CHIVASSO - ANCHE TAPPARO PRESENTA
UN’INTERROGAZIONE IN REGIONE Il Comitato vuol
vederci chiaro Sui contenuti dello statuto
dell’Opera Pia “Clara”
CHIVASSO - E' lo Statuto, il punto
nodale di tutta la questione relativa all'aumento delle rette per gli ospiti
dell'Opera Pia "Clara": uno Statuto che il neo costituito Comitato, che
riunisce i rappresentanti dei familiari degli anziani ospiti, vuole vedere,
per fare chiarezza su quelli che sono gli intenti e gli scopi dell'ente.
Nella stessa direzione si è mosso anche il consigliere regionale
Giancarlo Tapparo, del gruppo Unione Civica Riformatori, che martedì
ha presentato un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio regionale,
per sapere quali possano essere le prospettive per gli anziani dell'Opera
Pia. Nell'interrogazione viene indicato lo scopo sociale dell'ente, e cioè
quello di "provvedere, gratuitamente e non, secondo i propri mezzi, o mediante
il pagamento di retta giornaliera, al ricovero, mantenimento ed assistenza
dei vecchi poveri di ambo i sessi inabili al lavoro", con precedenza per
i non abbienti residenti in Chivasso; e si fa riferimento anche al cambiamento
di ragione sociale dell'Opera Pia, avvenuto nel 1995, da Ipab a Onlus.
Mentre il consigliere Tapparo rivolge
le sue domande in Regione, ampliando il discorso alle politiche che da
Palazzo Lascaris si praticano, in questo settore, il Comitato dei familiari
si è presentato ufficialmente, candidandosi come punto di riferimento
per tutti coloro i quali si trovino in difficoltà con i propri parenti
ospitati dall'Opera Pia; l'intento è stato, soprattutto, quello
creare un interlocutore unico, che rappresenti gli anziani ospiti rispetto
a tutti gli enti. Il Comitato è formato dal presidente Giuliano
Bianchi (348/608.19.53, giuliano.bian-chi@ist.to.it), da Sergio Pellegrino
(011/917.20.66) e Patrizia Ferrara (011/919.27.42), e ha come obiettivo
quello del rientro di tutti gli ospiti a condizioni ragionevoli, con rette
non di molto superiori alle attuali. Chiederà un incontro con il
Consiglio di amministrazione dell'Opera Pia, per verificare le posizioni
del Cda e per esporre quelle che sono le richieste e i problemi aperti;
inoltre è auspicato anche un incontro con il sindaco Fluttero, per
capire quale sia la posizione dell'Amministrazio-ne comunale, se ce n'è
una.
Intento del Comitato è anche
quello di farsi conoscere, di spargere la voce tra i familiari degli ospiti,
affinché si possa operare insieme per cercare una soluzione: fino
ad oggi, tutte le persone contattate hanno aderito all'iniziativa. Come
recita il verbale di costituzione del Comitato: ci si vuole attivare con
ogni mezzo lecito "per non permettere che gli anziani ospiti paghino per
scelte operate da chi non ha saputo mantenere le promesse fatte".
Intanto continua la raccolta firme
avviata dal Coordinamento delle associazioni chivassesi, che fino a oggi
ha fatto solo un'uscita pubblica, ma che ne intende programmare altre nei
prossimi giorni. "Come Coordinamento delle associazioni daremo tutti i
supporti logistici e tecnici - ha detto Lina Borghesio, rappresentante
di Punto a Capo - e metteremo a disposizione le competenze che abbiamo
maturato in questi anni".