta guardia dell’uomo. Guzzeloni, ha giocato con il massimo impegno. Trascinatore di tutta la squadra attraverso l’entusiasmo che ha profuso, tuttavia è stato molto impreciso nelle conclusioni (a causa anche delle condizioni del pallone e del terreno), il che non gli ha permesso di vedere trasformato in preziosi punti il suo grande lavoro di costruzione.
Un particolare curioso è che sono stati tirati solo otto tiri liberi, di cui sei dall’Artigianelli e due per l'ASPIS. (Guzzeloni). Nota di biasimo, invece, per Pellacani assente ingiustificato.

ASPIS 99 — JUVENTUS 43 - 4^ Giornata di Andata

Archi 17, Braga 15, Casella, Castagni 11, Grossi 16, Lodo 26, Mantovani 6, Pellacani 8, Vecchiato, Zanardo.

Risultato da palestra e nuova impennata dei campioncini dalla stella gialla. Con una prestazione superiore alle previsioni, l’Aspis ha superato se stessa almeno nelle fredde cifre dell’archivio. Due primati assoluti di Società, migliorati di una buona spanna: Realizzazioni in gare ufficiali (93pt l’8/10/61) e Realizzazioni in gare di campionato (90pti l’11/11/62), limiti ragguardevoli, superati d’un fiato fino al limite delle tre cifre... (99 pt).

Lodo 26, Pellacani 8, Mantovani 6, hanno ritoccato i limiti delle loro prestazioni individuali. Lodo, Braga, Grossi, hanno riconfermato il loro felice momento, trascinando, con impegno e capacità, tutta la squadra ad un nuovo successo chiaro e prestigioso. Al disotto delle prestazioni normali, Archi e Castagni. Il primo si è rovinato la partita per avere voluto insistere in un gioco cieco ed individualistico; la “febbre” del canestro (se persiste, va curata con il riposo temporaneo!). Castagni, invece, si è presentato fuori forma, stanco, impreciso, fuori allenamento. Pellacani ha saputo sfruttare opportunamente qualche occasione di tiro, ma ha accusato presto il ritmo, sostenutissimo. della gara. Mantovani, si è inserito con volontà nel gioco dl attacco; perfezionando presa e nervi, acquisendo esperienza e posizione di gioco, potrebbe fare coppia con Fania sotto il canestro avversario. Vecchiato: in difesa lo conosciamo, in attacco si è dimostrato troppo timido e fragile. Zanardo, al debutto stagionale non ha sfigurato. Ha bisogno ancora di molto allenamento per inserirsi meglio nel gioco svelto e aggressivo della squadra. Casella, ha dalla sua l’attenuante di non essersi psicologicamente preparato alla gara perchè convocato qualche minuto prima. Tutto sommato possiamo ritenerci soddisfatti.

(Facezie dell’Allenatore):
Notiziole alla spicciolata: Fania, domenica prossima si darà al tennis da tavolo.
Guzzeloni, libero da impegni cerca un posto in squadra.
Saccenti è nero per i mancati 100 punti.
Archi è avvilito perché i compagni lo hanno accusato di aver favorito gli avversari: Franco, credo abbiano scherzato!

ASPIS 115 — MORESCHI 21 - 6^ Giornata di Andata

Archi 30, Braga 2, Casella 2, Castagni 31, Fania 2, Grossi 18, Guzzeloni 10, Lodo 16, Vecchiato 4, Zanardo.

(il commento a questa partita non è stato trovato).

Sono da segnalare:
- il record personale stabilito da Archi (30 punti/partita);
- il congruo bottino di Castagni per la sua classifica marcatori (31 pti) e i tiri liberi di squadra (3 su 6).
Il Campionato va in sosta per le vacanze di Natale. Sono in programma due partite amichevoli, una prima di Natale per non perdere il ritmo, l’altra all’Epifania per riprendere confidenza con le partite dopo il panettone.
 

CSI ROSARIO 22 - ASPIS 83 — Amichevole 23/12/62

Archi 16, Braga 2, Bontadini 6, Castagni 23, Favalli 2, Guzzeloni, Lodo 22, Mantovani 2, Pellacani 10.

Bollettino meteorologico: Giornataccia nordica. Freddo intenso. Vento gelido. Terreno buono. Illuminazione mediocre.
Casella, Grossi, Vecchiato e Zanardo non sono disponibili. Ne approfittiamo per provare l’inserimento di Bontadini e Favalli, due giocatori della squadra minore; non si sa mai potessero servire.

E’ quanto mai difficile trovare una squadra che si scomodi da casa, e all’antivigilia di Natale, per incontrare una squadra forte. La fama dell’Aspis, particolarmente quest’anno, si è sparsa in tutta la Città e provincia.
Questa fama, però, ci annovera tra le squadre “degne” di essere ospitate dalla Pallacanestro Olimpia (al secolo Simmenthal) per un’amichevole (in palestra, al coperto, al calduccio) con la loro squadra Juniores (di età un anno in più dei nostri Ragazzi Csi). Sarà per la Befana.

ARTIGIANELLI 30 - ASPIS 39 — 2^ Giornata di Ritorno:

Archi 9, Braga 8, Casella 2, Castagni 10, Grossi 27, Guzzeloni 5, Lodo 9, Mantovani 5, Pellacani 4, Zanardo.

E nove! Con l’odierni vittoria sugli immediati inseguitori, l’Aspis ha posto la propria candidatura al girone finale per il Titolo Provinciale Csi Ragazzi 1963.
Una partita utile agli effetti del Primo Posto in Classifica, e anche indicativa delle fragilità cui ovviare per l’immediato futuro. L’Aspis giocava la classica partita “decisiva”, ed è mancata in alcuni giocatori cardine.
Così abbiamo faticato per tutto il primo tempo e a metà gara annaspavamo ancora sotto di 5 punti (22 a 17), ringalluzzendo i nostri avversari che riuscivano a tenere basso il ritmo della gara e pregustavano l’aggancio in classifica. Perché tanta paura? A tal punto che non riusciva niente: 17 punti in metà partita, e solo un mostruoso Grossi (6 su 6 al tiro libero!) a tenere a galla la squadra. C’è voluto l’intervallo per far constatare che il 54 a 37 dell’andata non è stato frutto soltanto del campo di casa o della fortuna. Come poteva bastare la paura di essere raggiunti in classifica, per giustificare una così impacciata esibizione? Si sarebbe potuto e dovuto giocare con minor senso reverenziale; poi, come sarebbe finita avrebbe avuto poca importanza: pur di contenere la sconfitta sotto i 17 punti per mantenere il 1° posto (differenza canestri con l’andata). E, visto il peso delle altre squadre del girone, ciò sarebbe bastato. Allora: perché non difendere forte e attaccare “fregandocene” del risultato.
Guzzeloni e Pellacani hanno cominciato a difendere, a rubare palloni, a proporre temi di attacco in continuazione, un po’ per tutti. E la situazione si è ribaltata: noi abbiamo segnato 22 punti (quanto loro nel 1° tempo), ma abbiamo subito solo 8 punti e vinto la partita. Nonostante che Castagni, il più in forma sul tiro, fosse costretto in panchina con 4 falli commessi nelle prime fasi della gara; anche lui emotivamente a disagio. Malusardi ha definito la prestazione: “gioco da tremafondoschiena”.
Ne convengo anch’io; però c’è anche una componente tecnica: che non sappiamo attaccare le zone robuste e arroccate. E’ necessario approfondire la confidenza con qualche schema utile contro le “zone”; ma, in allenamento non riusciamo farlo con la dovuta intensità; in campionato non ci sono altre squadre in grado di metterci alla prova.
Siamo riusciti ad avere copia del mensile “Vita” edito dagli Artigianelli di Milano. Leggiamo:
"I milanesi hanno ospitato la squadra Aspis. Non si può dire che i cestisti Artigianelli si siano lasciati sorprendere dal gioco vivace e combattivo della squadra ospite. Infatti nel primo tempo il risultato era favorevole. Nel secondo tempo si verificava la maggior segnatura dell’Aspis. Partita combattuta, anche se di mediocre livello tecnico".

MORESCHI 25 - ASPIS 87 - 6^ Giornata di Ritorno

Archi 11, Braga 28, Casella, Castagni 16, Fania 6, Grossi 8, Guzzeloni 2, Mantovani 4, Vecchiato 10, Zanardo 2.

Con l’odierna vittoria ci siamo matematicamente assicurati il primo posto nel girone e il diritto a disputare le finali provinciali.
Pronto e generoso il riscatto dei giocatori giallo-neri, dopo le prove abuliche delle due domeniche scorse. Questo fa piacere, perché sta a dimostrare il carattere della squadra e che non ci fosse in atto una crisi atletica, più difficile da recuperare in poco tempo. E’ sembrato sufficiente riprendere, nella settimana, il consueto ritmo di allenamento per tornare “normali”; anche senza Lodo e Pellacani, e lo sciocco Guzzeloni rimasto in campo solo il tempo necessario per aggiudicarsi un fallo antisportivo e godersi la partita dalla panchina. A Braga (Cecchetto o Cecchino) qualcuno aveva tirato le orecchie perché da qualche settimana… Cecco ha risposto col silenzio; col record personale (28 pti) che è il terzo migliore stagionale (Castagni 34 e Archi 30), scavalcando Grossi 27 e Lodo 26; col distribuire assist per Archi, Castagni, Fania, Grossi e Vecchiato; col prendere in mano il gioco di tutta la squadra. Grazie. Vecchiato sta migliorando anche nel ruolo di attaccante, imponendo la sua capacità di posizionarsi per i rimbalzi. A Fania, il più giovane della squadra, è toccata la menzione per chi in campionato segna il canestro delle 4 cifre (1007 p.ti a fine partita). Speriamo porti buono.
                                                 
                                                  

PANTAGON 31 - ASPIS 65 - 7^ Giornata di Ritorno

Archi 16, Braga 11, Casella 2, Castagni 14, Fania 2, Guzzeloni 4, Pellacani 6, Vecchiato 10, Zanardo.

Una partita di rappresentanza con la testa già alle finali. Una partita però giocata molto bene, all’insegna del bel gioco e di un po’ di agonismo. Il campo non era dei migliori, cosparso di molta sabbia che un vento burlone sollevava in mulinelli per la gioia della bocca e degli occhi di tutti.
Tuttavia ciò non ha negato all’Aspis di stabilire una distanza nel punteggio, di provare gli schemi, di concludere questa prima fase del campionato senza sconfitte.

 Arrivederci ai Provinciali.





 

 

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