Troppe volte, fosse anche solo per
rifare il ponticello in legno o il muretto di una mulattiera, oppure per
asfaltare un pezzo di strada al fine di rendere più agevole l'accesso
ad una borgata, le amministrazioni comunali si trincerano dietro alla "scusa"
della cronica mancanza di soldi o ad altri intoppi burocratici per giustificare
l'impossibilità di un loro intervento.
Giustificazioni a volte fondate,
per carità. Ma poi succede che un sindaco ed un'amministrazione
riescano a centrare in poco tempo obiettivi che altri avevano già
giudicato, chissà perché, irrealizzabili, ed allora si inizia
a pensare che, oggi come ieri, per fare con incisività il "mestiere"
di amministratore pubblico, soprattutto in realtà difficili
come quelle della nostra spopolata montagna valligiana, occorre forse saper
gettare il cuore oltre ostacoli che, a prima vista, appaiono insormontabili
ma che poi, affrontandoli con tenacia e fantasia, sono in realtà
superabili. D'altronde è quello, che hanno fatto per secoli i nostri
avi montanari, colonizzatori di pendici alpine dense di foreste intricate
ed ostiche, popolato di orsi e lupi, privi di denaro e poveri di attrezzi
ma forti soltanto del loro coraggio e della ferrea volontà di sopravvivere
in una terra verticale che li sfiancava in inverni freddi e lunghissimi,
con nevicate interminabili e valanghe distruttive, con alluvioni disastrose
seguite da interminabili periodi di siccità.
E in questa lunga storia del difficile
ma vivificante rapporto tra uomo e montagna si inserisce a buon diritto,
seppure certamente in modo meno epico rispetto all'avventura della colonizzazione
alpina, l'apertura del nuovo asilo a Valprato Soana, avvenuta ad inizio
ottobre, che torna a disegnare uno spicchio d'azzurro nell'altrimenti cupo
cielo di una valle che, proprio quest'anno, aveva vieto il declassamento
della scuola statale di Ronco a semplice 'sussidiata’, per il sempre più
marcato calo degli alunni. C'è voluta quindi tutta la tenacia di
un sindaco, il giovane e dinamico primo cittadino di Valprato Soana, Danilo
Crosasso, supportato dall'amministrazione comunale, per tornare ad offrire
a tutta la Val Soana questo importante servizio per le famiglie,
che va a colmare un vuoto apertosi da alcuni anni in una realtà
valligiana dove, in seguito al devastante spopolamento degli ultimi cinquant'anni,
la nascita di un bambino è diventata un evento sempre più
raro.
Ed è sempre grazie all’amministrazione
comunale se ora Valprato può nuovamente disporre di un piccolo negozio
di generi alimentari, mentre si sta già lavorando ad un rilancio
delle infrastrutture per praticare gli sport invernali in frazione Pianprato.
Un angolo di montagna valligiana
che, dunque, prova a guardare al futuro cercando concretamente, pur tra
mille difficoltà, di trovare una via che conduca fuori da quella
spirale di abbandono e rassegnazione che la stava trascinando sempre
più verso l'orlo del baratro.
marino pasqualone