SAN BENIGNO – AMERICANO FRANCONE
IN VISITA LA PAESE DEGLI ANTENATI CANAVESE – USA,
Andata e ritorno
SAN BENIGNO - A volte ritornano.
A volte capita che divenga realtà il sogno, a lungo cullato, di
vedere un luogo reso quasi mitico dai ricordi e dai racconti familiari.
E' questo il caso di Frank Francone, ingegnere aerospaziale in pensione
di Denver (Colorado, Usa), che alla verde età di 76 anni (benissimo
portati, in verità) ha deciso che fosse finalmente giunta l'ora
di visitare il paese da cui i suoi nonni erano emigrati sul finire dell'800:
San Benigno Canavese.
Non è stata una decisione
estemporanea la sua, ma giunta al termine di un lungo percorso di ricerca
geneologica sulla propria famiglia. “Da quando sono andato in pensione,
nel 1992, ho dedicato gran parte del mio tempo alla consultazione delle
copie microfilmate dei registri parrocchiali di San Benigno - spiega Francone
-: sono riuscito a risalire il filo genealogico dei miei antenati dalla
metà del ‘600 sino al momento della loro emigrazione in America
e ad oggi, dopo dieci anni di lavoro, ho ricostruito un archivio contenente
circa tremila atti (di battesimo, matrimonio o morte) relativi a oltre
un migliaio di individui più o meno direttamente correlati ai principali.
Ho inserito tutte queste informazioni in un libro di circa 200 pagine,
dove ho raccolto anche un resoconto dei primi, durissimi, anni di vita
in America dei miei nonni, e di come la famiglia è poi cresciuta
mantenendo molte delle tradizioni originarie. Ricordo ancora che i miei
nonni, mio padre e i miei zii parlare in piemontese tra loro, mentre ancora
oggi è per la mia famiglia è una immancabile tradizione quella
di riunirsi a Natale attorno a un sempre apprezzatissimo pranzo a base
di bagna cauda”.
Ma Francone si è documentato
in modo approfondito anche sulla storia di San Benigno e del territorio
canavesano: “Ho letto alcuni libri e diversi articoli recuperati tramite
Internet, in particolare per quanto riguarda l’Abbazia di Fruttuaria: anzi
ho deciso di programmare il mio primo viaggio in Italia proprio in quest’anno
2003 perchè sapevo delle celebrazioni del millenario dell’Abbazia”.
E qual’è stata la sua impressione
del Paese dei suoi antenati? “Molto, molto positiva: sono arrivato soltanto
da qualche giorno, ma sono rimasto molto impressionato dall’accoglienza
amichevole e disponibile di tutte le persone che ho incontrato sinora.
Conto molto su questo anche raggiungere l’obiettivo primario della mia
visita”. Che è poi quello di rintracciare e incontrare eventuali
parenti italiani. “La mia ricerca genealogica è stata molto approfondita
per quanto riguarda il passato, mentre non ho notizie riguardo ai discendenti
dei fratelli dei miei nonni che rimasero in Italia - spiega Francone -.
Il mio prozio Feliciano Aliberti fu il primo a partire da San Benigno,
nel 1887. Stabilitosi in Colorado, dove c'era molto bisogno di manodopera
nelle locali miniere d'argento, convinse poi il cognato Carlo Francone
(mio nonno) a seguirlo nella primavera del 1891: di lì a pochi mesi
Carlo fu raggiunto da alcuni suoi fratelli, dalla moglie Caterina
Aliberti (mia nonna) e dal loro primo figlio Feliciano. Misero su casa
a Silver Plume, dove nacque poi mio padre nel 1895: la famiglia crebbe
molto ed oggi, alla quarta generazione, conta quasi un centinaio di individui”.
E chissà che questa nutrita parentela non si allarghi ulteriormente
con nuove acquisizioni in Italia. “So per certo che tra i fratelli di mio
nonno, il primogenito Domenico Francone (nato a San Benigno nel 1852) non
lasciò l’Italia; e so anche che ebbe almeno un figlio maschio, Feliciano
Francone, nato nel 1880. Se qualcuno dei discendenti di queste persone
volesse farsi vivo con me ne sarei molto felice, come pure sarei lieto
di incontrare membri delle altre famiglie appartenenti ai rami collaterali
della mia famiglia: i cognomi che cerco sono Aliberti, Garrone, Gianetto,
Micono, Clara, Cometto, Sasso e Notario”.
Se qualcuno, sambenignese o non,
si riconoscesse in questa storia o in questi cognomi può contattare
direttamente Frank Francone: “Almeno sino al 26 luglio sarò ospite
dell’hotel San Marco a San Benigno. sarò molto felice di incontrare
chiunque lo desideri. Grazie”.